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Gerre (Cremona), sabato la Convenzione del PLIS del Parco del Po e del Morbasco

Firma alla Cascina Bugatti di Gerre de’ Caprioli con tutti i Sindaci dei Comuni coinvolti

| Scritto da Redazione
Gerre (Cremona), sabato la Convenzione del PLIS del Parco del Po e del Morbasco

Sabato 21 maggio, alla Cascina Bugatti di Gerre de’ Caprioli, i Sindaci di Cremona (Gianluca Galimberti, di Bonemerse (Oreste Bini), di Castelverde (Graziella Locci), di Gerre de’ Caprioli (Michel Marchi), di Sesto ed Uniti (Carlo Angelo Vezzini), di Spinadesco (Roberto Lazzari) e di Stagno Lombardo (Roberto Mariani) sottoscriveranno la Convenzione del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) del Po e del Morbasco. Per tale circostanza il programma prevede alle 09:30 la partenza da Spiandesco - località Ponte Castelli - con la motonave “Luccio” che sarà a disposizione dei partecipanti anche per il viaggio di ritorno. L’imbarcazione percorrerà il tratto del Po sino alla piarda Guidotti (Gerre de’ Caprioli). Da qui, gli invitati, seguendo un sentiero all’interno del Parco, raggiungeranno Cascina Bugatti. All’interno di questo antico contesto architettonico, dopo la presentazione delle caratteristiche del Parco Locale di Interesse Sovracomunale del Po e del Morbasco, i sindaci sottoscriveranno la Convenzione.



«La valorizzazione del territorio - commenta al riguardo l’Assessore all’Area Vasta del Comune di Cremona Andrea Virgilio, che ha coordinato il lavoro di raccordo con tutti i Comuni coinvolti - passa attraverso la collaborazione con i Sindaci e con tutti quei soggetti privati che possono svolgere una funzione di presidio, di conservazione, conoscenza e sviluppo a fini ambientali, turistici e sociali della zona sulla quale si estende il parco del Po e del Morbasco. Su queste basi si fonda la Convenzione che ha come scopo l’organizzazione della gestione amministrativa, tecnica e di vigilanza del PLIS del Po e del Morbasco tramite l’apporto diretto del Comune capofila, Cremona, e la collaborazione degli altri Comuni in una logica di gestione associata e paritetica».



In questi anni i Comuni di Castelverde, Sesto ed Uniti, Spinadesco e Stagno Lombardo hanno inserito il perimetro del PLIS nel loro Piano di Governo del Territorio, sottoponendolo quindi alla valutazione provinciale per il riconoscimento del carattere sovracomunale dell’area. Nel giugno 2015 la Provincia ha accertato la possibilità dell’ampliamento e, nel luglio successivo, i Comuni di Bonemerse e Gerre de’ Caprioli hanno espresso parere favorevole. Tutti i Comuni coinvolti hanno scelto la forma della Convenzione a seguito della quale verrà richiesto l’ampliamento dei confini dell’attuale parco sovracomunale per raggiungere una superficie complessiva di 6745,60 ettari. È garantita così la continuità lungo il fiume Po con il SIC/ZPS (Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale) Spiaggioni di Spinadesco e con il SIC/ZPS Bosco Ronchetti, aumentando così l’area protetta lungo il Morbasco.



L’11 novembre 2015, durante un’apposita assemblea, i Comuni coinvolti nell’ampliamento hanno dato parere favorevole alla bozza di Convenzione concordando di confermare il Comune di Cremona quale ente capofila incaricato di occuparsi della gestione del parco con un proprio ufficio. Il 30 novembre 2011 il Consiglio Comunale di Cremona ha approvato l’ampliamento della gestione associata del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) del Po e del Morbasco ai Comuni di Castelverde, Sesto ed Uniti, Spinadesco e Stagno Lombardo. Per farlo si è reso necessario apportare modifiche ed integrazioni alla Convenzione stipulata tra il Comune di Cremona e i Comuni di Bonemerse e Gerre de’ Caprioli del 19 dicembre 2011. La Convenzione, così modificata e integrata, sarà dunque sottoscritta sabato 21 maggio. Nell’atto che verrà siglato è prevista la costituzione di una Commissione di gestione che, tra l’altro, eserciterà attività di indirizzo, controllo e verifica, definizione dei programmi da attuare. La sede del Parco sarà nella Corte Bugatti, di proprietà del Comune di Gerre de’ Caprioli, così da incrementare la fruizione pubblica di questo contesto architettonico ed ambientale ampliando le occasioni di intrattenimento per turisti e visitatori. La struttura è stata infatti interessata da un recupero funzionale e architettonico terminato nel 2014, promosso da Comunità Europea, Fondazione Cariplo, Regione e Provincia.

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