Ad anticipare i temi contenuti nella lettera – disponibile online sul sito www.eurocities.eu e sul sito del Comune di Milano – e a illustrare il ruolo centrale che le grandi città possono e devono svolgere nella ridefinizione del nuovo contesto europeo e nell’affrontare le sfide economiche, sociali e amministrative con cui i cittadini si confrontano ogni giorno sono stati il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il segretario generale di Eurocities Anna Lisa Boni e la Presidente di Eurocities e sindaco di Nantes Johanna Rolland, che questa mattina hanno aperto i lavori dell’incontro annuale del network.
“Ripensare l’Europa – ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala – vuol dire ripartire dalle comunità e dai territori. Non per chiudersi in piccoli recinti: al contrario, per aprirsi. Le città sono le più esposte alle sfide globali del momento: quelle economiche, quelle sociali, quelle culturali. Ma sono anche quelle più resilienti, che hanno in sé le migliori risorse per affrontarle e per creare soluzioni. Se le città fanno rete, come succede da trent’anni con Eurocities, queste soluzioni diventano globali”.
“I cittadini vogliono vedere risultati – ha aggiunto la presidente di Eurocities e sindaco di Nantes, Johanna Rolland –. Non abbiamo intenzione di convincerli con programmi basati su dieci punti o con azioni di marketing. Abbiamo bisogno di conoscere i loro interessi e le loro opinioni e lavorare con loro per costruire un’Europa più forte, più rilevante e legittima. Essendo il livello amministrativo più vicino ai cittadini, noi come città possiamo fornire quel collegamento decisivo necessario”.
Fondata nel 1986, Eurocities è una piattaforma politica che mette in rete 139 grandi città europee di 39 Paesi. La condivisione di esperienze e l’individuazione di soluzioni comuni per affrontare i principali argomenti di politica economica e sociale che riguardano tutti i cittadini è alla base dell’impegno di questa rete di città. Non è un caso che il tema affrontato durante l’Annual General Meeting 2016 sia proprio il concetto di “Sharing Cities”, declinato in differenti ambiti.
“Eurocities – ha dichiarato il segretario generale Anna Lisa Boni – riunisce le principali città europee affinché condividano conoscenze, esperienze e competenze sugli argomenti di interesse per le città. Dalla qualità dell’aria ai rifugiati, diamo alle città una voce comune in Europa per garantire che le politiche dell’UE incontrino le esigenze dei territori. L’affermarsi della sharing economy sta cambiando il modo in cui le città offrono servizi, lavorano con i cittadini, garantiscono lavori qualificati e supportano business e imprenditori. Questo appuntamento, a Milano, è l’occasione ideale per incontrarsi e scoprire come le differenti città si stanno confrontando con questo fenomeno e imparare alcune lezioni da portare a casa”.
Quattro le tavole rotonde su cui amministratori cittadini, esperti e rappresentanti dell’Unione Europea, di istituzioni e organizzazioni internazionali sono chiamati a condividere esperienze, problemi e soluzioni alla luce dell’affermarsi della sharing economy:
Competenze della città e quadro legislativo
Modelli di new business
Lavoro qualificato e abilità
Approcci alternativi al welfare e servizi
In questo contesto, importanti gli interventi del direttore di “The Democratic Society” Anthony Zacharzewski e della fondatrice di “The People who Share” Benita Matofska, presenti all’evento.
Tra gli oltre 400 partecipanti all’appuntamento anche il vice Segretario Generale della Commissione Europea Jean-Eric Paquet, il sindaco di Ghent Daniel Termont (presidente entrante di Eurocities) e il sindaco di Lubiana Zoran Jankovic, che l’anno prossimo ospiterà l’assemblea generale di Eurocities 2017.
Dopo l’apertura di ieri sera, alla Fabbrica del Vapore, cui hanno preso parte gli assessori alla Cultura Filippo Del Corno e alle Politiche del lavoro, Attività produttive Cristina Tajani, oggi l’Amministrazione Comunale di Milano è presente ai lavori con gli assessori all’Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran (Tavola Modelli di New business) e alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data Lorenzo Lipparini (Political lunch). Il dibattito politico, “Rethinking Europe – Ripensare l’Europa”, vede la presenza della vicesindaco Anna Scavuzzo e del capo di Gabinetto Mario Vanni.
In serata, all’Unicredit Pavilion si terrà la premiazione degli Eurocities Awards, con l’assessore Tajani. Quest’anno i premi saranno conferiti alle città che avranno raggiunto risultati importanti grazie ad azioni locali volte al miglioramento della qualità di vita dei cittadini attraverso la sharing economy. Tre le categorie considerate: cooperazione, innovazione e partecipazione.
L’evento si concluderà domani, venerdì 18 novembre, a Palazzo Reale, con la seduta dell’Annual General Meeting e alcuni incontri tecnici a porte chiuse. Vi prenderà parte il Commissario UE per il Commercio Cecilia Malmström.
L’Assemblea Generale di Eurocities 2016 è stata organizzata dal Comune di Milano, in collaborazione con la Commissione Europea e MiCo – Milano Congressi. Hanno sostenuto il progetto in qualità di partner A2A, AIRbnb, Atm, Cap, Fondazione Fiera Milano, MM e Sea. Partner tecnici dell’evento sono stati BikeMi, Clear Channel e Fondazione Politecnico Milano. Media Partner di Eurocities è Cities Today.
EUROCITIES è la piattaforma politica delle principali città europee. Fondato nel 1986, il network mette in rete 139 amministrazioni locali delle più grandi città d’Europa e più di 40 città partner che governano circa 130 milioni di cittadini di 39 Paesi. EUROCITIES è coinvolto nel dialogo con le istituzioni europee su diversi ambiti che riguardano la politica delle città: sviluppo economico, ambiente, trasporto e mobilità, politiche sociali, conoscenza della società e servizi pubblici. Il network fornisce ai suoi membri una piattaforma per condividere conoscenza e idee, scambiare esperienze, analizzare problemi comuni e sviluppare soluzioni innovative, attraverso un’ampia serie di forum, gruppi di lavoro, progetti, attività ed eventi. EUROCITIES è impegnata nel lavorare alla definizione di una visione comune di un futuro sostenibile in cui tutti i cittadini possono godere di una buona qualità di vita.