La considero una scelta culturalmente subalterna al centro-sinistra e politicamente sbagliata, oltre ad essere profondamente incoerente con quanto scritto e dichiarato dallo stesso Bettenzoli nel corso della campagna elettorale.
È una presa di posizione in sintonia con la cultura del voto (in)utile, mentre penso che il voto davvero utile sia quello che risponde agli interessi e agli ideali di persone e classi sociali che il nostro partito ha l’ambizione di rappresentare.
Le differenze tra gli schieramenti esistono e sarebbe stupido o miope non riconoscerle, ad esempio, sui diritti civili e religiosi, ma vi è una piena sintonia sulle privatizzazioni, nel boicottaggio del bilancio partecipato e sulla norma “togli la panchina all’emarginato”.
Del centro-destra non mi curo perché è evidente che siamo antropologicamente agli opposti. Ma le differenze con centro-sinistra ci sono e sono consistenti, lo testimoniano i sofferti cinque anni trascorsi in coalizione nella maggioranza guidata da Stefania Bonaldi.
Se poi dovessi inoltrarmi nell’analisi delle differenze politiche a livello nazionale ed internazionale si aprirebbe una voragine incolmabile.
Per rimanere, come si dice, sul pezzo, per quanto mi riguarda, al ballottaggio voterò scheda bianca, senza patemi o sensi di colpa, per la semplice ragione che non mi sento politicamente rappresentato dalla candidatura di Stefania Bonaldi.
È una scelta che compirò con convinzione, in maniera ponderata e cosciente.
Mario Lottaroli ( Rifondazione Comunista)