CLUSANE (ISEO): FERRAGOSTO CON ALGHE di Dario Balotta
LEGAMBIENTE: SERVE UN PIANO (E LE RISORSE) PER COMBATTERE IL FENOMENO
Che il fenomeno delle Alghe fosse particolarmente attivo a Clusane è noto a tutti. Correnti, venti e temporali tendono a spingerle in questa grande sacca del golfo di Clusane con i suoi tre porticcioli storici. Ieri si sono presentati tutt’altro che attraenti per la giornata di ferragosto, animata da tanti visitatori. Il periodo di secca del lago ha fatto il resto, lasciando a riva alghe maleodoranti. Non è stato facile per pescatori e diportisti districarsi dalle alghe per uscire ed entrare dai porti. Tutti i mezzi di raccolta, i battelli spazzini, sono attivi nella zona. Il fenomeno però si presenta con dimensioni sempre più massicce e diventa difficile riportare la situazione alla normalità. “Quello delle alghe è un problema strutturale e come tale va affrontato”. “ Perdura l’inquinamento del lago con l’immissione di nitrati, fosforo ecc. che, assieme al riscaldamento delle acque, rendono il fenomeno sempre più complesso e difficile da risolvere. Va preso atto che le barriere davanti a Clusane non riescono a tenere lontane le alghe, contrariamente a quanto è stato annunciato nel 2011 quando furono istallate. Il problema va affrontato con un’azione unitaria di tutte le competenze, oggi frammentate, con l’utilizzo di risorse attualmente programmate per interventi non prioritari. Consorzio, Comuni, Comunità Montane, ex provincie, Regione e gestori della rete idrica devono affrontare assieme il problema e adottare un piano d’interventi senza scorciatoie e facili ottimismi. Lo stress ambientale del lago aumenta, la sua capacità di reazione agli apporti inquinanti diminuisce e, in questa situazione, si mette a repentaglio anche la crescita del turismo sul lago”.
Dario Balotta presidente circolo Legambiente Basso Sebino
Iseo 16 agosto 2017