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Cresce l’attesa per Pennsylvania, Arizona e Nevada

Elezioni presidenziali USA 2020, Biden in netto vantaggio su Trump: ha 253 voti elettorali contro i 214 del presidente in carica.

| Scritto da Redazione
Cresce l’attesa per Pennsylvania, Arizona e Nevada

I 270 grandi elettori necessari all’ingresso alla Casa Bianca non sono ancora stati conquistati, ma Biden ha deciso di rivolgersi comunque alla Nazione con un discorso in cui ha invitato tutti alla calma e alla pazienza. I risultati arriveranno, la vittoria è quasi certa, ma serve ancora del tempo per l’ufficialità.

Il vantaggio di Biden su Trump negli quattro stati rimasti – oltre all’Alaska, che andrà certamente al Presidente uscente – continua:

  • Pennsylvania: Biden è in vantaggio di 28.883 voti e sarebbe sufficiente soltanto la vittoria in questo stato per assicurare a Biden la presidenza. Dalla Pennsylvania arrivano 20 grandi elettori, a Biden ne servono soltanto 17 per arrivare alla Casa Bianca.
  • Arizona: il vantaggio è simile a quello in Pennsylvania. Biden è in testa con 29.861 voti in più di Trump. La vittoria in Arizona assicurerebbe al candidato democratico 11 grandi elettori.
  • Nevada: 22.657 voti in più per Biden e 6 grandi elettori che da soli non sarebbero sufficienti a garantire l’ingresso alla Casa Bianca.
  • Georgia: qui il vantaggio è più risicato, appena 7.248 voti in più per Biden, ma di fronte a questi margini sarà inevitabile il riconteggio dei voti. La Georgia assegna 16 grandi elettori.

Il candidato democratico Joe Biden è sempre più vicino alla vittoria di queste elezioni USA 2020. Mancano all’appello soltanto 17 grandi elettori per raggiungere quei 270 necessari per assicurarsi la Casa Bianca per i prossimi quattro anni. 20, se il vantaggio venisse certificato al completamento del conteggio, arriverebbero dalla Pennsylvania e sarebbero più che sufficienti, ma è più probabile che arrivino prima i risultati del Nevada, dove Biden potrebbe conquistare 6 grandi elettori ed avvicinarsi ancora di più al traguardo.

Stando alle ultime previsioni, Biden potrebbe vincere in Georgia, Pennsylvania, Arizona e Nevada e conquistare altri 53 grandi elettori da aggiungere ai 253 già confermati. A Trump, invece, potrebbero andare i 15 grandi elettori del North Carolina e i 30 dell’Alaska.

Stati Uniti Contee Rimaste Usa 2020

Biden potrebbe tenere già questa notte un discorso alla nazione, ma tutto dipenderà da cosa diranno i risultati nelle prossime ore. L’indiscrezione arriva da un manager della campagna elettorale di Biden nel Delaware, ma non trova conferma ufficiali né smentite da parte dello staff del candidato democratico.

Il primo discorso di Biden da presidente eletto o quasi dovrebbe tenersi all’1.30 ora italiana. Ad affiancarlo sul palco ci sarà anche la vice Kamala Harris, pronta a prendere il posto di Mike Pence tra una mancata di settimane.

Joe Biden si avvicina sempre di più alla Casa Bianca: il candidato democratico passa davanti a Trump anche in Georgia e in Pennsylvania, due dei pochi stati chiave non ancora assegnati, che saranno decisivi per decretare il vincitore delle presidenziali Usa 2020.

Secondo la Cnn Biden a metà mattinata era avanti a Trump di 917 voti in Georgia, cioè 16 voti elettorali. Negli altri stati in bilico la situazione era la seguente: in Nevada (6 voti elettorali) Biden era in vantaggio di oltre 11mila voti, in Arizona (11 voti elettorali) di 47.052 voti mentre in Pennsylvania (20 voti elettorali) Trump era avanti con 18.229 voti di vantaggio sull’avversario.

Nel grafico in basso la situazione attuale, con le percentuali dei voti che devono ancora arrivare dalle contee. I pallini rossi e blu indicano il risultato al momento, con i voti già scrutinati. Trump può ancora vincere in Georgia, Pennsylvania, Nevada e Arizona (ancora non assegnati). Terrà sicuramente l’Alaska e forse per poco la North Carolina ma dovrebbe perdere, seppur di poco, nei 4 Stati non assegnati citati sopra.

