Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 10.30

A Lidia, veloce come una staffetta

Nell’annus horribilis della pandemia, il maledetto covid-19 ci ha strappato anche Lidia Menapace, la partigiana “Bruna”, che se n’è andata dopo aver lottato, ancora una volta, fino alla fine.

| Scritto da Redazione
A Lidia, veloce come una staffetta

A Lidia, veloce come una staffetta

Nell’annus horribilis della pandemia, il maledetto covid-19 ci ha strappato anche Lidia Menapace, la partigiana “Bruna”, che se n’è andata dopo aver lottato, ancora una volta, fino alla fine.

Classe 1924, coetanea di Rossana Rossanda con la quale contribuì a fondare il Manifesto, Lidia Menapace prese parte alla Resistenza ancora giovanissima, scelta che rivendicherà per tutta la sua lunga esistenza, come quando, in una delle sue ultime interviste Menapace riprese il giornalista per averla chiamata “ex partigiana”, perché si può essere “ex giornalista, ex insegnante, ex senatrice ma essere partigiana è una scelta di vita per sempre”.

Negli anni del dopoguerra Lidia Menapace diventò un punto di riferimento per il mondo femminile e femminista oltre che voce autorevole dell’area del “dissenso cattolico”, quando negli anni ’60 venne allontanata dalla Democrazia Cristiana e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, per la quale svolse l’incarico di lettrice di Lingua italiana, dopo aver pubblicato un saggio intitolato Per una scelta marxista.

Il suo impegno, nel campo politico della sinistra, fu nelle istituzioni, nel 1964 come prima donna eletta in consiglio provinciale a Bolzano e prima donna in giunta provinciale, quanto nei movimenti e nella società civile. In particolare dagli anni ’70 nel movimento femminista e in quello pacifista, fino agli anni 2000, con l’impegno nel movimento altermondialista e il sostegno alla comunità lgbti.

Fin dalla sua fondazione aderì al Partito della Rifondazione Comunista, di cui è stata senatrice tra il 2006 e il 2008, diventando un punto di riferimento imprescindibile per tutta la nostra comunità politica. Nel 2016 anche noi di Rive Gauche abbiamo avuto il piacere e l’onore di averla con noi durante la nostra festa, seppure in diretta telefonica, perché impossibilitata a raggiungerci a causa di un lieve malore.

La vita di Lidia Menapace è stata lunga, ma soprattutto piena e talmente ricca di impegno che non è possibile pensare di renderle omaggio in poche righe. Oggi ci lascia una donna straordinaria, una compagna che continueremo a ricordare, la senatrice a vita delle nostre lotte.

Rive Gauche Casalmaggiore saluta Lidia Menapace

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