Signor direttore, scrivo questa lettera aperta a Filippo Bongiovanni, nuovo sindaco di Casalmaggiore. Nel farle i migliori auguri per il mandato che si appresta a svolgere in qualità di sindaco di Casalmaggiore,anche se non sono quello che si potrebbe definire uno dei suoi elettori, mi preme metterle in evidenza due questioni. Invece di dare delle ‘grattatine di asfalto’ qua e là per far vedere la sua buona volontà sarebbe più opportuno, oltre che una salvaguardia alla sicurezza di chi guida le quattro ruote e soprattutto le due, che si preoccupasse di far rifare completamente il tratto di variante di Vicomoscano-Ospedale, dalla rotonda sulla Sabbionetana alla rotonda per Quattrocase. Il tratto in questione è pericolosissimo e micidiale oltre che in uno stato vergognoso e non sarà sufficiente a risparmiarvi la coscienza il cartello con limite di 30 chilometri, posto all’inizio del tratto, se qualcuno per motivi stradali ci si ammazza... al massimo vi risparmierà un obbligo di risarcimento e comunque una segnalazione del genere non può essere una regola ma solo una pezza momentanea. Seconda questione la pongo sulla raccolta del ‘secco’ che ha ereditato come modalità dalla vecchia amministrazione. Mi domando, quando arriveremo al punto che determinerete le quote da pagare in base al numero degli svuotamenti pro/famiglia rilevati con il codice a barre sul bidoncino, in caso di contestazione dell’importo da parte dell’utente, come intendete dimostrare che la vostra rilevazione è inequivocabile e che l’operatore della raccolta non ha letto erroneamente il codice. Vi faccio notare che l’operatore non è infallibile e che il vostro sistema di registrazione è sicuramente manomettibile e quindi inaffidabile. Credo che questo sistema sia più complicato e costoso del risparmio o della equità che promette. Rivedetelo se potete.
Davide Cerina (Casalmaggiore- Cremona)
