Missione lampo in Tunisia per il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che ieri a Tunisi ha incontrato il Presidente della Repubblica, Beji Caid Essebsi, e il collega Abdelkrim Zbidi, con cui ha presieduto la XIX edizione della commissione militare mista Italia-Tunisia e firmato il Piano di Cooperazione 2018 tra i due Paesi.
Amnesty International ha definito “un benvenuto sospiro di sollievo” per le centinaia di migliaia di rifugiati rohingya attualmente in Bangladesh la decisione del governo di quest’ultimo paese di posporre il loro ritorno in Myanmar.
L'America paese di emigranti sembra vivere oggi uno dei momenti più cupi della sua storia di oltre 240 anni. E noi nuovi emigranti italoamericani assistiamo con disagio al riaffiorare di mescolanze razziste in una società che sino ad ora è riuscita a plasmare culture e razze diverse in un unico contesto fatto di garanzie e di libertà.
Soaudè (Agenzia Fides) – In Africa è molto difficile trovare lavoro. Il fenomeno della disoccupazione in questo continente riguarda circa 32 milioni di giovani e la situazione andrà peggiorando a causa del forte divario tra crescita demografica e possibilità di impiego.
In Iran il 17 gennaio è stata amputata la mano, mediante ghigliottina, a un uomo condannato per furto. Secondo quanto riferito dal quotidiano filo-governativo Khorasan News, l'amputazione è stata eseguita nella prigione centrale di Mashhad, nel nord-est del paese.
Amnesty International ha chiesto il rilascio dell'attivista palestinese 16enne Ahed Tamimi, che oggi è comparsa di fronte al tribunale militare di Ofer e che rischia fino a 10 anni di carcere.
Amnesty International ha sollecitato le forze di sicurezza tunisine ad astenersi dall’uso della forza eccessiva e a porre fine alle loro tattiche intimidatorie nei confronti di chi manifesta pacificamente contro le misure di austerità.
Amnesty International ha sollecitato le autorità iraniane ad avviare immediate indagini sulle notizie secondo cui almeno cinque manifestanti sarebbero morti in carcere dopo l'arresto.
ERBIL\ aise\ - Si è concluso con la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione il corso di controllo della folla (Crowd Riot Control Course) tenuto dai militari italiani ai colleghi della Polizia Regionale irachena.
HERAT, 5 GENNAIO 2018 - Il contingente italiano del Train Advise Assist Command West (TAAC W) ha effettuato una donazione a favore dell’orfanotrofio “Khaja Abdullah Ansari”, nell’ambito dei progetti di cooperazione civile e militare coordinati con il Dipartimento per le Politiche Sociali del governatorato di Herat.
Ancora oggi è vietato per una donna mostrarsi in pubblico in Iran senza indossare il velo, sotto pena dell'arresto e dell'obbligo a frequentare classi di rieducazione.
L’EUTM Somalia, al comando del Generale italiano Pietro Addis, continua a fornire il proprio contributo all’incremento della sicurezza e della stabilità delle Istituzioni locali
noto, sono 18 – 12 deputati e 6 senatori – scelti nelle quattro ripartizioni della circoscrizione estero dai connazionali che votano per corrispondenza.
Prigionieri di coscienza rilasciati, condannati a morte salvati dall'esecuzione, passi avanti nella giustizia: ecco una selezione delle buone notizie del 2017, risultati positivi ottenuti grazie all'impegno di chi sta dalla parte dei diritti umani.
GINEVRA\ aise\ - L’UNICEF sta monitorando da vicino la situazione dei bambini e delle famiglie colpite dalla tempesta tropicale Vinta (o “Tembin”), che ha colpito le Filippine in diverse zone.
In un rapporto intitolato "Meno uguali: i difensori dei diritti delle persone Lgbti in Armenia, Bielorussia, Kazakistan e Kirghizistan", Amnesty International ha denunciato il clima sempre più discriminatorio in cui agiscono i gruppi per la difesa dei diritti umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate (Lgbti).
In vista delle proteste pianificate nei territori palestinesi occupati venerdì 22 dicembre e a seguito della morte di quattro manifestanti palestinesi e del ferimento di centinaia di altri nelle ultime due settimane, Amnesty International chiede alle autorità israeliane di porre fine all'uso eccessivo della forza esplicato nella sua risposta alle manifestazioni e agli scontri derivanti dalla decisione dell'amministrazione statunitense di riconoscere Gerusalemme come capitale d'Israele.
In relazione alle notizie secondo le quali il presidente Trump ha minacciato di rifiutare gli aiuti ai paesi che dovessero votare per una risoluzione di condanna della decisione degli Usa di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, Raed Jarrar, direttore advocacy e relazioni istituzionali per il Medio Oriente di Amnesty International Usa, ha rilasciato la seguente dichiarazione
L'annuncio è stato dato dal Ministero dell'Agricoltura cinese e dall'Amministrazione per il Controllo della Qualità, l'Ispezione e la Quarantena (AQSIQ) a conclusione dei lavori del Comitato Governativo Italia-Cina presieduto dal Ministro degli Esteri Angelino Alfano e dal suo omologo Wang Yi.
In occasione dell’inizio del quinto anno di conflitto armato nel Sud Sudan, Amnesty International ha sollecitato un’urgente iniziativa globale per porre fine alle terribili violazioni dei diritti umani in corso nel paese africano
Le vite di migliaia di residenti nei paesi del Golfo restano in bilico a seguito della disputa politica iniziata nella regione oltre sei mesi fa e ancora in corso. Lo scorso mese Amnesty International ha incontrato 44 persone colpite direttamente dalla crisi e ha svolto colloqui con funzionari dei ministeri degli Interni, degli Esteri e degli Affari islamici del Qatar nonché con Comitato nazionale dei diritti umani, allo scopo di determinare l’impatto della crisi sui diritti umani.
In un rapporto pubblicato oggi, all’indomani dello scandalo suscitato dalle immagini relative alla compravendita dei migranti in Libia, Amnesty International ha accusato i governi europei di essere consapevolmente complici nelle torture e nelle violenze ai danni di decine di migliaia di rifugiati e migranti, detenuti in condizioni agghiaccianti nel paese nordafricano.
Amnesty International ha chiesto al Giappone, in qualità di presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di porre fine a tre mesi e mezzo di paralisi e di affrontare i crimini contro l’umanità tuttora in corso contro la popolazione rohingya di Myanmar.
L’illegale annessione di Gerusalemme Est da parte di Israele è stata formalizzata dalla legislazione nazionale nel 1980 ed è stata ripetutamente condannata dalla comunità internazionale attraverso varie risoluzioni del Consiglio di sicurezza.