Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 04.55

Bufale meteo in rete, ecco alla fine chi paga

Uno sfogo costruttivo allo scopo di imparare a distinguere l'informazione meteo qualificata da quella commerciale

| Scritto da Redazione
Bufale meteo in rete, ecco alla fine chi paga

In un Paese dove la retro è la marcia più veloce (e l’ultima dimostrazione l’abbiamo avuta dal non risultato referendario), dove per vedere il mondo dalla parte giusta ti devi voltare a gambe all’aria, dove i carnefici diventano le vittime, capita anche di venir, diciamo,”ripresi” in modo del tutto fuori luogo per le argomentazioni che costituiscono proprio il tuo modus operandi e sulle quali da sempre ti batti. Una battaglia persa in partenza, come tutto quanto ruota attorno al lucro, tenuta in piedi per mero scrupolo di coscienza, oltre che per pura passione verso la materia trattata, in questo caso la meteorologia.

Capita così che, anzichè togliere i famigerati “like” ai numerosi siti spara-bufale, evitando di ingrassare ulteriormente i millantatori a tutto beneficio di chi opera con correttezza e diligenza, qualche lettore giustamente arrabbiato, ma anche un po’ distratto (fortunatamente sono pochi, anche se comunque ci sono), pensa bene di prendersela proprio con le persone sbagliate, nei modi e nei termini sbagliati e con il sito web sbagliato, in questo caso www.meteobook.it, per manifestare il (sacrosanto) dissenso sulla disinformazione imperante.

Questo è il risultato proprio della disinformazione, il motivo per cui chi si presta ad un approccio pulito e onesto, viene gettato nel calderone insieme ai seminatori di zizzania, insieme ai proclamatori del nulla.

Vi lascio immaginare la frustrazione che monta in questi casi, quando da vittima diventi carnefice, quando vieni accusato proprio di quel comportamento che tanto deplori, nel più tipico dell’andazzo sbilenco tutto italiano. Sono casi che si contano sulle dita di una mano (e avanza anche qualche falange), il che è senz'altro confortante, ma sono in ogni caso comportamenti di un preconcetto inconcepibile e di una superficialità inaccettabile. L‘ultimo di questi casi, che risale alla sera di domenica 17 aprile, è riferito ad un presunto allarmismo erogato in un nostro articolo di qualche giorno fa che titolava:"Ponte del 25 aprile: possibile brusco cambiamento del TEMPO". In una "gustosa" vignetta Facebook questo è stato il commento di un lettore: "Brusco cambiamento... tornerà a piovere e le temperature gradualmente si abbasseranno, tutti sti termini per avere visite, mah..." .







No comment.

 

Fonte Luca Angelini  Amministratore - Meteobook

1219 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online