«Il trattamento delle acque ora come ora viene svolto dai filtri di depurazione dell’azienda, ma non è un sistema sufficientemente sofisticato per i parametri imposti dall’Unione Europea in materia di acque di scarico dell’industria chimica - spiega l’assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, Carlo Ramazzini -: l’acqua trattata, che confluisce poi nel Garza, necessita quindi di passare attraverso un depuratore di ultima generazione».
L’ Amministrazione ha individuato nel piazzale di cemento della cartiera come luogo per realizzare l’opera che verrà a costare all’azienda «tra gli 800mila euro e il milione», afferma Ramazzini: nel concreto, l’attuale piazzale ospiterà una grande vasca di dieci metri di diametro per otto di profondità. Sarà circondata da un parapetto di circa un metro.