Sabato, 20 aprile 2024 - ore 07.46

A Cremona un concerto per celebrare il 1° Maggio in musica con Gianmaria Simon

Una comunità che gira nel segno del lavoro

| Scritto da Redazione
A Cremona un concerto per celebrare il 1° Maggio in musica con Gianmaria Simon

Anche a Cremona un concerto per celebrare il 1° Maggio. Nel giorno della Festa del Lavoro, il progetto Fare Legami, di cui è capofila il Comune di Cremona, in collaborazione con i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, partner del progetto, organizzano un concerto in Piazza Stradivari (inizio ore 21:00) con Gianmaria Simon, dal titolo omonimo all’ultimo album di Simon, L’Ennesimo Malecon. Un’occasione per ricordare uno dei temi chiave di questo innovativo progetto che sta rivoluzionando il welfare: il tema del lavoro. Perché una comunità che gira è una comunità che tutela e promuove il lavoro. Sarà anche un’occasione per avviare la campagna di raccolta fondi Il gusto di Fare Legami, presente in molte piazze cremonesi per tutto il mese di maggio.

Da oltre un anno il Comune di Cremona ha intrapreso con Fare Legami un percorso importante per valorizzare i luoghi di vita delle persone, promuovendo contesti accoglienti, attivando risorse del territorio che devono essere in grado di farsi carico di chi è più fragile attraverso un nuovo modello di welfare. Sul tema del lavoro il progetto ha già attivato, in collaborazione con la Provincia, 4 incontri sull’orientamento al lavoro, in totale ne verranno attivati 12 nel corso del progetto. È previsto inoltre il coinvolgimento di 15 aziende per attivare laboratori con i lavoratori e gli imprenditori per promuovere una nuova attenzione alla vita in azienda e al collegamento con i servizi del territorio.

«In occasione della Festa del lavoro», dichiara l’Assessore alla Rigenerazione Urbana Barbara Manfredini. «Insieme ai sindacati confederali CGIL, CISL e UIL e con i promotori del progetto Fare Legami, abbiamo voluto celebrare questa importante giornata con un concerto. Un momento innanzitutto di aggregazione all’insegna della musica e della solidarietà che segna, tra l’altro, l’avvio di un’iniziativa di grande rilevanza per il nostro territorio qual è la campagna di raccolta fondi per la comunità Il gusto di Fare Legami. Ma il concerto sarà anche un modo per animare il cuore cittadino nel suggestivo scenario di Piazza Stradivari, un evento che si colloca peraltro a conclusione de Le Invasioni Botaniche che coloreranno e animeranno Cremona proprio in quel fine settimana».

«Occupazione e welfare: questi sono i punti cardine della contrattazione che si dovranno sviluppare ai vari livelli», così dichiarano all’unisono i segretari provinciali dei sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, che aggiungono: «La caduta dell’occupazione e della protezione sociale sono le conseguenze della pesante crisi che da otto anni ferisce il Paese con pesanti riflessi sulle fasce deboli della popolazione. Investire in infrastrutture, ricerca e innovazione diventa decisivo per dare una prospettiva per rilanciare la crescita economica e di lavoro, creando una prospettiva per le giovani generazioni. Lo sviluppo deve confermare un welfare universale che garantisca alla popolazione le tutele storicamente conquistate per i lavoratori e i pensionati».

Gianmaria Simon, artista versatile e geniale, ha macinato migliaia di chilometri in giro per l’Europa coltivando le sue passioni: poesia e musica, declamando versi e cantando canzoni nei crocicchi delle strade, dentro bettole malfamate e bistrot. Un viaggiatore nello spirito e nell’ispirazione che fotografa personaggi e scene del quotidiano, quadrando nel suo multilinguismo un cerchio che lambisce Vinicio Capossela, Fred Buscaglione, Paolo Conte, Tonino Carotone, Fabrizio De André, Leonard Cohen ma anche gli chansonnier francesi come Jacques Brel. L’Ennesimo Malecon, titolo del tour e del suo primo album, racconta di chi non sa eguagliare il proprio destino, di chi fugge da un passato ingombrante, di chi tiene i sogni all’ingrasso attendendo un’occasione di riscatto. Le canzoni sono popolate da un’umanità varia e bizzarra che si muove nella penombra dei vicoli, nei sobborghi malfamati, nelle bettole più sordide, fra le macerie della civiltà, lontano dal luccichio del centro e, per dirla con De André, «dall’amore bianco vestito». Le epoche e gli idiomi si accavallano e si confondono formando un racconto corale e prismatico. Un concerto in bilico fra canzone d’autore e musica zingara, fra echi di fanfare slave e swing manouche, fra milonghe passionali e suoni di deserti americani, col cuore vinto dall’ebbra fascinazione delle fumose caves esistenzialiste e dei cabaret berlinesi. Un inno al nomadismo, alla dromomania, al meticciamento dei popoli. Simon (voce, fisarmonica e chitarra) è accompagnato da Matteo Rovinalti (violino), Nicola Bellulovich (sax), Lorenzo D’Angelo (chitarre), Nicola Guazzagli (contrabbasso) e Cristiano “João” Rocchetta (cajon, percussioni e cori).

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