Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 17.36

Diossina-Arvedi. Ecco le frecciate che mi sono arrivate | G.C.Storti

| Scritto da Redazione
Diossina-Arvedi. Ecco le frecciate che mi sono arrivate | G.C.Storti

Diossina-Arvedi. Ecco le frecciate che mi sono arrivate | G.C.Storti
Quando ho scritto l’articolo avevo messo in conto di ricevere forti critiche. E’ nelle cose. Ho ricevuto anche consensi , ma si sa quelli passano in secondo ordine.  Benvenga  il confronto e la discussione franca. A chi è intervenuto sul mio articolo ( Ezio Coradi, Giorgino Carnevali che conosco personalmente ed il Sig.Napo che non ho il piacere di conoscere) solo poche battute.
Mi sono limitato ad evidenziare queste situazioni:
- la prima che anche i  responsabili sindacali hanno  preso atto, in un incontro istituzionale ad altissimo livello, in Prefettura,  che i dati sulle emissione di diossina sono nella norma; che potevano fare di diverso se le istituzioni preposte hanno certificato questi dati?; ho difeso pertanto il sindacato oggetto di ingiuste critiche e di appiattimento su Arvedi; perché inserirlo nel “ girone dei genuflessi†?
-che quindi sul punto  della diossina gli allarmismi lanciati sono ingiustificati e che ci vorrebbe maggiore prudenza  nel diffondere notizie errate che possono  creare preoccupazione in vasti strati della popolazione ( non solo i lavoratori di Arvedi ma anche  altri cittadini); ovviamente hanno un loro peso  tutte le altre rimostranze che i cittadini di Cavatigozzi evidenziano da tempo la rumorosità dell’impianto ecc.;
-che lo stesso Sindaco, al di la del fatto che era opportuno convocasse i cittadini firmatari della lettera, non può  fornire  risposte diverse da quelle che ARPA ed ASL hanno già dato;
- che se i cittadini ritengono possono  continuare la loro “ battagliaâ€Â  per ridurre i limiti stabiliti dalla legge, ma che non possono in alcun modo affermare che su questo punto l’impianto “ sia fuori leggeâ€;e' possibile raggiungere  la percentuale zero di diossina emessa? Ben venga !!!
-non ho partecipato al coro di chi ha criminalizzato i cittadini ho solo affermato che nella espressione di voto lì hanno sempre sicuramente ragione.
Noto, purtroppo, che come spesso accade si creano, o sono create, le fazioni  anche con termini non condivisibili “ i genuflessiâ€. Io non amo ragionare così, etichettare, mettere alla berlina  ecc .Mi piace stare ai fatti, confrontarmi ed usare, sempre rispetto ai miei interlocutori.
Del resto chi mi conosce sa che non mi piego…ma mi spezzo.
Pure io ringrazio Maura Ruggeri  che pone un problema più generale del ruolo del comune e del Sindaco che oggi non viene assolto. Ma se i cittadini hanno votato Perri non possiamo prendercela con nessuno mi pare, nemmeno con i cittadini. Il voto democratico va sempre rispettato.
Alla prossima occasione di confronto.
Gian Carlo Storti.
storti@welfareitalia.it
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Ecco le lettere di critica nei miei confronti.
Ezio Coradi
Caro direttore,
leggo con interesse la lettera dell'amico Gian Carlo Storti e mi chiedo se non sia venuto il tempo di far conoscere ai cittadini quali sono i veri termini della discussione che sta appassionando molti cittadini ma che vede coinvolte le persone dentro e fuori le due grandi fabbriche che sorgono a 50 metri dalle case di Spinadesco e a duecento metri dalle case di Cavatigozzi.
Si tratta di spiegare ai cittadini cosa stabiliscono le "carte delle varie Autorizzazioni Integrate Ambientali" che non tutti conoscono e che permettono alle fabbriche di funzionare. Sono certo che i cittadini sarebbero ben lieti di conoscere come lavorano e quali sostanze usano le due grandi fabbriche: quante sono le emissioni nell'aria per ogni ora e per ogni giorno uscite dai singoli camini della fabbrica, quali sono le quantità giornaliere totali, quali sono le singole quantità delle varie sostanze per ora e per giorno contenute nelle emissioni, quali sono i limiti previsti dalle leggi in vigore e per ogni singola sostanza emessa. Quanti sono i rottami che arrivano, quanto il prodotto che esce, quanti sono i TIR che arrivano e partono, quanti sono i treni che arrivano e che partono. Tutto questo sia per cisacuna delle due grandi fabbriche. Dopo di che i termini della questione potranno essere un po' più chiari.
Penso comunque che una situazione nella quale prevale il metodo della della criminalizzazione gratuita delle persone, sia un metodo che non può appartenere nè ad una moderna società civile, nè ad una moderna società industriale. E questi metodi non fanno bene nemmeno alle esportazioni!
