MDV Monteverdi e Caravaggio, sonar stromenti e figurar la musica fino al 23 luglio 2017
ACCESSO ALLA MOSTRA CON IL BIGLIETTO DEL MUSEO – orari 10:00 – 18:00-17, 24, 25 aprile, 1 maggio apertura 10:00-18:00- ogni domenica visita guidata gratuita ore 11:00 e 15:00 (con biglietto museo)
Lo stile compositivo di Monteverdi e l’apporto di novità che egli introduce è, almeno in parte, esito di una parallela evoluzione degli strumenti. La mostra Monteverdi e Caravaggio, sonar stromenti e figurar la musica, al Museo del Violino di Cremona, dall’8 aprile al 23 luglio 2017, ricostruirà l’orchestra dell’Orfeo attraverso strumenti originali dell’epoca di Monteverdi, selezionati seguendo le indicazioni annotate nelle prime edizioni a stampa dell’opera, eseguita la prima volta esattamente 410 anni fa. La partitura prevede infatti un organico ben definito: “duoi gravicembali, duoi contrabassi de viola, dieci viole da brazzo, un’arpa doppia, duoi violini piccoli alla francese, duoi chitaroni, duoi organi di legno, tre bassi da gamba, quattro tromboni, un regale, duoi cornetti, un flautino alla vigesima seconda, un clarino con tre trombe sordine”. L’elenco non solo testimonia le consuetudini musicali dell’epoca ma anticipa le tendenze del barocco in Italia, con l’affermazione delle viole da braccio su quelle da gamba.
Gli strumenti in mostra sono stati scelti secondi criteri di valore filologico ed estetico e provengono dalle maggiori collezioni italiane e internazionali. Particolare attenzione è stata posta nella ricerca di esemplari conservati o riportati, grazie al restauro, in condizioni originali, senza gli interventi che, nei secoli successivi, si sono rivelati necessari per affrontare i repertori sette e ottocenteschi. Laddove questo non sia stato possibile, a fianco dello strumento ammodernato, sarà presentata una copia nella configurazione tardo rinascimentale.
L’esposizione – a cura di Fausto Cacciatori, Virginia Villa, Lorenzo Girodo e Massimiliano Guido – troverà posto all’interno del percorso museale, onde sottolineare le affinità che già tra XVI e XVII secolo legano liuteria e musica. Si potrà anche ripercorrere la nascita del violino grazie alla famiglia cremonese Amati e rileggere il contributo delle scuola bresciana, testimoniata dall’opera di Gasparo da Salò e Giovanni Paolo Maggini, e veneziana.
Gli strumenti in mostra sono stati selezionati secondo criteri di valore storico ed estetico e provengono dalle maggiori collezioni italiane e internazionali. Tra gli archi saranno presentate opere di Andrea Amati e dei figli Antonio e Girolamo, di Gasparo da Salò e Giovanni Paolo Maggini, un chitarrone di Magno Tieffenbrucker ed una tiorba di Giovanni Tesler mentre i fiati portano la firma Anton Schnitzer “Padre” e della famiglia Bassano. Laddove non sia stato possibile esporre esemplari originali sono mostrate copie perfettamente coerenti dal punto di vista organologico. Applicazioni multimediali permetteranno di ascoltare il suono di ognuno di essi onde conoscerne il timbro ed identificarne il ruolo nella trama musicale e simbolica dell’Orfeo.
L’Orfeo di Monteverdi ha un lieto fine: il suo eroe diventa simbolo dell’amore che supera la morte. Il ruolo apollineo e salvifico della musica ha ispirato diverse rappresentazioni pittoriche. Tra le più famose è certamente Il Suonatore di Liuto di Caravaggio. Questa meravigliosa opera, presentata a Cremona come introduzione agli strumenti musicali e proveniente da una collezione privata, ha una storia affascinante: è infatti il dipinto originale realizzato nel 1597 dal grande pittore per il Cardinal del Monte.
Durante il periodo della mostra, in collaborazione con le altre istituzioni cittadine, verranno organizzate conferenze e incontri su temi di carattere organologico, di prassi esecutiva ai tempi di Monteverdi.
Audizioni con il violino Vesuvio 1727c
lunedì 17, ore 16 – con Clarissa Bevilacqua
mercoledì 19, ore 12 – con Clarissa Bevilacqua
giovedì 20, ore 12 – con Antonio De Lorenzi
venerdì 21, ore 12 – con Lena Yokoyama
sabato 22, ore 12 – con Clarissa Bevilacqua
domenica 23, ore 16 – con Alessandro Copia, violoncello Chigiano 1682 Stradivari
lunedì 24, ore 16 – con Clarissa Bevilacqua
martedì 25, ore 12 – con Clarissa Bevilacqua
mercoledì 26, ore 12 – con Damiano Barreto
giovedì 27, ore 12 – con Damiano Barreto
venerdì 28, ore 12 – con Lena Yokoyama
sabato 29, ore 12 – con Clarissa Bevilacqua
domenica 30, ore 16 – con Georg Faust, il violoncello Stauffer-ex Cristiani 1700
posto unico Euro 7