Domenica, 05 maggio 2024 - ore 21.18

Cresce protesta contro soppressione di 23 sedi di Prefetture

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa: “Il 30 ottobre prossimo organizzeremo un'assemblea al Viminale con Rsu e delegati delle sedi a rischio. Interesseremo anche parlamentari e amministratori locali”

| Scritto da Redazione
Cresce protesta contro soppressione di 23 sedi di Prefetture

S’intensifica la protesta delle federazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil contro lo schema di decreto che taglierebbe 23 Prefetture sul territorio italiano. I sindacati lanciano, infatti, per il 30 ottobre prossimo una grande assemblea al Viminale, sede centrale del ministero dell’Interno. All'iniziativa parteciperanno tutte le Rsu e tutti i delegati sindacali degli uffici territoriali del governo a rischio, ma sarà allargata ai deputati e senatori eletti in quei territori, nonché ai sindaci dei comuni capoluogo di provincia.

Dopo l’incontro con il sottosegretario agli Interni, Giampiero Bocci, che Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa definiscono “insoddisfacente”, e “le mancate risposte alle gravi preoccupazioni espresse, con numeri e dati, nel dossier consegnato al Governo, vogliamo richiamare la politica alle proprie responsabilità. Teramo, Chieti, Vibo Valentia, Benevento, Piacenza, Pordenone, Rieti, Savona, Sondrio, Lecco, Cremona, Lodi, Fermo, Isernia, Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Oristano, Enna, Massa-Carrara, Prato, Rovigo, Asti e Belluno: in 23 territori i cittadini rischiano di perdere il presidio di legalità e sicurezza che le Prefetture rappresentano. Peraltro, nel momento di massima emergenza, rispetto a flussi migratori e prevenzione delle calamità. Senza parlare delle attività di contrasto a reati mafiosi, usura, estorsioni, ecomafie e terrorismo. E, allo stesso tempo, più di 1.300 lavoratori restano nella più completa incertezza sul futuro”, aggiungono i sindacati.

“Per questo, il 30 ottobre riuniremo tutti i nostri rappresentanti e interesseremo in modo forte e diretto la politica nazionale e territoriale. Lo schema di decreto è sbagliato e deve essere ritirato. Siamo pronti a confrontarci sulla riorganizzazione dei servizi alle comunità locali, ma mai accetteremo che questo significhi meno presenza, meno protezione e meno attenzione alle persone e ai territori”, concludono le sigle confederali.

Fonte: rassegna sindacale

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