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Cremona AUSER Aperte iscrizioni Corso ‘dialettologia’ su Dante | A.Melega

I corso di dialettologia d’arte per il 2021/2022 sarà imperniato sulla Divina Commedia di Dante Alighieri, tradotta in vernacolo cremonese

| Scritto da Redazione
Cremona AUSER Aperte iscrizioni Corso ‘dialettologia’ su Dante | A.Melega

Cremona AUSER Aperte iscrizioni Corso ‘dialettologia d'arte’ su Dante | A.Melega

Sono ancora  aperte le iscrizioni al corso di dialettologia d'arte curato da Agostino Melega presso Auser Unipop Cremona, via Brescia, 207, tel. 0372 448678. Il progetto didattico prevede dieci incontri di un'ora e mezzo l'una, dalle 18.00 alle 19.30, riguardanti la Divina Commedia tradotta in vernacolo cremonese da Sergio Marelli e da Camillo Roverselli, secondo i criteri grafematici previsti dal Dizionario del dialetto cremonese del 1976.

cr 13 settembre 2021

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Cremona AUSER Corso ‘dialettologia d'arte’ dedicato Dante Alighieri|   Agostino Melega

 I corso di dialettologia d’arte per il 2021/2022 sarà imperniato sulla Divina Commedia di Dante Alighieri, tradotta in vernacolo cremonese

AUSER UNIPOP 5° ANNO (Primo Incontro)

Il programma del corso di dialettologia d’arte per il 2021/2022 sarà imperniato sulla Divina Commedia di Dante Alighieri, tradotta in vernacolo cremonese da due valenti cultori della lingua di casa nostra oltre che di quella nazionale: Sergio Marelli di Cremona e Camillo Roverselli di Casalbuttano.  

 Prima però di affrontare le pagine dei due traduttori, è necessario premettere alcune considerazioni, ricordando quanto ha scritto il professor Mario Muner in riferimento a Dante Alighieri sull’antologia “Cento e un anno di poesia Cremonese”. In detta analisi letteraria, il docente emerito dell’Istituto Magistrale di Cremona ha infatti riportato le parole stesse che  il grande poeta fiorentino aveva tracciato, alla fine del 1° libro del De Vulgari Eloquentia, relativamente ad una sorta di canone ascendente della realtà linguistica italiana, dove il dialetto cremonese era stato posto proprio alla base di tale interpretazione e misura.

 Precisamente Dante Alighieri aveva scritto: “Affermiamo dunque che questo volgare, che abbiamo dimostrato essere illustre cardinale, aulico e curiale, è quello stesso che si chiama volgare italiano. Infatti, come è possibile trovare un volgare proprio di Cremona, così è possibile trovarne uno proprio della Lombardia: e come è possibile trovare un volgare proprio della Lombardia, così è possibile trovarne uno proprio di tutto il lato sinistro d’Italia; e come è possibile trovare tutti tali volgari, così è possibile trovarne uno proprio di tutta l’Italia. E come il primo si chiama cremonese e il secondo lombardo e il terzo semi-italiano, così il volgare proprio di tutta l’Italia si chiama italiano”.

  Con tale classificazione Dante venne così ad attribuire a Cremona la massima elementarità, con una posizione di partenza nel quadro dell’Italia linguistica, come se avesse voluto rimarcare la centralità della posizione geografica della città padana, ospitante a suo tempo il poeta Virgilio in qualità di studente. Città che si era proposta storicamente, fin dalla sua fondazione nel 218 avanti Cristo,  come l’epicentro del Nord del Paese, ovvero il suo formale ombelico, in quella che sarebbe divenuta poi una delle aree più attive ed animate del mondo.

Agostino Melega Cremona

18 luglio 2021 

Leggi tutta la prima lezione del corso di dialettologia

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