La Segreteria della Fim di Cremona,esprime il proprio dissenso rispetto
a gran parte di quanto previsto nella proposta di manovra finanziaria
promossa da un Governo sempre più piegato ai diktat delle lobby,
che alla salvaguardia del Paese.
Da tempo nel nostro paese, il CONSENSO è l’unica leva decisionale
messa in campo da chi dovrebbe invece attivare la RESPONSABILITA’
verso i lavoratori, i pensionati e tutti i cittadini.
Siamo di fronte ad una manovra che ancora una volta lascia intoccati
gli intoccabili, salvaguarda i poteri forti e si accanisce vergognosamente
nei confronti di chi, come i lavoratori, ha sempre fatto e fa il proprio
dovere e paga le tasse.
Ancora una volta la logica del Consenso, a tutti i livelli e non solo
politici, detta le regole senza una strategia che guardi ad un futuro per
il lavoro, per salvaguardare lo stato sociale e invertire la marcia verso un
nuovo sviluppo economico e produttivo del nostro paese.
La Fim di Cremona, denuncia come inaccettabile l’accordo politico
tra Lega e Pdl sulle pensioni, lega che fino a qualche giorno fa si era
accollata il ruolo di salvaguardia in ambito politico dell’attuale sistema
pensionistico, già ritoccato a luglio e che ha visto ad agosto modificare ulteriormente
il diritto alla pensione per ledonne; inaccettabile la logica di punire le vedove e i cittadini disabili,
inaccettabile togliere i diritti a chi li aveva già acquisiti (militare e
laurea).
La Fim di Cremona ritiene necessario lo stralcio dell’art 8 sulla contrattazione
e le relazioni sindacali, in quanto depotenzia e svilisce l’accordo
unitario raggiunto da Cgil Cisl e Uil il 28 giugno.
Giudica inaccettabile la possibilità in materia di derogabilità
all’uscita dal lavoro, in quanto non è certo utile a risolvere i problemi
dell’occupazione e del mercato del lavoro se non finalizzata solo a
introdurre elementi di tensione tra le rappresentanze sindacali.
Altrettanto inaccettabile togliere le festività del 25 aprile, 2 giugno e 1 maggio; maggiore
produttività la si ottiene con investimenti certi garantite da linee
precise di sviluppo, non svilendo il senso profondo ed etico della nostra
storia e chiamando ancora una volta i lavoratori a dare d i più.
La Fim di Cremona approva la presa di posizione della Cisl che denuncia la grave INIQUITA’
di questa manovra.
La Fim Cisl di Cremona CHIEDE a tutte le forze politiche e sociali
di assumere, almeno per una volta e per SALVARE l’Italia, il CORAGGIO
e la RESPONSABILITA’ di attuare una manovra economica che coinvolga tutte le classi sociali e dica
basta ai privilegi.
- BASTA a spostare nel tempo o in ipotetiche leggi costituzionali, la
revisione dei sistema politico nel suo complesso ( abolizione provincie, riduzione
parlamentari e loro privilegi);
- BASTA all’evasione : si abbia il coraggio di proporre una legge che
punisca gli evasori con il sequestro di tutti i beni e l’incarcerazione;
- BASTA con le riforme delle pensioni che da 15 anni ci vengono incollate
addosso, senza avere il coraggio di proporre un vero patto tra generazioni
che dia certezze a chi lavora, ai giovani e a coloro che sono in
pensione;
- BASTA con l’innalzamento dell’IVA senza una Riforma fiscale che
restituisca ai lavoratori e pensionati il potere di acquisto;
Tutto ciò per dire BASTA a un modo di governare l’Italia che non è
in grado di dare speranza e futuro.
La segreteria della Fim consapevole che in una situazione occupazionale
così fragile, non saranno gli scioperi a dare una soluzione positiva,
appoggerà le iniziative di astensione messe che si definiranno nel
Consiglio Generale Provinciale convocato per il 2 settembre.
La Fim di Cremona ritiene necessario che Cgil Cisl e Uil ritrovino e
mantengano unità d’azione per non permettere a beceri politicanti di
trarre vantaggio dalla divisione del movimento sindacale su una materia
di interesse del Paese; quindi intese e basta divisioni sindacali.
Segreteria Fim-Cisl Cremona
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