 

 

Il vantaggio di Joe Biden in due Stati chiave come il Michigan e il Wisconsin è stato ufficializzato. Il candidato democratico è stato dichiarato vincitore nei due Stati che quattro anni fa furono vinti da Trump, a questo punto ancora più lontano dalla vittoria. Joe Biden è sempre più vicino a raggiungere e superare il traguardo dei 270 grandi elettori necessari alla dichiarazione di vittoria: a questa mattina sono 253 quelli assegnati all’ex vice-presidente USA, mentre Trump è ancora fermo a 214.

Biden Trump 5 novembre 2020

E se ieri Biden era stato più cauto rispetto a Trump nelle due dichiarazioni pubbliche, oggi ha deciso di osare un po’ di più:

Dopo una lunga notte di conteggi è chiaro che stiamo vincendo abbastanza Stati da raggiungere i 270 voti elettorali di cui abbiamo bisogno per vincere la Presidenza. Non sono qui a dichiarare che abbiamo vinto, ma sono qui a dirvi che quando il conteggio sarà finito ne usciremo vincitori.

 

Mentre Biden si prepara a celebrare, e con lui milioni di cittadini statunitensi che hanno scelto di votare per lui, il Presidente Trump è sempre più fuori controllo, al punto da arrivare a chiedere ai governatori di Michigan, Georgia, Wisconsin e Pennsylvania di interrompere il conteggio dei voti per presunte irregolarità, le stesse già denunciate ieri dal Presidente USA uscente senza alcuna prova a supporto.

Trump non si è limitato a chiedere di interrompere il conteggio dei voti, ma ha avviato una battaglia legale che gli Stati in questione stanno ignorando. Il segretario di Stato del Michigan, Jocelyn Benson, ha definito l’azione di Trump “frivola” e confermato che il conteggio procederà fino all’ultimo voto.

Il problema non è soltanto Trump, ma i suoi sostenitori che dopo l’appello allo stop al conteggio hanno deciso di scendere in strada e di recarsi in massa davanti ai seggi nel tentativo di dare esecuzione alla richiesta di Trump. Lo stesso, però, hanno fatto e stanno facendo gli elettori democratici, giunti in massa davanti ai seggi di diverse città ancora in bilico al grido di “Count every vote“, conteggiate tutti i voti.

 

 

 

(4 novembre 2020)

AGGIORNAMENTO ORE 16:55 – Biden è in testa oltre che in Michigan anche in un altro degli Stati chiave per la vittoria alle presidenziali americane, il Wisconsin. Si tratta di un vantaggio leggero. La stampa locale parla di qualche migliaio di voti in più per Biden, dato al 49,3% contro il 49,1% di Trump, quando si è giunti quasi al 90% dei voti scrutinati nello Stato. Per avere la possibilità di vincere le presidenziali, Biden, secondo gli analisti, deve superare Trump nei due stati citati, poi in Arizona, dove è davanti, Nevada, dove è in vantaggio ma di poco, e appunto Wisconsin.

AGGIORNAMENTO ORE 15:30 – Donald Trump parlando di una sua vittoria prima della fine dello spoglio elettorale, e di tentativo dei democratici “di rubarla”, ha fatto una dichiarazione grave, “scandalosa e senza precedenti” spiega lo staff della campagna del candidato democratico Joe Biden. Trump ha paventato il ricorso alla Corte Suprema.

La sfida all’ultimo voto intanto prosegue negli stati chiave: Biden ha conquistato fin qui 238 grandi elettori ed è ora davanti a Trump, fermo a 213. Entrambi sono lontani dalla soglia per la vittoria che è di 270 grandi elettori.

Ma quali sono i voti in bilico? Tra gli Stati non ancora assegnati ci sono Alaska (3 grandi elettori) dove Trump distanzia Biden di parecchio, Georgia (16) con Trump in testa di 2 punti, Michigan (16) dove Biden ha recuperato ed è ora in testa, Pennsylvania (20) con Trump in ampio vantaggio, così come in Nevada (6). Ci sono poi Wisconsin (10), Maine (1) e North Carolina (15) dove è testa a testa tra i due candidati.

AGGIORNAMENTO ORE 11:45 – Secondo il New York Times, Biden sarebbe leggermente in vantaggio su Trump in Nevada e Wisconsin (10 voti elettorali), mentre avrebbe un discreto scarto in Arizona (11 voti elettorali). Il presidente uscente, invece, ha un buon vantaggio in Michigan (vale 16 voti elettorali) e Pennsylvania (20 voti elettorali), mentre uno scarto minore in North Carolina (15 voti elettorali) e Georgia (16 voti elettorali). Senza storia, a favore del presidente uscente, la contesa in Alaska.

