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Tangenziale di Casalmaggiore difende la salute della collettività| A. Angiolini

| Scritto da Redazione
Tangenziale di Casalmaggiore difende la salute della collettività| A. Angiolini

La salute e la qualità di vita  di una collettività assediata da 20000 veicoli al giorno devono essere ascoltate e protette. Purtroppo a costo dell’ennesimo sacrificio del territorio agricolo tra i più fertili del mondo, che deve essere il più modesto possibile. Per DIFENDERE le persone dall’aggressione del sistema di trasporti più malato d’Europa, dominato da mezzi privati e inquinanti e privo di strategie per una mobilità senza sprechi di territorio, tempo ed energia.

Per questo occorre che gli Amministratori riscoprano il loro ruolo: rispondere ai bisogni primari dei cittadini, nel loro ordine naturale. Spiacciono le polemiche tra persone che sono d’accordo sulla Tangenziale SUBITO, ma ha sbagliato e sbaglia chi subordina l’opera utile e urgente (Tangenziale) all’incerto e lontano destino di un’opera inutile e antiquata (Ti-Bre) ed ai bilanci di un’impresa privata (Autocisa), sostenuti da pedaggi gonfiati, proroghe di concessione generose  e sgravi fiscali.

La strategia delle grandi opere (come le Autostrade),  fa parte del sogno dei nostri padri che vedevano lo “sviluppo” nell’accelerazione vorticosa e nei flussi crescenti di materia e di energia. Lo abbiamo ampiamente esaudito e non possiamo più permettercelo. Non solo finché la ricchezza del Paese non tornerà ad essere condivisa più equamente, ma perché gli equilibri della Natura sono violentati per inquinamento, esaurimento di risorse, riscaldamento globale, produzione di rifiuti.

La Tangenziale diventa LA priorità della prossima Amministrazione.

Dopo (e “durante”) si deve ripensare l’intera mobilità ALL’INTERNO della città e il trasporto pubblico locale, e con essa la qualità della convivenza. Vedo via Beduschi-Repubblica  una strada cittadina, riqualificata, a velocità moderata, attraente e sicura per gli utenti deboli della strada che la percorrono e l’attraversano, sul modello delle città europee. Lo doveva diventare anche via Manzoni a Vicomoscano dopo che è stata liberata dai mezzi pesanti; scuole, chiesa, esercizi e abitazioni vi si affacciano ancora in modo precario, senza attraversamenti e percorsi ciclo-pedonali in sicurezza.

I soldi per le Comunità locali torneranno, ne sono sicuro, per riavere città vivibili, scuole , servizi, edifici pubblici rinnovati e tante, tante piccole opere utili. L’anomalia italiana non può durare a lungo.
Angelo Angiolini

2013-10-08

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