Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 07.10

Expo Il nostro caviale Lombardo nasce nelle fredde e pulite acque sorgive di Pandino, nel Cremonese

Dalla terra degli Zar alla Pianura Padana: così la Lombardia domina l’impero del caviale

| Scritto da Redazione
Expo Il nostro caviale Lombardo nasce nelle fredde e pulite acque sorgive di Pandino, nel Cremonese Expo Il nostro caviale Lombardo nasce nelle fredde e pulite acque sorgive di Pandino, nel Cremonese

Il caviale degli Zar adesso parla lombardo. Grazie a 30 tonnellate all’anno su 35 a livello italiano – spiega la Coldiretti regionale - la Lombardia ha il record nazionale della produzione e anche quello delle esportazioni, con quasi il 90 per cento della produzione che prende il volo verso i mercati esteri. La rilevazione è stata diffusa dalla Coldiretti Lombardia in occasione dell’incontro dedicato a questa nuova produzione dell’agricoltura lombarda con la “case history” dell’azienda Adamas Caviar di Pandino (Cr), uno dei cinque allevamenti esistenti in Italia.

«Il nostro caviale nasce nelle fredde e pulite acque sorgive di Pandino, nel Cremonese – spiega Sergio Nannini, socio insieme a Matteo Giovannini della Adamas Caviar – Alleviamo circa 170mila esemplari di storione siberiano, e abbiamo una varietà molto rara di storione albino: produce un caviale di colore bianco-dorato, che un tempo era riservato soltanto agli Zar dell’impero russo».

Il caviale lombardo finisce sulle tavole dei principali consumatori mondiali, dagli Stati Uniti al Giappone. «Nel 2014 abbiamo destinato all’export circa l’80 per cento del nostro prodotto – spiega ancora Nannini – Oggi infatti esportiamo in quasi tutto il mondo, da Hong Kong a Dubai, dal Giappone agli Stati Uniti, dall’Ucraina alla Polonia. Avevamo anche ottimi contatti con la Russia, ma poi l’embargo ha bloccato tutto. Fino al 2000 allevavamo trote, poi ci siamo riconvertiti agli storioni e adesso siamo una delle aziende di riferimento del settore, con quasi due tonnellate di caviale all’anno”. Il valore al dettaglio del caviale – spiega Coldiretti Lombardia – oscilla mediamente tra i 1.500  e i 8.000 euro al chilo e si tratta di una delle produzioni ittiche regionali di maggior pregio.

Nel settore ittico lombardo – aggiunge la Coldiretti regionale – operano 1.384 imprese, di cui 180 direttamente coinvolte nelle attività di pesca e acquacoltura (dati 2013-2014). Il giro d’affari è di oltre cento milioni di euro, mentre gli addetti sono 5.240. Le prime tre province per numero di aziende attive – conclude la Coldiretti Lombardia – sono Milano, Brescia e Varese. «La nostra regione rappresenta oltre il 30 per cento dell’export di pesce italiano, con 70 allevamenti e una produzione di circa 6 mila tonnellate – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – E adesso il caviale sta diventando uno dei tesori di nicchia in grado di portare ancora di più il buon nome della nostra agricoltura e del vero Made in Italy in tutto il mondo».

 

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