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Cremona, sabato a Palazzo Cattaneo incontro con il poeta Giampiero Neri

Appuntamento alle 16:30 (ingresso libero). Neri è considerato uno dei maggiori poeti del secondo Novecento italiano

| Scritto da Redazione
Cremona, sabato a Palazzo Cattaneo incontro con il poeta Giampiero Neri

Sabato 18 febbraio, alle 16:30, a Cremona, nella Sala Ivan Ilich di Palazzo Cattaneo (Via Oscasali, 3), avranno luogo letture riflessioni e conversazione con il poeta Giampiero Neri, autore del libro Via provinciale. L’incontro è a ingresso libero. La presentazione sarà a cura di Alberto Mori. L’incontro è organizzato dal Circolo Poetico Correnti e dal Centro Scrittura Cremonese, in collaborazione con la Libreria Ponchielli di Cremona.

Via provinciale è quella che conduce da Erba a Pusiano, in provincia di Como, luoghi dell’infanzia e della prima giovinezza di Neri, 90 anni il prossimo 7 aprile, da cui il poeta fu strappato in seguito all’assassinio del padre nei primi atti della guerra civile, il 12 novembre 1943. Ora è anche il titolo della sua nuova raccolta, per la quale ha scelto in maniera sempre più marcata, anzi esclusiva, la forma della prosa poetica, sull’esempio di Arabesco Olimpia dell’amato Dino Campana, cui è dedicato uno dei 68 testi che compongono il volume, edito da Garzanti (100 pp., 15 €). È ancora una volta un libro fitto di luoghi e persone che, assieme ai precedenti Paesaggi inospiti (2009) e Il professor Fumagalli e altre figure (2012), entrambi editi da Mondadori, va a comporre un trittico in cui la ricerca attorno al senso della violenza nella natura e nella storia, tema centrale dell’opera neriana fin dall’esordio con L’aspetto Occidentale del vestito del 1976, raggiunge il punto più profondo. Se La Brianza, terra d’origine dove Neri è tornato a soggiornare nelle ultime estati, e gli anni della fine della Seconda guerra mondiale, sono il “palcoscenico” principale del suo teatro poetico, non mancano riferimenti agli autori più amati (da Fabre a Fenoglio), agli insetti (e altri animali) da cui molto possiamo continuare a imparare di noi stessi, e alla banca, dove ha lavorato per 40 anni e che, invece di averla vissuta come antitesi rispetto alle proprie aspirazioni letterarie, è diventata fonte di ispirazione di una prosa molto attuale in questi tempi di crisi, economica e antropologica, in cui il poeta/bancario vorrebbe negare un prestito a un uomo con poche “possibilità di rimborso”. «Stavo cercando una forma appunto, quando aveva preso la parola il fratello, che di mestiere faceva il pescivendolo. “Ma si fidi, signor Neri”, aveva detto, “si fidi. Se non si fida dei poveri, di chi vuole fidarsi?”. Il prestito fu approvato e rimborsato nei tempi previsti». In banca, Neri conobbe anche la moglie, ancora oggi sua prima lettrice.

Neri è nato a Erba (Como) nel 1927 e vive a Milano. È poeta e critico letterario e all’unanimità considerato uno dei maggiori poeti del secondo Novecento italiano nonché il più in ombra dei grandi maestri, come lo definì Andrea Cortellessa. Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesie: L’aspetto occidentale del vestito (Parma, Guanda, 1976), Liceo (1986) e Dallo stesso luogo (Milano, Coliseum, 1992) confluite successivamente in Teatro naturale (Milano, Mondadori, 1988); Erbario con figure (Como, LietoColle, 2000) e Finale (Olgiate Comasco, Dialogolibri, 2002) sono invece parte di Armi e mestieri (Milano, Mondadori, 2004) cui seguono Paesaggi inospiti (2009). Molti gli studi e i volumi pubblicati intorno alla sua poesia.

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