Domenica, 16 marzo 2025 - ore 16.15

I Contenuti dei 5 Referendum su lavoro Si voterà in primavera del 2025

I Referendum sono stati dichiarati ammissibili da parte della Corte Costituzionale

| Scritto da Redazione
 I Contenuti dei 5 Referendum su lavoro  Si voterà in primavera del 2025

I Contenuti dei 5 Referendum su lavoro  Si voterà in primavera del 2025

I Referendum sono stati dichiarati ammissibili da parte della Corte Costituzionale 

 

 1.  Stop ai licenziamenti illegittimi

 

Nelle imprese con più di 15 dipendenti, i lavoratori assunti dal 7 marzo 2015 in poi non possono rientrare nel loro posto di lavoro dopo un licenziamento illegittimo. Sono oltre 3 milioni e 500mila ad oggi e aumenteranno nei prossimi anni i lavoratori penalizzati da una legge che impedisce il reintegro anche nel caso in cui il giudice dichiari ingiusta e infondata l’interruzione del rapporto. Abroghiamo questa norma, diamo uno stop ai licenziamenti privi di giusta causa o giustificato motivo.

 2.  Più tutele per i lavoratori delle piccole imprese

 

Nelle imprese con meno di 16 dipendenti, in caso di licenziamento illegittimo oggi un lavoratore può al massimo ottenere 6 mensilità di risarcimento, anche qualora un giudice reputi infondata  l’interruzione del rapporto. Questa è una condizione che tiene i dipendenti delle piccole imprese (circa 3 milioni e 700mila) in uno stato di forte soggezione rispetto al titolare. Abroghiamo questo limite, aumentiamo l’indennizzo sulla base della capacità economica dell’azienda, dei carichi familiari e dell’età del lavoratore.

 3.  Riduzione del lavoro precario

 

In Italia circa 2 milioni e 300 mila persone hanno contratti di lavoro a tempo determinato. I rapporti a termine possono oggi essere instaurati fino a 12 mesi senza alcuna ragione oggettiva che giustifichi il lavoro temporaneo. Rendiamo il lavoro più stabile. Ripristiniamo l’obbligo di causali per il ricorso ai contratti a tempo determinato.

 4.  Più sicurezza sul lavoro

 

Arrivano fino a 500mila, in Italia, le denunce annuali di infortunio sul lavoro. Quasi 1000 i morti. Modifichiamo le norme attuali, che impediscono in caso di infortunio negli appalti di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. Cambiamo le leggi che favoriscono il ricorso ad appaltatori privi di solidità finanziaria, spesso non in regola con le norme antinfortunistiche. Abrogare le norme in essere ed estendere la responsabilità dell’imprenditore committente significa garantire maggiore sicurezza sul lavoro.

 5.  Più integrazione con la cittadinanza italiana

 

Riduciamo da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter fare domanda di cittadinanza italiana, che una volta ottenuta sarebbe trasmessa ai figli e alle figlie minorenni. Questa modifica costituisce una conquista decisiva per circa 2 milioni e 500mila cittadini di origine straniera che nel nostro Paese nascono, crescono, abitano, studiano e lavorano. Allineiamo l’Italia ai maggiori Paesi Europei, che hanno già compreso come promuovere diritti, tutele e opportunità garantisca ricchezza e crescita per l’intero Paese.

 

La guida strategica

La guida strategica racconta l’idea concettuale che è stata concretizzata dalla strategia ed evidenzia come il voto sia l’unico strumento che mette le persone al centro, cambiando la situazione attuale.

La strategia si completa con le linee guida di applicazione, suddivise in 2 fasi: la prima racconta il valore del voto all’interno e all’esterno del mondo CGIL, la seconda la campagna referendaria per i 5 Sì.

La prima fase parte da oggi, la seconda si concretizza nei giorni precedenti il referendum.

L’obiettivo non è solo promuovere la massima partecipazione al referendum e raggiungere il quorum, ma anche proporre in maniera propositiva nuovi modelli sociali e civili, riportando la maggior parte delle persone a capire il valore del voto.

 

Scarica la guida strategica

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 La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il quesito sull’autonomia differenziata e ha ammesso gli altri cinque quesiti referendari su lavoro e cittadinanza.

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha commentato: “Si apre una grande stagione di partecipazione. Bisogna porre fine alla precarietà, alle morti sul lavoro, ai licenziamenti ingiusti, occorre dare cittadinanza a migliaia di italiani. Per queste ragioni la Cgil inviterà a votare sì a tutti e cinque i quesiti”



La notizia integrale su Collettiva.it

#Referendum2025La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il quesito sull’autonomia differenziata e ha ammesso gli altri cinque quesiti referendari su lavoro e cittadinanza.



Il  comunicato della Corte Costituzionale clicca qui

 

fonte materiale Cgil Nazionale

 

 

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