Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 06.45

Piacenza Il saluto di Mattarella alla nona edizione Festival del Diritto

Desidero rivolgere il mio più cordiale saluto agli organizzatori, ai relatori e a tutti i partecipanti alla nona edizione del Festival del Diritto.

| Scritto da Redazione
Piacenza Il saluto di Mattarella alla nona edizione Festival del Diritto

Il centro della vostra riflessione,  quest’anno,  è la dignità, fondamento antropologico e culturale dello stato costituzionale,  democratrico,  sociale.  Il tema scelto è quanto mai importante,  perché riassume il senso e il significato dei diritti fondamentali dell’uomo,  e al tempo stesso indica il fine a cui va orientata l’azione dei pubblici poteri.

Lo stato esiste per la persona, e non viceversa.

L’inviolabilità della dignità umana e la pari dignità sociale - affermate nella nostra come in altre costituzioni del secondo dopoguerra,  e nella carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea  –  riflettono la rinascita del diritto attorno alla centralità della persona umana e, per questo,  esprimono la negazione di ogni forma di totalitarismo e di sopraffazione.  Le vicende della storia hanno  favorito una convergenza  di  diverse culture attorno al principio umanistico,  in base al quale la donna e l’uomo non possono mai essere considerati come mezzi ma soltanto come fine. Questa convergenza ci interpella ancora in modo esigente di fronte alle sfide del tempo nuovo.

La dignità è parte e condizione di uno sviluppo integrale della personalità:  negarlo è disconoscere la dimensione dell’umano.  Ciò non può essere tollerato perché pregiudicherebbe la convivenza civile, e non soltanto il diritto di singoli.

Difendere e accrescere la dignità dell’uomo è una sfida di dimensioni planetarie, ed è un’opera essenziale di giustizia sociale e di pace.

La dignità è irrinunciabile e deve essere pienamente tutelata anche negli ambienti e nei  contesti estremi, come il carcere,  ove è limitata la libertà personale.  Infatti,  come è stato efficacemente osservato,  la dignità non si acquista per meriti e non si perde per demeriti.  Essa si lega indissolubilmente ai doveri di solidarietà,  imponendo di non dimenticare gli esclusi e di favorirne il reinserimento nella società.

Riconoscere il valore della dignità umana costituisce il presupposto per la piena affermazione dei principi solidaristici che siamo tutti chiamati ad affermare nella società:  oggi ancora di più di fronte al dolore e alla sofferenza di tanti nostri concittadini colpiti dal sisma che ha sconvolto l’Italia centrale.

Istituzioni e società possono e devono agire insieme, cercando di realizzare quel  bene comune così chiaramente avvertito da quanti pagano il prezzo più alto delle conseguenze del  terremoto.

In un’epoca di migrazioni globali,  si deve poi assicurare il rispetto della dignità umana nell’accoglienza a chi fugge dalla guerra, dalla miseria e dalla malattia, fornendo risposte inclusive alle sfide inedite di una società complessa e multiculturale.

Non  può  comunque esservi  effettiva tutela della dignità umana senza sicurezza e senza certezza  del diritto.  Senso di umanità e principio di legalità non possono essere disgiunti.

Sono convinto che anche la nona edizione del  Festival del  Diritto – con il suo ricco programma e con un’ampia partecipazione di cittadini – darà un contributo importante alla crescita culturale e di consapevolezza.  Ed è con questo auspicio che rivolgo a tutti i migliori auguri di buon lavoro.

Sergio  Mattarella Presidente della Repubblica

In allegato il telegramma 

 

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