Sabato, 20 aprile 2024 - ore 18.27

L’‘incantevole’ circo di Moira Orfei a Cremona. E gli animali?

Pubblichiamo integralmente la lettera di Paola Re

| Scritto da Redazione
L’‘incantevole’ circo di Moira Orfei a Cremona. E gli animali?

Gentile Direttore,

ho appreso dai mezzi di informazione che dal 21 al 24 ottobre il Circo di Moira Orfei è attendato a Cremona. Conosco questo celebre circo ma di tanto in tanto leggo il suo sito web per vedere come si “rinnova”. «Ma lo spettacolo più bello è il circo che in questa edizione diventa musical, vedere che la tradizione continua con successo e si rinnova. […] Gli artisti del circo sono tutti belli come i divi del cinema, i circensi di oggi, hanno un look inconsueto e determinato». Un vero sponsor alle cure estetiche del terzo millennio… Finché si tratta di artisti umani, è ammissibile che ciascuno faccia la scelta (anche estetica) che ritiene opportuna: il problema si pone quando sono presi in causa gli animali… e in questo circo ce ne sono parecchi. Innanzitutto c’è Artù, il re della foresta, come si dice nelle favole: qui è il re del tendone, della gabbia, dei traslochi da una città all’altra.

Agli animali è dedicata una sezione: «Sono i nostri partner, i nostri amici e sono parte integrante della nostra famiglia. Il loro benessere è la nostra massima priorità. Fin dagli esordi del nostro circo, abbiamo sempre presentato gli animali nei nostri spettacoli e lo abbiamo sempre fatto nel loro massimo rispetto. Gli animali sono e saranno sempre nostri partner privilegiati e amati. Da noi il benessere dei nostri amici è una priorità assoluta. […] Ogni specie ha a disposizione un proprio parco dedicato. I cavalli dispongono ciascuno di un proprio box attrezzato nelle scuderie, i felini di un’area gioco appositamente realizzata per permettergli libertà di movimento nel massimo comfort possibile. Gli elefanti sono lasciati liberi di muoversi entro vaste zone recintate, all’aperto e sotto tendoni. Un’equipe specifica è incaricata di sorvegliare il benessere dei nostri amici. Siamo in oltre in costante contatto con veterinari specializzati di tutta Europa, oltre ad averne uno sempre presente al circo. I nostri cavalli e pony hanno a loro disposizione un maniscalco per occuparsi dei loro piedi e zoccoli. Ugualmente gli elefanti dispongono di cura e mantenimento in salute delle loro unghie. Gli animali sono sverminati tre volte all’anno e vaccinati una volta ogni anno: gli equini contro l’influenza e il tetano, i felini contro la leucosi e gli elefanti contro il tetano. Esami del sangue vengono regolarmente effettuati una volta all’anno. Ai cavalli vengono rifatti gli zoccoli ogni tre o quattro settimane, agli elefanti le unghie e le zampe curate una volta a settimana. Ai camelidi le unghie vengono ripulite due volte all’anno». Si parla poi parla dell’alimentazione spiegando che vengono nutriti col miglior cibo che ogni specie necessita.

Il trasporto, poi, pare una sorta di viaggio di piacere: «I mezzi di trasporto per gli animali sono forniti di pratiche suddivisioni e dotati di abbeveratoi. Per poter meglio gestire il loro equilibrio nei trailer ed evitare loro infortuni, durante il viaggio gli animali non sono legati. Essi ricevono cibo e bevande prima di partire, a metà del viaggio (per i lunghi tragitti) e al loro arrivo».

E infine si parla dell’aspettativa di vita: «L’insieme delle cure prodigate ai nostri animali al circo dà loro una speranza di vita maggiore di quella che avrebbero in natura. Ad esempio, una tigre o un leone selvaggi vivono circa una decina d’anni. Al circo la durata della loro vita può facilmente raggiungere i 20 anni. I cavalli da corsa vivono mediamente 6 anni. Al circo l’età media è di 22 e in alcuni casi può superare anche i 30». Davvero miracoloso, questo circo che allunga la vita…

Non manca l’azione benefica del circo a sostegno dell’Associazione Baby&Nepal fondata da SAS Stephanie de Monaco: un circo solidale! Ma la miglior promozione di questo circo arriva da un’eminente personalità ecclesiastica, Lorenzo Verrando, incaricato diocesano per la Pastorale Circhi e Luna Park. «Personalmente sono rimasto affascinato e allo stesso tempo commosso e stupito al vedere l’armonia che c’è nell’esibizione degli artisti che ogni volta si mettono in gioco. Gli animali che dialogano con l’uomo, il loro addestratore e amico, con il loro “linguaggio” fatto di segni del corpo e stabiliscono con lui un patto di amicizia e di fiducia giocando con lui. Per questo ho capito che il circo parla di Dio».

Al circo di Moira Orfei sono protagonisti i bambini. «Il circo è magia, gioco, fantasia, è uno spettacolo fatto anche, e a volte soprattutto, per i bambini. Manfredi è praticamente nato sulla pista del circo, e sulla pista del circo è stato pure battesimato con due bellissime tigri per madrine! Scherzi a parte, questo bambino il circo ce l’ha proprio nelle vene».

La contrarietà all’uso degli animali al circo è espressa dal 71,4% degli Italiani, da parecchi Paesi europei ed extraeuropei, dalla Federazione Europea dei Veterinari e dalla Federazione Italiana Ordine dei Veterinari, da Eurogroups4Animals, da 650 psicologi firmatari di un documento. Oltre 20 anni fa c’era già chi condannava a suon di note questa schiavitù ludica: gli YoYo Mundi, gruppo musicale piemontese, nel 1994 pubblicarono il loro primo album, La Diserzione Degli Animali Del Circo, un inno alla libertà, diritto che non dovrebbe mai essere messo in discussione, si tratti di esseri umani e non umani.

Cordiali saluti.

Paola Re

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