Martedì, 16 aprile 2024 - ore 18.32

Sono d’accordo con Prodi e Letta : la scissione nel PD è un suicidio di Gian Carlo Storti

Sulla scissione nel PD ho già detto la mia: non sono d’accordo. Mi confortano le opinioni di Prodi e Letta ( che avrebbero forti motivi di risentimento verso Renzi) che lucidamente colgono il punto: è necessario rimanere nel PD e contrastare le politiche del suo segretario dal suo interno. Auspico del resto che nasca una cordata di ‘ sinistra’ gestista da Orlando, Damiano e Cuperlo e che sfidi Renzi al congresso.

| Scritto da Redazione
Sono d’accordo con Prodi e Letta : la scissione nel PD è un suicidio di Gian Carlo Storti

Di seguito le dichiarazioni di Romano Prodi ed Enrico Letta

Prodi: la scissione è un suicidio, non posso rassegnarmi "Faccio decine di telefonate, certo non sono indifferente alla scissione. Colloqui privati, tali rimangono" dice Romano Prodi "angosciato" da una rottura che sembra sempre più vicina. In un colloquio con Repubblica, il fondatore dell'Ulivo e del Partito democratico, osserva che "nella patologia umana c'è anche il suicidio". Parla con molti protagonisti della vita del Partito democratico ma non rivela quale sia la sua posizione su chi, tra il segretario dem e la minoranza, ha sbagliato di più. "Pensa che mi rassegni? Non esiste - risponde Prodi osservando che le due 'gambe' su cui si reggevano l'Ulivo e il Pd sono una sparita, il maggioritario, e l'altra, l'Europa, non gode di buona salute - semmai mi intristisco. E se è vera la crisi di sistema che abbiamo descritto va affrontata, combattuta, sconfitta. Io non mi rassegno affatto". Secondo quanto scrive Repubblica le telefonate di Prodi sono state con Bersani, Renzi, Gentiloni, Enrico Letta e forse anche con Veltroni e D'Alema. E' stato proprio Enrico Letta, nella serata di ieri, a intervenire rompendo un lungo silenzio: "Guardo attonito al cupio dissolvi del Pd. Non può, non deve finire così", ha scritto su Facebook.

Letta: "Non può finire così" "Guardo attonito al cupio dissolvi del Pd. Mi dico che non può finire così. Non deve finire così". Lo scrive su Facebook Enrico Letta a proposito della scissione del Pd. "Oggi non ho altro che la mia voce - scrive ancora l'ex premier - e non posso fare altro che usarla così, per invocare generosità e ragionevolezza. No, non può finire così". "Mi viene spontaneo pensare che per i casi del calendario proprio 3 anni fa ero preso da sgomento lasciando Palazzo Chigi dall'oggi al domani e cominciando una nuova vita, fuori dal Parlamento e dalla politica attiva. Quello era uno sgomento solitario. Oggi sento la stessa angoscia collettiva di tanti che si sentono traditi e sperano che non sia vero. Tanti che chiedono di guardare all'interesse del paese e mettere da parte le logiche di potere. Mai avrei pensato 3 anni dopo che si potesse compiere una simile parabola". Letta osserva attonito, Prodi vive una profonda angoscia di fronte a quello che ha definito "un suicidio"

Fonte  rainews

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