Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 12.42

Bergamo - H2O Archeologia dell’acqua

Alla scoperta dell'acqua a Bergamo, tra Serio e Cherio, vecchi acquedotti e il sentiero dei Vasi

| Scritto da Redazione
Bergamo - H2O Archeologia dell’acqua

L’acqua, che è all’origine della vita sul nostro pianeta, è sempre stata indispensabile alla quotidianità delle comunità umane, alla loro organizzazione sociale ed economica e talvolta anche politica. Fin dalle origini l’uomo ha riconosciuto l’acqua come uno dei principali elementi costitutivi dell’universo, attribuendole un profondo valore simbolico, riscontrabile nelle religioni di ogni tempo e di ogni luogo, nella filosofia, nella musica, nella poesia... La sua importanza è ribadita ancora oggi in quanto riconosciuta come bene comune, nonostante gli effetti dei mutamenti climatici, l’inquinamento e gli sprechi, la rendano una risorsa sempre più scarsa e al centro di tensioni sociali. 

Il Maggio Archeologico 2016 intende portare i riflettori su questo importante tema, per comprenderne la sacralità, i sistemi di gestione e l’importanza per il futuro dell’uomo.

mercoledì 4 maggio 2016, ore 21.00 – Sala Curò, p.zza Cittadella, 9

Divinità acquatiche o acque divinizzate?

Antonio Sartori (già Università degli Studi di Milano)

Sullo spunto di una novità epigrafica del Cremasco, che ha fatto conoscere nel già ricco pantheon locale del mondo Romano una divinità del tutto nuova eppure all’apparenza ben radicata nella realtà ambientale dell’area – Sarrius flumen come il fiume Serio – si presenta il panorama nel Norditalia delle testimonianze epigrafiche di ‘culti delle acque’, con le molte incertezze che le accompagnano.

Musica sull’acqua Georg Friedrich Händel 

Quartetto d’archi e fagotto

mercoledì 11 maggio 2016, ore 21.00 – Sala Curò, p.zza Cittadella, 9 

Paesaggi d’acqua fra età del Ferro e romanizzazione nelle vallate alpine: Valcamonica e Valtrompia

Serena Solano (Soprintendenza Archeologia della Lombardia)

La strada era l’acqua. La Terra Poetessa

Davide Sapienza (scrittore e autore di reportage ed editorialista)

Il legame tra uomo e acqua sia nell’età del Ferro sia in epoca romana ha lasciato profonde tracce nelle vallate alpine; attraverso la ricerca archeologica è stato possibile ricostruire le modalità di approvvigionamento per la città di Cividate Camuno posta lungo il fiume Oglio e per le terme. Un ruolo fondamentale hanno svolto gli acquedotti sorti in età romana, come quello della Valtrompia che garantiva il rifornimento idrico agli edifici pubblici e privati di Brixia. L’elemento acqua ha giocato un ruolo fondamentale anche nella sfera del sacro: il santuario di Minerva in località Spinera di Breno rappresenta un luogo straordinario per scoprire come dall’età del Ferro alla tarda età romana il fiume e l’acqua stillante da una rupe rocciosa abbiano suscitato mistero e sacralità negli abitanti della Valcamonica.

mercoledì 18 maggio 2016, ore 19.00 – Sala Curò, p.zza Cittadella, 9

Dal Serio al Cherio, Ricerche archeologiche lungo il canale d’irrigazione del Consorzio di Bonifica della media Pianura Bergamasca Inaugurazione della mostra

Intervengono: Nadia Ghisalberti Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Bergamo

Filippo Gambari Soprintendente Archeologia della Lombardia

Franco Gatti Presidente Consorzio di Bonifica della Media Pianura bergamasca

Visita guidata alla mostra a cura del Centro Didattico-culturale del Museo Archeologico

mercoledì 25 maggio 2016, ore 21.00 – Sala Curò, p.zza Cittadella, 9

Gli antichi acquedotti di Bergamo

Massimo Glanzer (Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole)

L’acquedotto dei Vasi e l’Acquedotto di Sudorno, conducendo l’acqua verso il centro abitato sui colli dai tempi antichi, permisero l’approvvigionamento alle varie fontane e cisterne presenti nelle Vicinie fino agli inizi del ‘900. L’Acquedotto di Prato Baglioni, più recente, effettuava il servizio di distribuzione dell’acqua alle zone nord-est interne alle mura venete. 

