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BERGAMO BANCO FARMACEUTICO AVVIA IL RECUPERO FARMACI VALIDI IN 8 FARMACIE

In una città come Bergamo si smaltiscono ogni anno oltre 300.000 confezioni di farmaci, molte delle quali sono ancora valide. Grazie al Recupero Farmaci Validi saranno recuperati medicinali per circa 2.000 poveri assistiti da 4 enti caritativi del territorio. Nel 2018, l’iniziativa ha consentito di raccogliere 138.698 farmaci (pari a 2.176.930 euro).

| Scritto da Redazione
BERGAMO BANCO FARMACEUTICO AVVIA IL RECUPERO FARMACI VALIDI IN 8 FARMACIE

BERGAMO BANCO FARMACEUTICO AVVIA IL RECUPERO FARMACI VALIDI IN 8 FARMACIE

In una città come Bergamo si smaltiscono ogni anno oltre 300.000 confezioni di farmaci, molte delle quali sono ancora valide. Grazie al Recupero Farmaci Validi saranno recuperati medicinali per circa 2.000 poveri assistiti da 4 enti caritativi del territorio. Nel 2018, l’iniziativa ha consentito di raccogliere 138.698 farmaci (pari a 2.176.930 euro).

In Italia, ogni anno, si sprecano mediamente 64mila tonnellate di farmaci, il cui costo di smaltimento ammonta a 96 milioni di euro. Ora, anche a Bergamo, grazie al contributo di Fondazione Cariplo e all’accordo di collaborazione tra Fondazione Banco Farmaceutico onlus, Comune di Bergamo, Federfarma Bergamo, Ordine dei Farmacisti Bergamo, Farmacie comunali Bergamo e Aprica, parte il progetto Recupero Farmaci Validi non scaduti (RFV). Il protocollo d’intesa è stato firmato il 14 marzo 2019.

I farmaci donati in 8 farmacie di Bergamo Città e 4 farmacie della provincia che aderiscono all’iniziativa, saranno consegnati a 4 enti assistenziali del territorio: Associazione Oikos Onlus, Associazione Opera Bonomelli Onlus, Fondazione Don Stefano Palla Onlus, Fondazione Martino Zanchi.

Nelle farmacie aderenti, sono posizionati appositi contenitori di raccolta facilmente identificabili in cui ognuno può donare i medicinali ancora validi di cui non ha più bisogno, assistito dal farmacista che ne controlla scadenza e integrità. Il Recupero Farmaci Validi - presente a Roma, Milano, Varese, Torino, Mantova, Rimini, Monza e Brianza, Verona, Civitanova Marche, Cisterna di Latina, Lucca, Ancona, Napoli, Palermo - consente di donare medicinali con almeno 8 mesi di validità, correttamente conservati nelle proprie confezioni integre. Sono esclusi i farmaci che richiedono conservazione a temperatura controllata, quelli ospedalieri (fascia H) e quelli appartenenti alla categoria delle sostanze psicotrope e stupefacenti.

Il progetto, avviato per la prima volta nel 2013, si sviluppa in un contesto generale drammatico, sul fronte della povertà sanitaria: le famiglie povere spendono in farmaci il 54% del proprio budget sanitario (contro il 40% delle altre) perché investono meno in prevenzione. È quanto emerge dal Rapporto sulla povertà sanitaria realizzato da Banco Farmaceutico e presentato a novembre 2018 in AIFA. Complessivamente, nel 2018, 539.000 persone indigenti indigenza non hanno avuto un reddito sufficiente per curarsi. Di loro, si sono prese cura gli oltre 1.800 enti assistenziali sostenuti da Banco Farmaceutico.

Federfarma Bergamo e l’Ordine provinciale dei farmacisti hanno volentieri assicurato il loro supporto all’iniziativa a livello organizzativo, apprezzandone gli scopi e nel quadro della collaborazione che da anni le farmacie bergamasche dedicano all’attività del Banco Farmaceutico. L’auspicio è che presto si possa estendere questa raccolta mediante il supporto delle altre farmacie che già hanno manifestato la loro disponibilità.

“Grazie al Recupero Farmaci Validi chiunque può aiutare a curarsi una persona a curarsi. Si tratta di un gesto semplice, che impone solamente un piccolo sforzo di memoria (ricordarsi dei farmaci che non si utilizzano più) a fronte di un grande risultato”, afferma Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus.

“Come ATS Bergamo riteniamo importante sostenere e promuovere questa iniziativa. Il recupero dei farmaci ancora validi consente non solo di dare un aiuto concreto agli assistiti che ne hanno più bisogno, ma anche di ridurre i rifiuti legati a farmaci inutilizzati. Un’azione che farà parallelamente risparmiare le RSA, liberando risorse da investire in altre aree prioritarie”, dichiara il dott. Carlo Alberto Tersalvi, Direttore Sanitario di Ats Bergamo.

 “La nostra città – spiega il Sindaco Giorgio Gori – aderisce convintamente a questa iniziativa, di grandissima valenza sociale e di notevole utilità. In un'epoca in cui si acuiscono le differenze economiche tra le persone, diventa obbligatorio cercare di colmare le distanze, soprattutto in termini di accesso alle cure. Il Recupero dei Farmaci Validi in 8 farmacie della città costruisce un circuito virtuoso che consente di rimettere in circolazione beni di prima necessità che, una volta scaduti, diverrebbero rifiuti da smaltire, rappresentando un ulteriore costo per la collettività”.

A Bergamo, in questi anni, è già partita invece la raccolta dei farmaci scaduti, un recupero che ha segnato numeri molto importanti, con 17.070kg di farmaci recuperati nel 2016, 15.930kg nel 2017 e il 17.210kg lo scorso anno.

“In questi anni – sottolinea l’Assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo Leyla Ciagà – abbiamo lavorato con impegno per incrementare la raccolta responsabile dei rifiuti in città, ma anche per costruire reti virtuose di smaltimento, favorendo il riuso (con una piattaforma ad hoc in via Goltara) e il corretto conferimento di molti tipi di rifiuti diversi, dagli oli esausti ai componenti elettrici. Con questa iniziativa affrontiamo un nuovo aspetto della raccolta: questi farmaci ancora validi in assenza di una raccolta attualmente sono destinati a diventare rifiuti, da domani non solo non saranno più rifiuti, ma saranno impiegati per fini sociali. Si tratta di un piccolo gesto, ma di fondamentale importanza, per gli altri e per l’ambiente.”

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