Sabato, 27 aprile 2024 - ore 03.11

PESTE SUINA, COLDIRETTI CREMONA: “INTERVENIRE PER RIDURRE NUMERO DEI CINGHIALI”

“In Italia bisogna allargare la caccia ai cinghiali che rappresentano il principale veicolo di diffusione della PSA

| Scritto da Redazione
PESTE SUINA, COLDIRETTI CREMONA: “INTERVENIRE PER RIDURRE NUMERO DEI CINGHIALI”

PESTE SUINA, COLDIRETTI CREMONA: “INTERVENIRE CON DETERMINAZIONE PER RIDURRE IL NUMERO DEI CINGHIALI”

 “E’ necessario intervenire con determinazione, per ridurre numericamente la specie dei cinghiali, così da contrastare la diffusione della Peste suina africana (Psa) nelle zone dove maggiore è la presenza di filiere agroindustriali legate agli allevamenti di suini che garantiscono reddito, occupazione e indotto all’Italia”. E’ quanto sottolinea Coldiretti Cremona, nel rimarcare che “gli allevatori del territorio stanno mettendo in campo tutta l’attenzione e tutte le misure necessarie per difendere gli allevamenti da questa “peste dei cinghiali”, ma nel contempo servono lucidità e coraggio in tema di abbattimento di questi selvatici.

 “In Italia bisogna allargare la caccia ai cinghiali che rappresentano il principale veicolo di diffusione della PSA, con oltre 2,3 milioni di animali che stringono d’assedio città e campagne da nord e sud dell’Italia” prosegue Coldiretti Cremona, richiamando la nota inviata dalla Coldiretti, a firma del presidente Ettore Prandini, al Commissario nazionale straordinario alla peste suina africana Angelo Ferrari, nel chiedere l’integrazione nell’attuale PRIU dell’attività venatoria nei confronti dei cinghiali “con l’utilizzo di cani da seguita, nel periodo dal primo ottobre 2022 al 31 gennaio 2023 nei territori soggetti a restrizione”.

 Considerata la situazione di estrema emergenza per i danni e gli incidenti stradali provocati dalla fauna selvatica, sono del tutto fuori luogo, vanno contro la realtà dei fatti e danneggiano il Paese le proposte di abolizione della caccia avanzate - evidenzia la Coldiretti  - per contingenti e strumentali interessi politici.

 A rischio - rimarca Coldiretti Cremona - c’è un comparto che garantisce lavoro a circa centomila persone tra allevamento, trasformazione, trasporto e distribuzione con un fatturato che vale 20 miliardi, buona parte del quale realizzato proprio sui mercati esteri. Con circa 900mila suini allevati, Cremona è tra le province italiane più vocate alla suinicoltura. In Lombardia sono allevati oltre 4 milioni di suini, pari a circa il 50% del totale nazionale.

 Cremona, 14.09.2022 - C.s. 114/2022

 

629 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online