La Vittoria alata aveva bisogno di cure, nella sua lunga vita, dalla scoperta nel 1826 ad oggi, le è stata riservata sempre una grandissima attenzione, ma il tempo, i fatti storici e politici l’hanno infragilita e, anche se non ce ne rendiamo conto, ne hanno modificato l’aspetto. Per questo si è ritenuto necessario farle affrontare un lungo viaggio, per giungere all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, una delle massime istituzioni al mondo nel campo del restauro, dove scienziati, archeologi e restauratori stanno lavorando alacremente per riportare la statua, divenuta simbolo della nostra città, ad uno stato di salute ottimale. Si tratta di un’occasione straordinaria per fare chiarezza sulle vicende storiche che hanno visto la nascita della scultura. Infatti il restauro ha come altro scopo fondamentale l’indagine dei materiali interni alla statua, che possono rivelare una datazione più precisa e altre informazioni preziose come capire dove fu realizzata.
In questo tempo d’attesa, mentre i lavori volgono al termine, Fondazione Brescia Musei ha organizzato un concorso dedicato alle scuole del territorio di ogni ordine e grado, perché tutti possiamo fare qualcosa per comunicare, raccontare, rappresentare che cosa sia, per noi questo straordinario simbolo, che dall’antichità definisce ancora oggi l’immagine di Brescia nel mondo.
SPUNTI DIVERSI PER SCUOLE DIVERSE
Il tema è declinato in modo specifico per ogni ordine di scuola a cui è indirizzato.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Ho visto Vittoria volare
Vittoria è una dea veloce e inafferrabile: due grandi ali le permettono di muoversi nel cielo, rapidamente, per incoronare la testa del vincitore di ogni sfida. Nessuno può catturarla, proprio perché non si muove spostandosi sulla terra.
La proposta per i piccoli frequentatori della scuola dell’infanzia parte da questa suggestione: i bambini dovranno ideare ali immaginarie che permettano alla Dea di volare: di cigno? di pipistrello? d’aeroplano? O forse coloratissime ali di farfalla? Queste sono solo alcune suggestioni per liberare la fantasia e immaginare straordinari e velocissimi voli!
SCUOLA PRIMARIA
Vittoria è a pezzi!
Lo sapevate che quando venne realizzata la Vittoria era a pezzi? Ben 40 furono fusi separatamente e poi saldati tra loro con abile maestria.
Agli studenti della primaria proponiamo di lavorare solo su alcuni particolari della statua quali: le ali, la testa, il busto, il panneggio dell’abito… attraverso un’azione che stimola la creatività per avvicinare i bambini all’osservazione della statua e dei suoi particolari. Un linguaggio contemporaneo per ripensare il patrimonio archeologico.
SCUOLA SECONDARIA DI 1°
Vittoria: una modella per Picasso
Una proposta tutta creativa, per reinventare l’immagine della Vittoria alata. Dal 1826 ad oggi questa statua ha affascinato e incuriosito artisti di diversa levatura e stile (come lo stilista Roberto Capucci o recentemente il fotografo Maurizio Galimberti). Partendo da questo presupposto invitiamo gli studenti ad immaginare come i massimi rappresentanti dell’arte del ‘900 avrebbero interpretato la dea alata secondo il proprio stile e a realizzarne una propria interpretazione: come sarebbe stata la Vittoria cubista di Picasso e quella fauve di Matisse? Forse Seurat l’avrebbe fatta a puntini, mentre Klein l’avrebbe coperta tutta di blu e Keith Haring l’avrebbe trasformata in una sagoma colorata dalle linee morbide… e i dada come l’avrebbero reinventata? E Pistoletto avrebbe creato una ‘Vittoria degli stracci’?
SCUOLA SECONDARIA DI 2°
La camera delle meraviglie. Spazio 2.0
Quando la Vittoria tornerà a Brescia, come noto, sarà accolta non più nelle sale del Museo di Santa Giulia ma nel Parco archeologico. La dea tornerà dunque nell’area dove fu rinvenuta. Sarà collocata all’interno della cella orientale del Tempio Capitolino, luogo originariamente destinato al culto di Giunone, con un nuovissimo allestimento.
Come sarà? Per ora proviamo ad immaginarne uno nostro.
In che punto della sala collochereste la statua? Ci sarebbero altri oggetti ad accompagnarla? E i pannelli didattici cosa dovrebbero raccontare di lei? Le pareti di che colore sarebbero o di quali materiali le immaginate rivestite? Ci sono delle scritte o altre immagini? Di quali fattori devo tenere conto per ragionare lo spazio (ad es. il colore del bronzo della statua, le linee che ne compongono la forma)?
INFORMAZIONI
Il bando e i materiali del concorso sono scaricabili dal sito didattica.bresciamusei.com
Gli elaborati andranno consegnanti entro le ore 16.00 di venerdì 29 maggio 2020 secondo le modalità indicate nel bando.
A fine settembre, dopo la ripresa della scuola, in una data che verrà comunicata successivamente, sarà organizzata una giornata di restituzione in cui tutti gli elaborati pervenuti saranno esposti nella white room del Museo di Santa Giulia.
Tra gli elaborati ammessi la Giuria sceglierà i 3 migliori per ogni ordine scolastico (scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di 1°, secondaria di 2°).
Le classi vincitrici potranno partecipare gratuitamente all’attività didattica:
TUTTO SULLA VITTORIA. Segreti e nuove scoperte
Volete sapere tutto ma proprio tutto sulla Vittoria?
Un percorso specifico esplora diversi aspetti del simbolo della città, ammirato dai visitatori di tutto il mondo: lo strabiliante ritrovamento nel 1826, il dibattito sulla storia iconografica, i segreti degli artisti che la fusero, le diverse fasi del restauro condotto dal prestigioso Opificio delle Pietre Dure, i risultati delle indagini appena concluse ed infine le ragioni del nuovissimo allestimento.
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Servizi educativi - Fondazione Brescia Musei
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