Linea ferroviaria Cremona-Crema-Treviglio Una indecenza di Danio Asinari (San Giovanni in Croce)
Gentile direttore, l’attenzione, più che legittima, rivolta alla sicurezza ferroviaria (sui treni e nelle stazioni) non vorrei diventasse un pretesto per distogliere lo sguardo su problemi altrettanto gravi e mai risolti, purtroppo.
Gli standard di servizio della linea Cremona-Crema-Treviglio, in particolare a partire dalla metà dello scorso giugno, sono diventati ‘vergognosi’. Mi creda, nessun altro aggettivo sarebbe più congruo per definire la situazione. Soppressioni delle corse frequenti, viaggi su vetusti treni diesel mono carrozza, ritardi quotidiani fastidiosissimi, sia nell’entità (15-30 minuti) sia nella loro implacabile ‘strutturalità’.
In particolare, l’entrata in vigore di una importantissima e imprescindibile Direttiva, emanata dalla Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, impone ai macchinisti di rallentare, sino agli 80 Km/h, in prossimità di ciascun passaggio a livello privato. Inutile sottolineare come tale provvedimento faccia ‘saltare’ tutti i tempi di percorrenza, soprattutto contribuendo a rendere ancora più inefficienti gli ‘incroci’ tra treni, che una linea a binario unico comporta necessariamente.
Proprio l’altra mattina riflettevo sul turismo locale e regionale: cosa potranno pensare i malcapitati viaggiatori italiani e stranieri alle prese con simili standard di viaggio? Meglio non pensarci.
Danio Asinari (San Giovanni in Croce)
