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Milano L’attimo vincente, storie di sport che diventano leggende il 13 maggio

La presentazione di un libro, con la prefazione di Scanzi, dedicato a grandi campioni: da Ali a Mennea, da Cruijff a Senna, fino a Pantani e Zanardi

| Scritto da Redazione
Milano L’attimo vincente, storie di sport che diventano leggende il 13 maggio

L’attimo vincente - Quando lo sport diventa leggenda, il nuovo libro di Davide Grassi pubblicato da Edizioni della Sera, sarà presentato sabato 13 maggio, alle ore 18, a Cortina Arte (via Mac Mahon 14 – Milano). All’incontro parteciperà anche Manuela Valletti, la figlia di Ferdinando Valletti, il calciatore del Milan deportato in campo di concentramento, uno dei protagonisti dei racconti.

Il libro di Grassi, che ha la prefazione di Andrea Scanzi, contiene interviste esclusive a campioni quali Mario Andretti, Paolo Bertolucci, Paolo De Chiesa, Pierluigi Marzorati, Pierino Prati, Gustavo Thoeni, Valentina Vezzali.

L’attimo vincente è un libro ricco di date, storie, personaggi e nasce proprio dall’idea che ricordare è importante. Aiuta a comprendere meglio il presente. Anche nello sport. Davide Grassi ripercorre le vicende sportive e umane di diversi campioni tra i quali Muhammad Alì, Fausto Coppi, Gilles Villeneuve, George Best, Ayrton Senna, Marco Pantani, Johan Cruijff, Pietro Mennea, Sara Simeoni, Gigi Meroni, Leo Messi, Alex Zanardi, Bebe Bio. Persone che si sono contraddistinte per i successi sportivi, le imprese memorabili, ma anche per le difficoltà che hanno incontrato nella vita.

Ma nel questo libro si raccontano anche le storie di tanti sconosciuti, che hanno lasciato la vita durante un evento sportivo. Qualcuno perché si ribellava alla barbarie e all’ingiustizia, altri perché hanno avuto solo la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato. I racconti di sport si intrecciano, infatti, con momenti storici e drammatici: dall’annessione nazista dell’Austria alla diga del Vajont, dai desaparecidos dei regimi militari argentini e cileni all’arrivo dei carri armati sovietici a Budapest e Praga, dal Sessantotto degli studenti messicani - finito in un bagno di sangue – al commando terrorista alle Olimpiadi di Monaco del ’72, al razzismo del regime sudafricano dell’apartheid fino alla guerra in Iraq.

I protagonisti dei racconti di Grassi sono tutte persone speciali, con una vita in bilico tra poesia e tragedia. E solo per il fatto di essere ricordati i loro sono stati comunque attimi vincenti, che hanno sconfitto l’oblio con la fantasia, il coraggio, la lealtà.

Andrea Scanzi nella prefazione ha scritto: "Davide Grassi ha creduto nella letteratura sportiva molto prima che, per molti, diventasse di moda. E non è mai 'solo' sport. C'è sempre, in Grassi, la fascinazione per lo sfondo: per il contesto storico. L'evento sportivo non è mai qualcosa a se stante, bensì parte di un mosaico come in questo libro sincopato, dalla tendenza rapsodica e dai capitoli brevi, con tanta memoria. Davide è una sorta di rabdomante dell'epifania sportiva, insegue lacrime ed emozioni. Memoria e leggenda. Tragedia e redenzione. Insegue tutto questo e lo trova. Trascrivendolo col gusto antico del sognatore indefesso".

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