Martedì, 23 aprile 2024 - ore 21.47

Cremona, qualità dell’aria a Cavatigozzi: nessuna particolare criticità

È quanto emerso dall’indagine presentata nell’ultima riunione dell’Osservatorio Arvedi

| Scritto da Redazione
Cremona, qualità dell’aria a Cavatigozzi: nessuna particolare criticità

Nel corso dell’ultima riunione dell’Osservatorio Arvedi, presieduta dall’Assessore all’Ambiente Alessia Manfredini, sono stati presentati i risultati di un’interessante campagna di monitoraggi, iniziata lo scorso mese di ottobre, finalizzata alla verifica della qualità dell’aria nel polo industriale compreso fra i comuni di Cremona (zona Cavatigozzi), Spinadesco e Sesto Cremonese. La ricerca è stata focalizzata sull’identificazione delle sostanze odorigene aerodisperse responsabili di alcuni episodi di “molestia olfattiva” potenzialmente associabili alle attività industriali svolte nel polo industriale.

L’indagine ambientale, che ha coinvolto l’Amministrazione Comunale, la Provincia di Cremona e l’ATS Val Padana, è stata realizzata grazie al prezioso contributo di ARPA Cremona, supportata dai consulenti tecnici del Gruppo Arvedi (dott. Fabio Denicoli), del Consorzio Agrario Provinciale di Cremona (prof. Marco Trevisan) e dell’Oleificio Zucchi (dott. Maurizio Benzo). I campionamenti ambientali e le successive analisi chimiche-ambientali sono state svolte presso il laboratorio LAC, che opera a Cremona.

Nell’area interessata all’indagine sono state individuate, complessivamente, 15 stazioni di monitoraggio la cui posizione era stata scelta e condivisa con i rappresentanti dei residenti e con i Comitati di quartiere. Come confronto parallelo è stata valutata la qualità dell’aria presso altre tre stazioni di monitoraggio scelte in zone esterne all’area industriale e individuate rispettivamente al quartiere Zaist di Cremona e in aree esclusivamente rurali di Spinadesco e di Gerre Borghi. In totale sono state svolte circa mille prove di laboratorio per ricercare oltre cinquanta sostanze chimiche caratterizzate da odori particolarmente sgradevoli o da bassi valori di soglia olfattiva e per questo facilmente percettibili a livello sensoriale.

I risultati ottenuti in questa impegnativa attività analitica hanno confermato i dati già acquisiti in precedenti indagini svolte da ARPA Cremona e da altri importanti centri di ricerca, pur utilizzando modalità di campionamento e di analisi differenti. Non sono emerse particolari criticità relativamente alla qualità dell’aria presente nel polo industriale rispetto a quella presente in ambienti tipicamente rurali o urbani.

Questa conclusione conferma, se ancora ve ne fosse bisogno, che la qualità dell’aria cittadina è principalmente legata alle sfavorevoli condizioni meteo-climatiche che caratterizzano l’intera nostra area geografica (mancanza di ventilazione, elevati tenori di umidità, scarsità di precipitazioni meteoriche ecc.). Un contributo altrettanto importante all’inquinamento atmosferico cittadino è dato dalle attività antropiche urbane e rurali (traffico veicolare, riscaldamento domestico ecc.), mentre può essere considerato marginale quello direttamente associabile alle vere e proprie attività industriali svolte nel territorio.

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