Grazie agli studi compiuti, sono state riportate alla luce le vasche di decantazione presso le sorgenti, i tratti più significativi delle condotte percorribili e gli “uschioli” cioè gli accessi impiegati per l’ispezione del condotto.

Ultimo in ordine di tempo è lo studio, ancora in corso, relativo all’antico Acquedotto Magistrale, il sistema di distribuzione dell’acqua interno a Città Alta, alimentato dagli acquedotti dei Vasi e di Sudorno, riforniva di acqua le cisterne e le fontane sparse in Città, nonché alcune abitazioni private che, prima in modo abusivo, poi mediante autorizzazione a seguito del pagamento di un canone, beneficiavano dell’acqua corrente a domicilio.

domenica 15 maggio 2016 – ore 15,30. Ritrovo al Museo Archeologico (durata della passeggiata 2 ore)

Il sentiero dei Vasi attraverso la narrazione multimediale e la ricognizione dei luoghi Silvia Caldarini

Dopo la proiezione di un breve multimediale in sala Curò, nel quale sono messi in evidenza i resti dell’acquedotto dei Vasi ed è narrata la ricerca storica e le operazioni di salvaguardia effettuate, sarà guidata un’escursione di circa 2 ore (a/r) lungo il sentiero, aperto e manutenuto a cura del Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole. 

domenica 22 e 29 maggio 2016 – ore 16,00

Visite guidate alla mostra Dal Cherio al Serio: a cura del Centro Didattico-culturale


I RELATORI

Antonio Sartori: già docente di Epigrafia Latina per un trentennio nell’Università degli Studi di Milano, ora di Storia Romana nell’Università Internazionale Telematica Uninettuno, ha tenuto corsi di Epigrafia Latina in Giappone e stage a Tokyo, Nancy, Warszawa. Ha allestito le esposizioni epigrafiche del Museo Archeologico di Milano e dei Musei Civici di Como; suoi il Catalogo delle epigrafi della Biblioteca Ambrosiana e delle Raccolte Milanesi (in corso di stampa). È tuttora consulente di Enti pubblici di ricerca (Soprintendenze Archeologiche e Musei). Partecipante ad un centinaio di Convegni internazionali, ha pubblicato 7 Atti di Convegni, oltre 200 articoli, 5 volumi di cui uno edito in lingua giapponese. Attento all’epigrafia “militante”, ai nuovi ritrovamenti e alla valorizzazione dei patrimoni epigrafici locali; principali e originali interessi sono volti a forme, modi ed effetti della comunicazione epigrafica e alla volontà promozionale personale e sociopolitica del medium epigrafico. Ha svolto training di addestramento all’incisione di epigrafi su marmi e su metalli, presso università italiane. È socio di AIEGL, Assoc. Int. d’Épigr. Gr. et Lat. e del Centre A. Grenier (Antiquité Nationale), Univ. de Nancy II ; socio corrispondente dell’Institute for Mediterranean Studies (Waseda University, Tokyo); Accademico Ambrosiano nella Classe di Studi greci e latini.

Serena Solanolaureata in archeologia e dottore di Ricerca in Storia e Civiltà del Mediterraneo con una tesi sulla Valcamonica fra età del Ferro e romanizzazione, si occupa da anni delle vallate alpine, con particolare attenzione e interesse ai processi di romanizzazione, alle forme insediative minori, all’epigrafia preromana camuna e alla viabilità antica nelle Alpi. È attualmente funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia della Lombardia, in qualità di responsabile della tutela di Brescia e provincia e Sondrio e provincia per l’età romana. È Direttrice dell’area archeologica della Basilica romana di Brescia, del Museo Archeologico Nazionale di Cividate Camuno e del Parco Archeologico di Spinera di Breno. 

