Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 10.42

Immobile dell’ex tribunale di Crema, le considerazioni di Antonio Agazzi

Il capogruppo di Servire il Cittadino: «La Giunta Bonaldi vuole affrettarsi a vendere o affittare per non disturbare il Governo Renzi»

| Scritto da Redazione
Immobile dell’ex tribunale di Crema, le considerazioni di Antonio Agazzi

In merito all’immobile dell’ex Tribunale di Crema, che la Giunta Bonaldi vuole affrettarsi a vendere o affittare per evitare di disturbare il Governo Renzi (guidato dal Segretario Nazionale del PD, il partito del Sindaco Bonaldi, e avente come Ministro della Giustizia Andrea Orlando, sempre PD, e come Sottosegretario di Maria “Etruria” Boschi il cremonese Luciano Pizzetti, ancora PD), pare che - con buona pace di Rifondazione Comunista, all’oscuro di tutto, pur essendo in maggioranza ed esprimendo in Paola Vailati anche un Assessore - l’iter sia molto più avanzato di quel che non si pensi: si vocifera di un accordo (già fatto) per affidare tali spazi all’ASST/Azienda Ospedaliera di Crema. Sarà vero? Presto lo sapremo. Come possano farlo, a me sfugge, a fronte di una Legge - quella che ha determinato la chiusura, tra gli altri, anche del Tribunale di Crema - la quale prevede la possibilità di riapertura fino al 2018 e dopo che il Consiglio dei Ministri del 3 Luglio 2015 ha approvato, in via preliminare, su proposta del Ministro della Giustizia, il regolamento di attuazione dell’art. 1, comma 530, della legge 190/2014 (legge di stabilità 2015), per effetto della quale, a decorrere dal 1° settembre 2015, le spese obbligatorie previste per il funzionamento degli uffici giudiziari ai sensi della legge 24 aprile 1941, n. 392 sono trasferite dai Comuni al Ministero della giustizia. Come possano farlo proprio ora, che è sempre più evidente come il Cremasco sia tutt’altro che un’isola dei beati e tutt’altro che immune da infiltrazioni di una criminalità non solo micro ma anche macro (quindi, criminalità organizzata), mi sconcerta. Tutto ciò accade dopo che l’Amministrazione Bonaldi ha tentato di collocare di tutto in quel sito e in quell’immobile: prima, a battaglia ancora aperta per la salvaguardia di Tribunale e Procura della Repubblica di Crema, il Sindaco e Pizzetti ipotizzavano sui media di ubicarvi le Caserme; poi si è passati a una trattativa con la Fresenius Medical Care; poi, nel parcheggio degli Avvocati, hanno ipotizzato di collocare una attrezzatura religiosa, cassando Loro medesimi tale pensata, durante il Consiglio Comunale inerente la Variante al PGT, comprensiva del Piano delle Attrezzature Religiose. Tutto vogliono fare, fuorché raccogliere il grido di dolore del Procuratore della Repubblica di Cremona, Di Martino, prendere atto delle carenze di organico, dei mancati risparmi, delle inefficienze, dei ritardi nei procedimenti, di un accorpamento fallimentare, tradottosi in un disservizio per l’amministrazione della Giustizia sul territorio di tutta la ex Provincia di Cremona; tutto vogliono fare fuorché agire sul Loro Governo, sul Loro Premier/Segretario, sul Loro Ministro della Giustizia Andrea Orlando, attivando, magari, il potente Lorenzo Guerini (già Sindaco di Lodi, ora Vicesegretario Nazionale del PD), per recuperare, provarci almeno, a Crema e all’Area Omogenea cremasca, Tribunale e Procura, a maggior ragione necessari se riusciranno a complicare la vita ai cremaschi anche insediando in città un Centro Culturale Arabo.

No, costoro battagliano solo contro il centrodestra che governa Regione Lombardia; per Tribunale e Procura, contro il Governo del PD, non un’azione politica del Sindaco di Crema, di concerto con quelli del Cremasco. Pizzetti non vuole? Sono facile profeta nel dire che porteranno un Cremasco depauperato di servizi, nell’Area Vasta con Cremona e Mantova.

Ci hanno già venduto, anzi, regalato.

Antonio Agazzi, capogruppo di Servire il Cittadino in Comune a Crema

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