Il primo ministro Robert Fico sembrerebbe riprendersi piuttosto velocemente dall’operazione cardiologica che gli ha innestato un doppio bypass. Appena tre giorni dopo essere stato dimesso il primo maggio, e dodici giorni dopo l’operazione, ha presieduto nuovamente la seduta della scorsa settimana del consiglio dei ministri, che in sua assenza era stato guidato dal suo vice e ministro degli Interni Robert Kalinak. Il fatto che Fico sia tornato in sella è confermato dalla sua partecipazione, ieri 9 maggio, alle cerimonia per il 71° anniversario della fine della seconda guerra mondiale, la cosiddetta Giornata della Vittoria, che si è tenuta come di consueto presso il monumento Slavin, sulle colline della città.
Nel corso dell’evento commemorativo dedicato ai caduti della seconda guerra mondiale il primo ministro ha mantenuto un profilo basso, e ha lasciato che a parlare per il governo fosse il vice premier per gli Investimenti Peter Pellegrini, il quale ha lanciato l’allarme sull’aumento nella società slovacca di fenomeni come estremismo, sciovinismo e nazionalismo. Il dovere di stare vigili contro questa minaccia è tutto ancora più urgente, visto che l’odio è riuscito a insinuarsi anche in Parlamento, ha detto Pellegrini, riferendosi al partito di estrema destra LSNS che ha ottenuto 14 seggi. Dire che l’aumento dell’estremismo è un fenomeno di livello europeo è però solo una scusa, che mostra come si sta allargando il divario tra noi e il maggior disastro della storia umana, e ci ha resi meno sensibili a tali pericoli di estremizzazione, ha dichiarato Pellegrini. All’evento erano presenti il vice presidente del parlamento Bela Bugar (Most-Hid), diversi membri del gabinetto, ambasciatori, rappresentanti delle autorità regionali e locali, e figure dell’Associazione dei combattenti antifascisti slovacchi (SZPB). Pellegrini ha tuttavia criticato l’assenza di parlamentari di opposizione, che spesso sbraitano in Parlamento a favore della lotta contro il fascismo.
Fonte: Buongiorno Slovacchia