Martedì, 16 aprile 2024 - ore 18.30

Filatelia La cremonese Sofonisba Anguissola in molti francobolli | Giorgio Barbieri

Nel quadro della pittrice cremonese si vedono le sue sorelle Lucia e Minerva intente a giocare a scacchi in un giardino, mentre l'altra sorellina Europa le guarda divertita.

| Scritto da Redazione
Filatelia La cremonese Sofonisba Anguissola in molti francobolli | Giorgio Barbieri Filatelia La cremonese Sofonisba Anguissola in molti francobolli | Giorgio Barbieri

La cremonese Sofonisba Anguissola in molti francobolli | Giorgio Barbieri

Nel quadro della pittrice cremonese  si vedono le sue sorelle Lucia e Minerva intente a giocare a scacchi in un giardino, mentre l'altra sorellina Europa le guarda divertita.

Un quadro dipinto nel 1555 dalla nostra concittadina Sofonisba Anguissola, 'Partita a scacchi', che si trova nel Narodowe Muzeum di Poznan in Polonia dal 1823, è diventato il soggetto di una serie di francobolli emessi nel 2013 dalle poste della Guinea Bissau e del Mozambico e nel 2014 dalle Poste del Togo. Francobolli emessi in foglietto di quattro (con altri soggetti) dedicati alla tematica degli scacchi. Nel quadro della pittrice cremonese  si vedono le sue sorelle Lucia e Minerva intente a giocare a scacchi in un giardino, mentre l'altra sorellina Europa le guarda divertita. La anziana sulla destra è la governante di famiglia. Personaggio che apparirà anche nel dipinto 'Autoritratto alla spinetta'. Sul bordo della scacchiera la scritta 'Sofonisba Angussola vergine figlia di Amilcare dipinse dal vero tre sue sorelle e una servente'. Fu il pittore Giorgio Vasari a vedere per primo questa opera appesa ad un muro della casa di Amilcare a Cremona, il padre di Sofonisba, e a descriverlo come una vera e propria opera d'arte.

Sofonisba Anguissola era nata a Cremona il 2 febbraio del 1532 da una famiglia nobile, prima di sette figli di Amilcare Anguissola e Bianca Ponzoni. Si formò alla scuola del reggiano Bernardino Campi, nemmeno parente con i nostri Vincenzo, Giulio e Antonio. Fu Michelangelo Buonarroti a sotenere che la ragazza aveva talento dopo aver visto alcuni suoi disegni. Sofonisba partì per la Spagna, dove venne chiamata come dama di corte della regina Elisabetta. Un suo ritratto della sovrana è oggi visibile al Prado di Madrid. Nel 1573 si sposò e si trasferì in Sicilia nel palazzo dei Moncada a Paternò. Morto il marito viaggiò verso la Liguria e a Livorno conobbe Orazio Lomellini e lo sposò. I due tornarono in Sicilia. Sofonisba morì il 16 novembre del 1625 all'età di 93 anni. Fu sepolta nella chiesa di San Giorgio dei Genovesi a Palermo, dove ancora oggi si trova la lapide nella navata di destra.

I foglietti con i francobolli sono belli da un punto di vista cromatico ma il loro valore filatelico è alquanto basso.  Mozambico, Guinea Bissau e Togo sono gli unici Paesi che hanno ricordato la pittrice cremonese. Delle Poste italiane nessuna traccia.

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