Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 02.21

L’asino di Buridano di Rosario Amico Roxas

Si tratta di un apologo attribuito al filosofo Giovanni Buridano, per cui viene inteso anche come “il paradosso di Buridano”.

| Scritto da Redazione
L’asino di Buridano  di Rosario Amico Roxas

Si narra di un asino e del contadino suo padrone, che aveva una particolare affezione a tale asino. Dovendo il contadino assentarsi per qualche settimana e non avendo alcuno da incaricare per accudire il somaro, pensò bene di legare la bestia  con una lunga corda e collocare, alla destra e alla sinistra della bestia, due grandi covoni di fieno e due secchi d’acqua.  In tal modo, rifflettè il contadino, il somaro potrà mangiare sia dall’un covone che dall’altro in attesa del mio ritorno; così partì convinto della sua decisione.

L’asino, però, dimostrò presto di essere …. un asino; così, non appena iniziarono i morsi della fame, cominciò il suo oneroso compito di scegliere in quale covone mangiare. Passò giorni e giorni in tale compito vitale, ma senza riuscire a realizzare la scelta del covone; transitava dall’uno all’altro, debilitandosi ogni giorno, ma senza assaggiare nulla. Fu così che per la fame, la sete e l’inedia l’asino morì.

Tale apologo contiene una morale: secondo Buridano l'intelletto è sempre in grado di indicare all'uomo quale sia la scelta giusta tra le varie  alternative tanto che se, per assurdo, la scelta fosse costituita da due elementi identici, la volontà si paralizzerebbe, a meno che non si scegliesse di non scegliere.

L’asino, quindi, scelse di non scegliere, facendo una brutta fine.

Fuor di metafora la sorte dell’asino di Buridano ci appare molto simile a quella di un attuale politico, con incarichi primari di governo, che si spupazza  tra una “scelta-non-scelta” e un’altra  “scelta-non-scelta”, avanzando pretese a dir poco assurde, dibattendosi, equamente, tra scelte di “destra” e/o scelte di “sinistra”, attendendo il migliore offerente, in attesa dell’ improbabile conferma della poltrona, di cui  si sente, arbitrariamente, signore e padrone. Certo tale politico non morirà di fame e di inedia, ma sta fornendo un eclatante esempio di un malcelato interesse personale,  nonché di un  insano appetito per una collocazione in una di quelle poltrone che valgono molto più di due covoni di fieno.

All’intelligenza del lettore affido il compito di identificare tale “politico”.

 Rosario Amico Roxas

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