Davide Sapienza: scrittore e geopoeta, traduttore di classici (Jack London, E.A. Poe, Barry Lopez) e autore di reportage, vive la scrittura come strumento privilegiato per esplorare le connessioni naturali e culturali attraverso il viaggio e il cammino. Dopo venti anni dedicati professionalmente alla musica come autore di note biografie rock e da inviato, nel 2004 pubblica il “journal” psicogeografico I Diari di Rubha Hunish seguito da esperimenti narrativi dei quali si ricordano La valle di OgnidoveLa strada era l’acqua (rist. 2015), La musica della neve, il manuale Zanichelli Scrivere la natura e Camminando. Nel 2012 fonda “Diritti della Natura Italia” e, dopo l’esperienza a La Stampa, torna dal 2013 a realizzare reportage, editoriali e la rubrica “Sentieri d’autore” per la pagina bergamasca del Corriere della Sera. È stato tra i primi scrittori italiani a utilizzare come strumento divulgativo i cammini letterari e i viaggi d’autore. Vive nelle Orobie dal 1990, dove ha trovato terreno fertile per la sua visione naturale e letteraria che lo ha portato a partecipare a diverse rassegne internazionali. Tra i premi, “Le Ghiande” di Cinemambiente (Torino) nel 2015. Nel marzo 2016 ha pubblicato per Feltrinelli Zoom la raccolta di poesie Il Durante Eterno Delle Cose.www.davidesapienza.it

Massimo Glanzer: fa parte del Gruppo Speleologico le Nottole, le cui attività esplorative hanno avuto inizio nel 1969, anno della fondazione del Gruppo, e hanno riguardato inizialmente le cavità naturali della Provincia di Bergamo. Nel 1974 si fonde con il Gruppo Speleologico Bergamasco dando vita al Gruppo Speleologico Bergamasco le Nottole che, parallelamente alle attività in grotta, inizia ad interessarsi alla speleologia urbana, ossia a cavità artificiali, portando a compimento l’esplorazione e lo studio dei sotterranei militari delle mura venete su incarico dell’Azienda Autonoma di Turismo di Bergamo. Le esplorazioni per rintracciare i sotterranei ancora esistenti avanzano in parallelo con le ricerche bibliografiche presso gli Archivi di Stato e le biblioteche. Il GSB le Nottole nel corso degli anni ha esplorato e studiato, oltre ai sotterranei militari delle mura venete, il castello di San Vigilio, gli acquedotti dei Vasi, di Sudorno e di Prato Baglioni, i rifugi antiaerei costruiti durante la seconda guerra mondiale, la miniera di Astino e diversi altri ipogei della Provincia. È in corso di studio l’antico Acquedotto Magistrale, il sistema di distribuzione dell’acqua interno a Città Alta.

Silvia Caldarini: è docente di ruolo di Storia dell’Arte nella scuola secondaria di secondo grado, tutor coordinatore per il TFA di Storia dell’Arte, presso Università degli Studi di Milano. Negli anni ha collaborato a progetti editoriali su tematiche come la storia del collezionismo e l’educazione al patrimonio culturale, per incarico di istituzioni locali e statali nell’ambito dei Beni Culturali, quali la Soprintendenza Archeologia della Lombardia, l’Istituto di Archeologia dell’Università degli Studi di Milano, il Dipartimento di Studio delle Componenti Culturali del Territorio della II Università di Napoli, gli istituti museali, la Biblioteca Angelo mai e l’Ateneo di Scienze Lettere ed Arti della città di Bergamo, l’ICOM-Italia, l’Accademia Tadini di Lovere e il Museo MA*GA di Gallarate.

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