AGGIORNAMENTO ORE 10:45 – Le parole pesanti di Trump (“È in corso una frode”) hanno reso ulteriormente acido il clima in attesa dell’esito delle presidenziali USA. L’uscita dell’attuale presidente, fa sapere il portavoce della campagna elettorale di Biden, “è scandalosa perché è uno sforzo di strappare ai cittadini americani i loro diritti democratici. È senza precedenti perché mai nella storia un presidente ha cercato di soffocare la voce degli americani in un’elezione nazionale”. “Se il presidente deciderà di dar seguito alla sua minaccia – continua lo staff del candidato dem – abbiamo squadre legali pronte a resistere al suo tentativo”.

Elezioni presidenziali USA 2020: il risultato è in bilico, probabilmente serviranno giorni per capire chi ha vinto tra Joe Biden e il presidente uscente Donald Trump. Il candidato dei democratici, poco prima delle ore 7 italiane si è lasciato andare ad una dichiarazione ottimistica: “Siamo sulla strada per vincere le elezioni. Ma ci vorrà tempo, dobbiamo essere pazienti: abbiamo fatto un grande lavoro. Non spetta a me o a Trump decidere chi ha vinto queste elezioni. Spetta a voi, spetta al popolo”, le parole del candidato dem su Twitter. Dovrebbe essere decisivo il voto per posta, che fin dall’inizio il presidente uscente ha contestato e cercato di screditare.

 

Ha utilizzato invece i social network l’attuale inquilino della Casa Bianca per paventare brogli: “Stiamo vincendo ALLA GRANDE, ma tenteranno di rubare l’elezione. Non lasceremo mai che lo facciano. Non si possono esprimere voti dopo la chiusura dei seggi!”, le parole apparse su Twitter, che non ha censurato il tweet, ma lo ha bollato come “controvero” “perché potrebbe essere fuorviante in merito alla modalità di partecipazione alle elezioni o ad altri strumenti di coinvolgimento della cittadinanza”. Parlando poi dalla East Room della Casa Bianca, Trump ha aggiunto: “Un gruppo di persone tristi cerca di gettare ombra, ma non lo accetteremo. Ringrazio gli americani, abbiamo vinto ovunque, risultati fenomenali, ci prepariamo a festeggiare, vinceremo tutto”. Poi, alzando ulteriormente i toni accusa: “Abbiamo vinto ma è in corso una frode contro di noi, andremo alla Corte Suprema”. Parole forti che, in caso di sconfitta da parte del presidente uscente, potrebbero aprire scenari di instabilità civile.

 

La situazione è particolarmente tesa, poiché oltre mille manifestanti si sono assiepati a Washington, a solo un isolato dalla Casa Bianca, per protestare contro Donald Trump. Manifestazioni di protesta anche in altre zone della città, a New York City, Seattle e Portland. Commercianti costretti a blindare le vetrine un po’ ovunque per timore di sommosse e danneggiamenti.

mappa elezioni usa 2020

ELEZIONI USA 2020: LA SITUAZIONE

Per conquistare la Casa Bianca, servono 270 voti elettorali, di cui attualmente nessuno dei due candidati è accreditato. C’è un leggerissimo vantaggio da parte di Biden, che rispetto alle precedenti elezioni del 2016 ha “preso” a Trump solo l’Arizona. Ancora in ballo Michigan, Pennsylvania (Trump in vantaggio in entrambe) e Wisconsin (Biden avanti). Il candidato dem dovrebbe riuscire a confermare il Nevada, ma il rischio è che si tratti di una vittoria risicata. Stando alle proiezioni della CNN, Biden prevarrebbe in Rhode Island, mentre passa dai repubblicani ai democratici il secondo distretto del Nebraska, che esprime un grande elettore. Trump è avanti, seppur di poco, anche in Georgia e North Carolina, Biden ha invece un bel vantaggio nel piccolo stato del Maine.

Inoltre, c’è da tenere conto della questione dei due rami del Parlamento: nonostante il vantaggio alla Camera, secondo Cnn e Fox News al Senato la situazione sarebbe di perfetta parità con 46 seggi per parte. QUI I RISULTATI AGGIORNATI IN TEMPO REALE.

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