Lunedì, 20 maggio 2024 - ore 00.08

ANDREA VIRGILIO, ECCO IL PIANO DEL VERDE PER CREMONA

La progettazione degli spazi e delle aree verdi racconta la visione che abbiamo di una città

| Scritto da Redazione
ANDREA VIRGILIO, ECCO IL PIANO DEL VERDE PER CREMONA ANDREA VIRGILIO, ECCO IL PIANO DEL VERDE PER CREMONA ANDREA VIRGILIO, ECCO IL PIANO DEL VERDE PER CREMONA

ANDREA VIRGILIO, ECCO IL PIANO DEL VERDE PER CREMONA

La progettazione degli spazi e delle aree verdi racconta la visione che abbiamo di una città.

È la risposta che vogliamo dare all’esigenza di creare contesti urbani sempre più vivibili, che siano dei veri polmoni verdi all’interno degli abitati.

Per questo, la politica del verde dovrà essere sempre più un elemento funzionale e non soltanto pura estetica. Il risultato da cui partiamo è importante. Lo abbiamo ricordato durante l’incontro ‘Più alberi a Cremona’, organizzato dal Laboratorio Cremona si Può, che si è tenuto martedì sera al Civico 81. Cremona è prima in Lombardia per numero di piante ogni 100 abitanti e seconda in Italia su 105 capoluoghi di provincia, come conferma lo studio ‘Ecosistema Urbano’ di Legambiente e Ambiente Italia.

Abbiamo 260 ettari di aree verdi comunali e, dal 2024, più di 80mila piante in ambito urbano. In questi anni il patrimonio verde è cresciuto e, per tutelarlo, la città si è dotata di un Regolamento Comunale del Verde urbano (RCdV) e del Piano Comunale del Verde (PCdV), due strumenti che permetteranno di pianificare e monitorare tutte le attività. Ora si tratta innanzitutto di potenziare gli investimenti fatti, soprattutto in termini di manutenzione, alla luce delle grandi riqualificazioni che interesseranno alcuni parchi cittadini come Piazza Giovanni XXIII, Piazza Lodi, Parco del Vecchio Passeggio, Parco Tognazzi, Parco Sartori. Ma, allo stesso tempo, per dare una maggiore connotazione ‘green’ alla città, dobbiamo dare forma ai progetti attuativi del Piano del verde. Priorità sarà la creazione di nuovi viali alberati e piantumazioni, attorno alle mura cittadine e lungo tutto il perimetro della tangenziale.

Vogliamo immaginare una tangenziale circondata da piante: una schermatura naturale in grado di assorbire le polveri sottili e di svolgere un ruolo di barriera fonoassorbente. Creeremo nuove aree boschive dal forte valore ambientale e naturalistico, sia nella parte rivierasca del fiume Po sia nella zona del Morbasco, favoriremo le donazioni di alberi da parte di tutte le associazioni cittadine, estenderemo il ‘Museo degli alberi’ dal parco del Vecchio Passeggio a tutti i giardini del centro storico.

Le aree verdi sono spazi vitali a disposizione di tutti e per tutti. Affinché possano essere luoghi accoglienti e responsabilmente utilizzati inviteremo i cittadini a partecipare in modo più attivo alle scelte dell’amministrazione e allo sviluppo dei progetti attraverso la Consulta del Verde, potenziando anche le collaborazioni con le associazioni e le agenzie educative per coinvolgere anche le nuove generazioni. La sostenibilità ambientale è legata a doppio filo anche al consumo di suolo: nuove aree verdi possono nascere da una ‘deimpermeabilizzazione’ di alcuni suoli, togliendo superfici di asfalto e cemento attraverso interventi di rigenerazione.

Un esempio potrà essere il comparto del Polo Tecnologico che attualmente è privo di aree verdi. Infine, non possiamo dimenticare la nostra campagna. Parlare di politiche del verde non può prescindere dalla valorizzazione delle cascine. L’obiettivo sarà progettare una rete di marketing territoriale che tuteli tutti gli interessi, economici, storici e culturali, legati al mondo contadino.

Ufficio stampa Andrea Virgilio

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