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Porte Aperte Festival 2017, bilancio positivo e già si guarda al 2018

Ad un mese dalla chiusura del Porte Aperte Festival (PAF) è tempo di bilanci, ma anche già di lavoro per l’edizione 2018. I promotori, Comune di Cremona, Associazione Porte Aperte e Centro Fumetto “A. Pazienza”, si sono riuniti la scorsa settimana condividendo contenuti e numeri dell’ultimo weekend di luglio dedicato a scrittura, musica e fumetto e programmando le prossime mosse per la pianificazione del prossimo appuntamento del Festival.

| Scritto da Redazione
Porte Aperte Festival 2017, bilancio positivo e già si guarda al 2018

La manifestazione ha messo in scena oltre 70 eventi, animati da 130 ospiti in 42 diverse location della città. Diversi le tematiche che sono stati sollecitate (genitorialità, relazioni, storie di vita, tutela dell’ambiente, Primo Levi, Monteverdi), tenute insieme dal grande filo comune dell’apertura e dell’accoglienza, costitutivo del PAF.

Un tema trattato al suo apice nello straordinario evento sulle migrazioni, con la partecipazione di Giusi Nicolini, Mauro Ferrari e Franco Valenti, ma anche nell’incontro con il potere rivoluzionario e gentile delle parole di Isabella Guanzini, come nelle fotografie di Antonella Pizzamiglio e nell’umanizzazione della presa in carico dei più fragili, passata attraverso le parole di Franco Rotelli, Piero Cipriano e Pierpaolo Capovilla, o nella cancellazione di ogni confine di genere nella sfera dell’amore, transitata attraverso i disegni di Mabel Morri e i racconti di Massimo Canuti, o ancora nella traduzione nel linguaggio dei segni (LIS) degli incontri con Domenico Scarpa e Andrea Vitali, come pure nella poetica dei testi di Paolo Benvegnù e nell'idea di condivisione che contengono. L’accoglienza declinata nelle mille forme con cui si possono aprire porte, scardinare luoghi comuni, spezzare catene, ossigenare cervelli.

Con questi temi, alla sua seconda edizione Porte Aperte Festival si conferma in crescita, nei numeri e nell’attenzione. Si sta accreditando giorno dopo giorno a livello locale e nazionale. Trova consenso nel pubblico, che è accorso assai più numeroso della prima edizione, ma trova adesione e simpatia anche nell’ambiente degli addetti ai lavori, delle case editrici, dei promoter musicali, dei critici, degli operatori culturali, che lo considerano ormai una promettente realtà del panorama nazionale. L’accoglienza che il PAF ha ricevuto al Salone Internazionale del libro di Torino nel maggio scorso ne è testimonianza, trovando ulteriore conferma nel valore di tanti appuntamenti proposti – dalle anteprime alla tre giorni - che hanno ricevuto ottima risposta dal pubblico e dalla critica.

Amélie Nothomb, Dulce Maria Cardoso, Luca Mercalli, Giorgio Vasta, Licia Maglietta, Nicolai Lilin, Fabio Geda, la redazione di Lercio, Il Pan del Diavolo, Alessandro Sanna, sono solo alcuni dei nomi di ospiti che hanno potuto raccontare la propria arte, nel linguaggio a loro più consono, di fronte a centinaia di spettatori rapiti.

Tante le attestazioni di stima e tanti pure i ringraziamenti pervenuti dai molti ospiti, che hanno voluto, in forme diverse, manifestare il fatto che a Cremona si sono trovati bene, accolti, rispettati e stimolati dalla città e dal PAF, che hanno creato le migliori condizioni per far nascere nuove collaborazioni.

La qualità elevata e il taglio della proposta editoriale si sono rivelate fin qui la chiave vincente del Porte Aperte Festival, che sta cominciando altresì a consolidare alcuni segni distintivi e che caratterizzano il programma: dal crossover dei linguaggi, al roster delle novità editoriali, dalla valorizzazione dei giovani talenti locali al format di alcune proposte artistiche, come il reading con attori di grande livello su classici letterari, il concerto disegnato, l’incontro giornalistico sui temi dell’inclusione,le mostre fotografiche, l’apertura ai linguaggi della rete.

Anche la scommessa sul festival itinerante in location diffuse ha riscontrato un importante successo. Decine di giardini storici, cortili, palazzi, sagrati, chiostri, piazzette hanno dischiuso per un giorno le loro porte, mostrando i tantissimi tesori d’arte e cultura che racchiudono, e facendoli scoprire - unitamente a un romanzo, un fumetto o un opera musicale - a un pubblico curioso e appassionato, che comincia a giungere anche da fuori città. Memorabili i due eventi nella ex chiesa di S. Benedetto, inaccessibile da decenni, mentre le visite guidate ad alcune emergenze architettoniche toccate dal PAF hanno raccolto quasi 300 persone in tre giorni.

Migliorata anche la logistica dei main events serali a Porta Mosa, nella cui cornice ha avuto grande successo lo spazio dedicato ai bambini, ogni sera numerosi ai laboratori di animazione, tenuti in contemporanea alle varie performance artistiche sul palco principale.

Di rilievo anche il riscontro di collaborazione con le sempre più numerose realtà del tessuto artistico, culturale e formativo locale, significativamente aumentate rispetto al 2016, che il festival ha attivato e importante il contributo di rete che in questo settore tenta di stimolare. Straordinario l’apporto di volontariato che il PAF ha mostrato anche quest’anno di saper catalizzare, in particolare tra i più giovani, raccogliendo energie, idee, affetto e disponibilità a collaborare di molte ragazze e ragazzi, che ne hanno colto lo spirito costruttivo e la fecondità.

Estremamente confortante anche il bilancio economico. Il Festival chiude infatti con un bilancio a pareggio di 64.500 euro, coperto per circa 30.000 euro con contributi del Comune di Cremona, per circa 28.500 euro da sponsor e per circa 6.000 euro da forme diverse di autofinanziamento.

“Siamo soddisfatti dei risultati del PAF 2017 - è il commento dei tre soggetti organizzatori (Associazione Culturale Porte Aperte, Centro Fumetto Andrea Pazienza e Comune di Cremona), unitamente ai cinque curatori (Marina Volonté, Andrea Cisi, Mario Feraboli, Michele Ginevra e Marco Turati) - e rilanciamo già l’appuntamento all’estate 2018, per una terza edizione che si propone di crescere ulteriormente con i numeri, di proseguire il processo di accreditamento nazionale della manifestazione, di conquistare nuovamente, in tal senso, la propria presenza in veste di partner ufficiale nella prestigiosa cornice del 31° Salone del Libro di Torino, di entrare nelle scuole, di avvicinarsi alle periferie, di migliorare i tempi e i modi della comunicazione locale ed extralocale e di portare altri straordinari testimoni della scrittura, del fumetto e della musica a Cremona, per aprire la città al mondo e per offrire ai cremonesi altre occasioni di incontro, conoscenza e crescita”.

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