Oggi i cittadini hanno diritto di conoscere e di essere informati. Quanto al "problema diossine", la questione è ancora più delicata poichè tale sostanza è nota per il suo "effetto accumulo nell'ambiente e negli organismi degli esseri viventi di ogni specie". E' scientificamente certo che la diossina non fa bene a nessuno. Per questo credo sia importante conoscere le esatte dimensioni del problema, comprese le ricadute al suolo in un'area non circoscritta alla sola fabbrica, ma in un'area adeguatamente vasta.
Questo i Sindaci dei tre Comuni, responabili della salute dei loro cittadini, avrebbero già dovuto garantirlo da tempo: ci hanno già pensato? Ne va della trasparenza del rapporto cittadini-istituzioni-fabbrica: il danno grave in tutta questa vicenda è che l' "Osservatorio Arvedi" pensato come strumento di pubblico, civile, leale e trasparente confronto, ieri, non è mai stato fatto funzionare con la necessaria frequenza fino ad annullarne la validità e la funzione chiudendo e negando, oggi, la partecipazione alle rappresentanze indicate dai cittadini di Cavatigozzi, di Spinadesco, di Cremona ed ora anche di Sesto Cremonese. Chi vive e si trova vicino da un giorno all'altro, non per propria scelta, confinanti ingombranti come due grandi fabbriche, ha bisogno di conoscere, di sapere...
Non vorrei veder ripetere l'ennesima tragica esperienza all' italiana: ci ricordiamo tutti infatti che, considerato difficile se non impossibile eliminare l'atrazina, venne trovta una soluzione "opportuna" elevando "per legge" i limiti di tolleranza di tale sostanza per l'organismo umano. Anche la chiarezza "chiara" e la trasparenza "trasparente" giovano... alle esportazioni. Che ne dici, Gian Carlo?
Ezio Corradi
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Giorgino Carnevali
IN “TEMPORE IRACUNDOâ€.
Solo ora mi riesce di leggere, per la verità con molto poco interesse, soprattutto con esasperato nauseato distacco,  l’intervento del Gian Carlo Storti che volentieri saluto, sempre, in ogni circostanza! Fortunatamente non condivido nulla di quanto esplicitato con estrema superficialità poiché se il Gian Carlo fosse a conoscenza (conoscenza certa!), soprattutto approfondita del contenuto della lettera inviata dai 94 cittadini di Cavatigozzi alle Istituzione forse (ma è un eufemismo) avrebbe operato correttamente se avesse OMESSO termini quali: “denuncia da parte di cittadini†– “perché tanto chiasso†– “dati male interpretati confondendo inceneritori con acciaierie†– “mettere alla (non sulla!) berlina un’azienda†– “potere forte criticarlo…a prescindere†– “i cittadini sono nel torto a proporre e riproporre (non si capisce bene CHE COSA)†–“quei cittadini sono legittimati (“ce†lo aggiungo io) a votare per quei partiti e quei movimenti che interpretano le loro vedute!!!!†– “un sindaco qualsiasi….â€, i cittadini hanno sempre ragione e cioè in una sola occasione, quando votano†. Un caloroso invito, pertanto, al Gian Carlo (persona che stimo per la sua onestà intellettuale) ad andarsi a rileggere compiutamente il testo della lettera indirizzata alle Istituzioni Cittadine dai 94 cittadini firmatari. Non troverà NULLA, ripeto NULLA di tutto quanto a loro ascritto. Grazie, direttore, per l’ospitalità. E che Iddio ci benedica, tutti! Giorgino Carnevali
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NAPO
Vorrei spiegare alcune cose che forse Gian Carlo Storti non sa:
1) I rilevamenti della diossina NON li fa l'Arpa o l'Asl ma li fa lo stesso Arvedi, come
previsto dall'Aia concessagli dalla Provincia (giunta Torchio);
2) tali rilevamenti sono svolti per due (DUE) giorni all'anno;
3) nelle due rilevazioni del 2009 le emissioni sono risultate pari a 0,16 nanogrammi per metro cubo, come pubblicato dalla stessa Gazzetta di Arvedi;
4) tale risultato è inferiore al limite di legge (0,5) ma è superiore a quello che l'Unione europea fissa per le nuove Aia (0,1). Secondo i cittadini di Spinadesco, che hanno fatto una denuncia alla Corte europea di Giustizia, tale nuovo limite si applica anche ad Arvedi. Secondo Arvedi e secondo la Provincia, che ha graziosamente concesso una deroga, la norma non è obbligatoria da subito ma lascerebbe 4 anni per adeguarsi.
Facciamo finta che i due (che parlano sempre con una voce sola) abbiano ragione: non si chiede perchè la Provincia, avendo la possibilità (e non l'obbligo) di tutelare maggiormente i suoi cittadini, non l'ha fatto? E se i valori di diossina emessa da Arvedi sono, come afferma, inferiori ai nuovi limiti perchè per tranquillizzare tutti non chiede alla Provincia con i suoi soliti modi convincenti che i nuovi limiti siano applicati da subito? Del resto Arvedi non deve adeguare nulla, non emettendo, come dice, diossina. O no? Lei si sente sicuro dopo aver saputo che non sono enti indipendenti ma è lo stesso Arvedi a fare le rilevazioni? NAPO

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