Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 21.22

Cremona Oltre 500 documenti urbanistici recuperati e che saranno resi fruibili a tutti

E’ questo il progetto del Comune di Cremona “Al servizio della città. Cremona nell’Ottocento attraverso le carte dell’Ufficio Edile”, promosso in collaborazione con l’Archivio di Stato e con il riconoscimento e il supporto di Regione Lombardia.

| Scritto da Redazione
Cremona Oltre 500 documenti urbanistici recuperati e che saranno resi fruibili a tutti

Un patrimonio di oltre 500 documenti urbanistici risalenti all’Ottocento e agli inizi del Novecento, recuperato all’Ufficio Tecnico del Comune di Cremona, ora viene censito, restaurato, digitalizzato e valorizzato per divenire, finalmente, materiale disponibile per professionisti, studiosi e cittadini.

Questa importante iniziativa è stata illustrata dal Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, affiancato da Mariano Venturini, responsabile del Servizio Segreteria Generale, durante un sopralluogo ai laboratori del Cr.Forma a Palazzo Fodri. Erano presenti Angela Bellardi, Direttrice dell'Archivio di Stato, Francesco Castagnidoli e Paola Brugnoli, rispettivamente Presidente del Consiglio di Amministrazione e Direttore Generale di Cr. Forma. Nei laboratori dell'Azienda Speciale di Formazione della Provincia infatti, alcuni dei documenti presenti negli uffici comunali, in accordo con la Soprintendenza Archivistica della Lombardia, sono sottoposti ad interventi di restauro e pulizia da parte degli allievi del Corso di restauro di Beni Culturali - Materiale librario e archivistico, manufatti cartacei e pergamenacei, materiale fotografico, coordinati dalla docente Francesca Telli.

“In questo progetto – ha detto tra l'altro il Sindaco durante la visita - c'è il tema del ritrovamento e della riscoperta della nostra storia, ci sono competenze presenti in città, anche giovani, che recuperano il nostro patrimonio e lo mettono a disposizione di tutti all'interno di un Sistema che vede coinvolti Comune, con uffici comunali in sinergia con l'Assessore al Territorio Andrea Virgilio, Regione, Archivio di Stato, Sovrintendenza, Cr. Forma e un privato di eccellenza come Microdata per la digitalizzazione dei documenti. Un sistema di città che sul restauro cartaceo e di strumenti musicali e scientifici è centro di grande eccellenza”.

I documenti, dislocati in diverse sedi comunali, erano solo in parte noti e non erano stati sino ad ora censiti in maniera sistematica. Si tratta di 368 disegni a china rappresentanti profili e sezioni di strade comunali realizzati a metà Ottocento e 177 disegni a china ed acquerello, di varie misure, di progetti architettonici, realizzati tra la metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, riguardanti il mercato coperto, il mercato bestiame, il Cimitero monumentale e il Palazzo comunale.

Le operazioni di rinvenimento, censimento, riordino e catalogazione sono state supervisionate dall'esperta Valeria Leoni, con il prezioso intervento degli archivisti comunali Francesca Sainati ed Emilio Grandi. La successiva digitalizzazione ed archiviazione informatizzata, per le dimensioni e la necessità della rielaborazione dei file, sarà effettuata da Microdata, operatore altamente specializzato. Al termine di questa operazione, i documenti saranno resi fruibili attraverso un database consultabile sul sito del Comune. E' previsto il deposito permanente dei materiali cartacei all'Archivio di Stato. Sono documenti che si prestano a stimolare ricerche sulle trasformazioni urbane ed edilizie a Cremona nel XIX secolo e che, grazie a questo progetto, potranno essere di supporto a professionisti per la conoscenza e la redazione delle pratiche edilizie da sottoporre all’Amministrazione, nonché per tenere viva la memoria dell'evoluzione urbanistica della città.

I documenti potrebbero rientrare a pieno titolo nel progetto sull’Archivio della città già in programma a Palazzo Grasselli e per il quale l’Amministrazione comunale ha ottenuto un cofinanziamento da parte di Fondazione Cariplo. Sono stati già presi infatti contatti con Angelo Landi, ricercatore al Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, per delineare, in coerenza con gli obiettivi del progetto, il contesto culturale di riferimento in cui l’elaborazione dei documenti attesta l’emergere della politica urbanistica delle amministrazioni dell’epoca.

 

 

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