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Richard Galliano e Guido Rimonda a Cremona tra barocco e Novecento

Il prestigioso appuntamento è fissato per giovedì 2 ottobre alle 21:00 all’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino

| Scritto da Redazione
Richard Galliano e Guido Rimonda a Cremona tra barocco e Novecento

Il concerto di Richard Galliano, Guido Rimonda e della Camerata Ducale, nell’ambito della rassegna Stradivari Festival, ha come protagonista indiscussa la fisarmonica, in un repertorio che continua ad alternare musiche barocche e novecentesche. In apertura sarà proposto uno tra i maggiori capolavori del repertorio concertistico: il Concerto in do minore per oboe, violino, archi e basso continuo di Johann Sebastian Bach, in una versione elaborata dallo stesso Galliano, che prevede la sostituzione dell’oboe con la fisarmonica, che si trova così impegnata a duettare con il violino solista, in un insolito impasto timbrico dal colore assai suggestivo. Ideale contraltare è il Concerto per fisarmonica e orchestra d’archi composto nel 1994 da Galliano: una dolente malinconia pervade il movimento centrale, destinato a ricordare immagini e atmosfere della Parigi di un tempo ormai irrimediabilmente perduto. L’Allegro energico conclusivo è interamente costruito attorno a una cellula melodica di quattro battute, costantemente ripetuta, su un ostinato ritmico, che conferisce all’intera pagina i tipici tratti scatenati e sensuali del tango argentino. Di Richard Galliano sono anche le tre opere con cui termina il programma: Melodicelli è un classico esempio della natura malinconica e neoromantica, caratterizzato da ampie arcate melodiche, inserite in un impasto armonico sapiente e mai banale; Tango pour Claude appare invece improntato a una passionale vitalità che, non a caso, avvicina questa pagina ai maggiori lavori dell’amico Astor Piazzolla; La Valse à Margaux è una pagina che alterna sezioni dalla dolce cantabilità a frammenti di autentico virtuosismo strumentale, nell’ambito di in uno spiccato omaggio al valzer francese.

Richard Galliano è stato introdotto alla musica giovanissimo, iniziando con la fisarmonica all’età di 4 anni sotto l’influenza del padre Lucien, fisarmonicista di origine italiana. Per un lungo periodo studia trombone, armonia e contrappunto nell’Accademia di Musica di Nizza e, a 14 anni, cercando di espandere le sue idee fisarmonicistiche, inizia ad ascoltare jazz sui dischi del grande trombettista Clifford Brown, da cui rimane affascinato. Inizia allora un percorso di ricerca all’interno del mondo della fisarmonica, aiutato dal suo maestro Claude Noel, che gli fa conoscere i maestri italiani e quelli americani. Finiti gli studi e il periodo di apprendistato nel 1973, Richard prende la sua grande decisione e si trasferisce a Parigi, dove lo aspetta un colpo di fortuna. Molto rapidamente stabilisce un importantissimo contatto con il famoso cantante Claude Nougaro. Per tre anni ricopre il ruolo di direttore, arrangiatore e compositore per l’orchestra di Nougaro, incontra Astor Piazzolla che gli suggerisce di riscoprire le sue origini francesi e di portare alla luce il new musette come lui aveva fatto con il tango nuevo. Il grande merito di Richard sta quindi nella sua originalità, nell’essere riuscito a sintetizzare tutte queste esperienze in una nuova musica, fatta di jazz e di tradizioni filtrate dalla sua personalità.

Guido Rimonda è una delle personalità musicali più complete e affascinanti dell’odierno panorama violinistico italiano. Ha esordito all’età di 13 anni, eseguendo le sonate di Arcangelo Corelli nello sceneggiato televisivo della Rai su Antonio Vivaldi, dove, nella duplice veste di attore e violinista, ha interpretato la parte di Vivaldi fanciullo. Dal 1989 al 1992 insegna presso la Scuola di alto perfezionamento musicale di Saluzzo in qualità di assistente ai maestri Giuliano Carmignola e Franco Gulli. Durante il percorso di studi al Conservatorio G. Verdi di Torino, rimane affascinato dalle composizioni e dalla vita di Giovan Battista Viotti. Dopo aver terminato brillantemente la specializzazione con Corrado Romano, a Ginevra, si dedica totalmente alla valorizzazione delle opere del compositore piemontese, fondando diverse attività a lui dedicate. Nel 1992 crea la Camerata Ducale e nel 1998, in stretta collaborazione con la città di Vercelli, è tra i promotori del Viotti Festival, assumendone il ruolo di Direttore musicale. Parallelamente alla stagione concertistica, continua a suonare all’estero e nelle più importanti sale concertistiche italiane. È docente di violino presso il Conservatorio G. Verdi di Torino. Suona lo Stradivari del 1721 Jean Marie Leclair (Le Noir), definito da G.B. Somis «La voce di un angelo».

La Camerata Ducale nasce nel 1992 come prima formazione musicale in assoluto dedicata alla valorizzazione dell’opera di Giovanni Battista Viotti, compositore e violinista italiano del tardo Settecento. Grazie a una lunga e appassionata ricerca storico-musicale voluta dai fondatori dell’Orchestra, sono state riportate alla luce importanti partiture inedite dell’autore di Fontanetto Po. Una seconda vita, che nel 1998 ha favorito la nascita del Viotti Festival, la stagione concertistica di Vercelli, che fin dalle prime edizioni si è affermata come una delle realtà musicali più interessanti del panorama nazionale e internazionale. All’interno della rassegna, l’Orchestra ha eseguito un repertorio estremamente vasto, dal Settecento ai giorni nostri, con solisti quali Lonquich, Faust, Accardo, Lortie, Mintz, Ughi, Spivakov, Maisky, Lucchesini, Igudesman & Joo, Galliano, Pace, Carmignola, Avital e molti altri. Parallelamente al Viotti Festival, la Camerata Ducale è ospite anche nelle più prestigiose stagioni concertistiche nazionali. Gli impegni nelle sale italiane si vanno a sommare alle turné all’estero.

Per informazioni e per la prevendita dei biglietti ci si può rivolgere alle biglietterie del Museo del Violino e del Teatro Ponchielli, oppure visitare www.stradivarifestival.it, o ancora telefonare allo 0372 080809 o scrivere a biglietteriamdv@teatroponchielli.it.

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