Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 13.15

L’Ucraina è interessata al Corridoio Energetico Europeo

Come dichiarato dal Ministro dell’Energia ucraino, Volodymyr Demchyshyn, Kyiv intende importare gas dalla Turchia per decrementare la dipendenza dalla Russia

| Scritto da Redazione
L’Ucraina è interessata al Corridoio Energetico Europeo

Un’Ucraina pienamente europea sul piano energetico. Questo è quanto emerso dalle dichiarazioni del Ministro dell’Energia ucraino, Volodymyr Demchyshyn, che, all’agenzia Trend, ha dichiarato che Kyiv è interessata a compartecipare al Corridoio Meridionale Energetico Europeo, fascio di gasdotti concepito dalla Commissione Europea per importare gas dall’Azerbaijan per diversificare le forniture di energia. Nello specifico, Demchyshyn ha evidenziato come l’Ucraina sia interessata a importare gas dal Gasdotto Trans Anatolico, una delle infrastrutture del Corridoio Meridionale Energetico Europeo deputato a veicolare il gas proveniente dall’Azerbaijan dalla Georgia al confine tra Turchia e Grecia, attraverso tutta la penisola anatolica. L’altra infrastruttura del Corridoio Meridionale Energetico Europeo è il Gasdotto Trans Adriatico, progettato per veicolare il gas azero dalla Grecia all’Italia attraverso l’Albania.

La partecipazione dell’Ucraina al Corridoio Meridionale Energetico Europeo è resa ancora più forte dal recente interessamento di Israele al progetto come fornitore di gas attraverso un gasdotto che collega i giacimenti israeliani del Mar Mediterraneo alla Turchia. Inoltre, l’Ucraina, a seguito dell’aggressione militare russa nel Donbas e all’annessione illegale della Crimea alla Russia, è in cerca di ogni forma possibile per rendersi totalmente indipendente da Mosca. Per questa ragione, l’Ucraina ha già raggiunto accordi per l’importazione di gas dalla Slovacchia, mentre la Polonia ha offerto a Kyiv l’invio del gas che Varsavia importa sotto forma di LNG dal rigassificatore di Świnoujście. Nonostante l’opera di diversificazione da Mosca, Demchyshyn ha ribadito l’impegno dell’Ucraina come Paese di transito del gas russo verso gli acquirenti dell’Unione Europea particolarmente dipendenti dalle forniture della Russia, come Austria, Slovenia e Italia.

Il Ministro Demchyshyn ha poi criticato il prolungamento del Nordstream, gasdotto progettato dalla Russia, in partnership con la Germania, per veicolare 110 miliardi di metri cubi all’anno dal territorio russo a quello tedesco attraverso il fondale del Mar Baltico. Il Nordstream, il cui primo tratto, dalla portata di 55 miliardi, di metri cubi è già stato realizzato nel 2012, incrementa la dipendenza dell’Unione Europea dalle forniture di gas della Russia e isola i Paesi membri dell’Unione Europea dell’Europa Centro Orientale. Per questa ragione, i Paesi della regione dal Mar Baltico al Mar Adriatico, rappresentati dal Presidente della Polonia, Andrzej Duda, e dal Premier della Repubblica Ceca, Bohuslav Sobotka, hanno fortemente contestato il Nordstream. Concordi con la posizione dei Paesi dell’Europa Centro Orientale si sono detti, per diverse ragioni, il Presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, il Premier italiano Matteo Renzi e il Commissario UE all’Energia, Maros Sevcovic.

Matteo Cazzulani, analista politico dell’Europa Centro Orientale

1510 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria