'Le scelte della Provincia di Cremona , con i sostenitori del progetto della cava di argilla( i comuni di Soncino, Casaletto di sopra e Ticengo ) distruggerà per sempre il “Geotipo” del Naviglio di Melotta , dimostrando di praticare una politica ambientale miope e genuflessa.Una insanabile perdita del nostro patrimonio economico, ambientale e naturalistico più grande. E' questo, infatti, un particolare geosito, che si eleva dal livello fondamentale della pianura per una decina di metri, e rappresenta il territorio geologicamente più antico dell'intera pianura lombarda, lembo relitto dell'antico livello della pianura (Pleistocene, circa 300.000 anni di età, contro i 10-15 dei terreni circostanti): Alvaro Dellera – Gabriele Piazzoni responsabili SEL Crema e Provincia'.
Questo e molto altro scrivevamo esattamente nel febbraio 2012. Ora a distanza di 5 anni e sempre a fianco delle associazioni ambientaliste, il consiglio di stato ha fatto giustizia bloccando il PTCP della provincia di Cremona a Firma Salini-Maroni e dentro questo la discussa cava di argilla del pianalto.
SEL esprime grande soddisfazione per il risultato ottenuto e per aver contribuito a denunciare nelle diverse sedi politiche che quella scelta scellerata avrebbe provocato una ferita al nostro territorio irrimediabile.
Ora ci auguriamo che di fronte a tale sconfitta , la politica si interroghi e metta una pietra sopra questa insensata richiesta rivedendo il PTCP , stralciando definitivamente la cava del Pianalto di Romanengo.
Sel/SI crema