Sabato, 20 aprile 2024 - ore 00.37

Cambio di mano per il logo della XIX edizione del Franco Agostino Teatro Festival

GIUSTO! è il disegno che accompagnerà tutte le attività di quest’anno. Autore il cremasco LUCA BRAY Il Franco Agostino Teatro Festival è pronto a partire per la sua nuova edizione numero 19.

| Scritto da Redazione
Cambio di mano per il logo della XIX edizione  del Franco Agostino Teatro Festival

Cambio di mano per il logo della XIX edizione  del Franco Agostino Teatro Festival

GIUSTO! è il disegno che accompagnerà tutte le attività di quest’anno. Autore il cremasco LUCA BRAY Il Franco Agostino Teatro Festival è pronto a partire per la sua nuova edizione numero 19.

Le attività principali seguiranno i filoni che da diversi anni caratterizzano il Festival, perché squadra che vince non si cambia! Ma come in tutte le famiglie e come in tutti i gruppi che lavorano da anni con successo, è necessario a volte un segnale di svolta e un – seppur piccolo - cambio di direzione.

Quest’anno la ventata di novità si registra subito a partire dal logo che caratterizza l’edizione. Dopo il magico Emanuele Luzzati, che resterà sempre nel cuore del Festival; l’indimenticato Dimitri; Aldo Spoldi; e dopo l’ultimo triennio siglato Goran Lelas, il Festival quest’anno ha coinvolto un artista cremasco doc. Il tema della giustizia che scandirà le attività 2016/2017 è stato interpretato e disegnato per i bambini ei ragazzi del FATF da Luca Bray, pittore e artista cremasco, che ha accettato con entusiasmo la sfida.

Tale è stata la proposta di Gloria Angelotti, Presidente del Franco Agostino Teatro Festival: “Disegna la giustizia. Non solo, disegnala in modo che sia comprensibile e intelligibile dai bambini, che sono l’anima del Festival. Il logo è un regalo che facciamo innanzitutto a loro.”

Ma di quale giustizia vuole parlare il Festival quest’anno? “Non c’è solo la giustizia dei tribunali, delle istituzioni, dei magistrati, delle leggi e del rispetto di un sistema di norme che la società si è data per funzionare bene. C’è anche una giustizia più minuta, immediata, quotidiana, alla portata delle nostre azioni. La giustizia ci riguarda ogni giorno e ci coinvolge da vicino. Spesso ci troviamo a valutare  se qualcosa o qualcuno è ‘giusto’; decidiamo se le nostre scelte sono giuste. Ci poniamo in relazione a un sistema di valori, laico o religioso che sia, e misuriamo il metro di giustizia di ciò che ci accade. Ne abbiamo una consapevolezza costruita negli anni e sappiamo bene che ciascuno di noi può costruire frammenti di giustizia nel quotidiano.” – sottolinea Roberta Carpani, membro del Comitato Scientifico FATF.

La risposta di Luca Bray è stato un disegno bianco e nero, astratto, che suscita emozioni e sensazioni, che non definisce e non delinea, ma che lascia aperte le più diverse interpretazioni. Perché ogni bambino può concretizzare la propria giustizia. Nella sua vita, nelle sue relazioni, nella sua classe, nella sua famiglia. Perché essere un tipo GIUSTO! è un modo di essere, e si comincia da bambini.

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