“Se si trattasse di accorciare i lunghi periodi d’incertezza cui vanno incontro i richiedenti asilo, saremmo d’accordo. Ma l’obiettivo è solo di riempire più navi dirette in Turchia nella totale assenza di compassione. Si preferisce la quantità alla qualità mentre sarebbe necessario essere sicuri che nessuna persona la cui vita o i cui diritti siano a rischio venga rimandata in Turchia” – ha dichiarato Iverna McGowan, direttrice dell’ufficio di Amnesty International presso le istituzioni europee.
“Tutti concentrati sulla fretta di espellere un maggior numero di persone in tempi più rapidi, i leader europei omettono di menzionare le terribili condizioni, di cui sono stata testimone diretta, in cui i richiedenti asilo sono costretti a vivere negli hotspot delle isole greche” – ha aggiunto McGowan.
“L’inverno è alle porte e a causa del sovraffollamento e della mancanza di igiene, le condizioni sono destinate a peggiorare rapidamente se le cose non cambieranno. Invece di pensare a rimandare rifugiati in Turchia, i leader europei dovrebbero destinare le loro energie alla condivisione delle responsabilità in materia di rifugiati e a ricollocarli nei paesi dell’Unione europea” – ha concluso McGowan.