Sabato, 20 aprile 2024 - ore 05.26

SOUTHSTREAM: IL GASDOTTO DI PUTIN E BERLUSCONI AL VIA DA SANT'AMBROGIO

| Scritto da Redazione
SOUTHSTREAM: IL GASDOTTO DI PUTIN E BERLUSCONI AL VIA DA SANT'AMBROGIO

Il Capo del monopolista russo, Gazprom, comunica l'avvio della costruzione dell'infrastruttura per il 7 Dicembre 2012. La Commissione Europea contraria alla realizzazione di un progetto destinare ad impedire all'Europa di diversificare le proprie forniture di gas

 

3600 chilometri di conduttura terrestre e sottomarina per mandare a monte l'indipendenza energetica europea, ed aumentare in maniera vertiginosa le forniture di gas provenienti dalla Russia. Nella giornata di martedì, 13 Dicembre, il Capo del monopolista statale russo Gazprom - ente posseduto per metà dal Cremlino - Alexei Miller ha ufficialmente fissato per il 7 Dicembre 2012 il via alla costruzione del Southstream.

 

La notizia è stata data a margine della firma di un accordo tra Gazprom e la compagnia energetica slovena Plinovodi per la realizzazione di una sezione di 220 chilometri del Southstream in Slovenia. Un simile accordo è stato firmato alla fine di Ottobre con l'Ungheria, nel mese di Settembre con la Serbia e, nella giornata di giovedì, 15 Novembre, l'imprimatur alla costruzione del Southsream è attesa anche in Bulgaria.

 

A dare il via libera ufficiale alla realizzazione del gasdotto voluto da Gazprom è stato un incontro avvenuto lunedì, 12 Dicembre, tra Miller e l'Amministratore Delegato ENI, Paolo Scaroni. Come riportato da Natural Gas Europe, i due hanno stabilito l'avvio della costruzione del Southstream per il mese di Dicembre del 2012, ed hanno preventivato l'entrata in funzione della conduttura per il 2015.

 

Noto anche come Gasdotto Ortodosso, il Southstream è un progetto avvallato dalla Russia per aumentare la dipendenza dell'Europa dalle forniture di gas russe, ed impedire la realizzazione del piano di diversificazione delle forniture di oro blu per il Vecchio Continente approntato dalla Commissione Europea.

 

Lungo circa 3600 chilometri, il Southstream veicolerà 63 Miliardi di metri cubi di gas dalle coste russe sul mar nero al porto di Varna, in Bulgaria. Da qui, il Gasdotto Ortodosso risalirà fino a Treviso attraverso Macedonia, Serbia, Montenegro, Ungheria e Slovenia.

 

Oltre a Gazprom ed ENI, che possiedono rispettivamente il 50% e il 20% dell'infrastruttura, a compartecipare nel Southstream è anche la compagnia tedesca Wintershall e la francese EDF, entrambe con il 15%.

 

La genesi del Southstream è dovuta allo stretto legame politico tra il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, e l'ex-Premier italiano, Silvio Berlusconi. Nel 2009, Putin - allora Premier della Russia - e Berlusconi hanno concordato la costruzione di un gasdotto sottomarino per collegare direttamente la Russia all'Italia, e ridurre il numero dei Paesi di transito nell'invio dell'oro blu da Mosca a Roma.

 

Critiche al Souhtstream sono state sempre mosse dalla Commissione Europea, che ha considerato fin da subito il progetto di Putin e Berlusconi come finalizzato ad aumentare la dipendenza dell'Europa dal gas proveniente esclusivamente dalla Russia.

 

Il progetto della Commissione Europea

 

Per limitare le forniture da Mosca, che ad oggi coprono il 20% del fabbisogno totale UE - mentre in alcuni Paesi dell'Unione rappresentano più dell'80% - Bruxelles ha varato la costruzione del Corridoio Meridionale: un fascio di gasdotti deputati al trasporto diretto in Europa di gas estratto dall'Azerbaijan.

 

Tra le infrastrutture del Corridoio Meridionale dell'UE rientra il Nabucco, conduttura di 3893 chilometri  di lunghezza concepita per trasportare un massimo di 30 Miliardi di metri cubi di gas azero dalla parte occidentale della Turchia in Austria attraverso Bulgaria, Romania ed Ungheria.

 

Compartecipato dalla compagnia austriaca OMV, dall'ungherese MOL, dalla tedesca RWE, dalla romena Transgaz, e dalla bulgara Bulgargaz, il Nabucco è sostenuto politicamente dalla Commissione Europea e dai Governi di Austria, Romania, Ungheria, Turchia e Bulgaria.

 

Altra importante infrastruttura del Corridoio Meridionale UE è il Gasdotto Transadriatico - TAP - concepito per trasportare 21 Miliardi di metri cubi di gas azero all'anno dal confine turco occidentale a Brindisi, in Puglia, attraverso il territorio greco e quello albanese.

 

Compartecipata dal colosso norvegese Statoil, dalla compagnia svizzera EGL, e dalla tedesca E.On, la TAP è supportata politicamente dai Governi di Grecia, Albania e Italia, dopo che il Governo tecnico di Mario Monti ha corretto il posizionamento in politica energetica del Belpaese, conferendo alla dimensione italiana una connotazione più europea e meno "nazional-egoistica".

 

L'ultimo dei progetti del Corridoio Meridionale UE è il Gasdotto Transanatolico - TANAP - concepito per trasportare 31 Miliardi di metri cubi all'anno di gas dell'Azerbaijan dal confine turco-georgiano alle coste occidentali della Turchia.

 

Compartecipata dal colosso azero SOCAR, dalle compagnie turche Botas e TPAO, dal colosso britannico British Petroleum, da quello norvegese Statoil, e dalla compagnia francese Total, la TANAP è sostenuta politicamente dai Governi di Azerbaijan e Turchia.

 

Anche la Germania a favore del Corridoio Meridionale

 

A benedire il piano di diversificazione delle forniture di gas della Commissione Europea è la Germania, che ha sottolineato il ruolo fondamentale ricoperto dall'Azerbaijan per diminuire - e non rinunciare - alle forniture della Russia.

 

Lunedì, 12 Novembre, la rappresentante della presidenza tedesca per gli Affari di Politica Estera, Kornelia Piper, ha comunicato che Berlino ritiene la costruzione del Corridoio Meridionale un progetto di interesse strategico per l'interesse generale europeo ed anche quello nazionale tedesco.

 

Matteo Cazzulani

2277 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria

FREE TO CHOOSE  A LUBIANA PER SUPERARE GLI STEREOTIPI DI GENERE

FREE TO CHOOSE A LUBIANA PER SUPERARE GLI STEREOTIPI DI GENERE

Il 9 luglio la Capitale della Slovenia ospiterà il 4^ meeting transnazionale e il 10 luglio un importante evento di disseminazione del progetto europeo Free to Choose, che vuole superare gli stereotipi di genere nei ragazzi e che prevede l’utilizzo dell’omonimo “gioco da tavolo”, il cui prototipo finale sarà presentato in anteprima europea proprio a Lubiana, con sessioni ludiche per i giovani sloveni.