Già anni fa molti cittadini cremonesi si erano rivolti al Comune di Cremona perché disorientati di fronte alla confusione che già allora la notifica del pagamento del tributo creava; discriminazioni tra cittadini dello stesso quartiere o addirittura della stessa via, ad alcuni era stato notificato ed ad altri no. Il Comune si fece parte diligente ed affrontò il problema cercando di capire come si adottassero i metodi di calcolo di tale tributo ma soprattutto come e con quali criteri fosse notificato.
Poi, a quanto risulta intervenne la Regione Lombardia! Alla luce di quanto sta succedendo in questi mesi molto probabilmente l’interessamento del Comune non ha prodotto buoni risultati . Mi sono fatta questa convinzione perchè il fenomeno si sta ripetendo con un ulteriore paradosso: la notifica ad alcuni cittadini cremonesi sembra seguire il criterio dell’estrazione a sorte o addirittura a casaccio visti i risultati. Non più a livello di quartiere o di via ma addirittura nello stesso Condominio ad alcune famiglie è stato notificato il balzello ad altre no- Se poi come sembra il criterio di calcolo è riferito alla rendita catastale, madre di tutte le iniquità fiscali e la cui revisione è stata rinviata per l’ennesima volta dal governo Renzi, è palese che con questa discussa tassa si aggiunge iniquità ad iniquità.
Probabilmente anche il Comune di Cremona potrebbe avere le sue responsabilità in quanto risulta che decine di Comuni e centinaia di cittadini della Provincia abbiano presentato al Consorzio motivate osservazioni per correggere alcune decisioni prese dal Consorzio stesso. Il Comune di Cremona ha presentato eventuali osservazioni al fine di rendere più equo questo balzello? Questo non è dato sapere.
E’ giusto e necessario che gli organismi preposti facciano chiarezza su un argomento che è seguito con un certo interesse dalla opinione pubblica ma con preoccupazione da chi si è vista recapitare la cartella esattoriale da Equitalia.
Grazie per disponibilità-
Angelo Ongari ( Cremona)