Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 23.35

#Fuoriservizio: a Bergamo 20mila lavoratori coinvolti dallo sciopero del 7 maggio

Previsto un presidio fuori dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, dove operano molti lavoratori interessati dai rinnovi contrattuali

| Scritto da Redazione
#Fuoriservizio: a Bergamo 20mila lavoratori coinvolti dallo sciopero del 7 maggio

Sono un milione e mezzo in Italia e più di 20.000 a Bergamo, i lavoratori e le lavoratrici del turismo, delle agenzie di viaggio, della ristorazione collettiva, delle imprese di pulizia strutturate, delle farmacie private e delle terme in attesa dei rinnovi contrattuali in media da più di tre anni, che venerdì 6 maggio saranno chiamati allo sciopero, indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil  e Uiltrasporti per l’intero turno di lavoro con presidi e mobilitazioni anche a livello locale.

A Bergamo - si legge in una nota della Cgil - la manifestazione si concentrerà all’esterno dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, dove operano molti lavoratori interessati dai rinnovi: dalle ore 10.00 alle 12.00 sindacati e dipendenti attueranno un presidio con volantinaggio, per sensibilizzare l’utenza.

“La protesta è stata organizzata per rivendicare il rinnovo dei rispettivi Contratti nazionali di lavoro attraverso i quali garantire un dignitoso aumento salariale, nuove norme per la valorizzazione della professionalità e per il mantenimento dei livelli occupazionali.Nella migliore delle ipotesi i lavoratori aspettano il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro da tre anni, nella peggiore da sei”, sottolineano Mario Colleoni, Alberto Citerio, Maurizio Regazzoni e Giacomo Ricciardi, responsabili provinciali delle sigle che hanno promosso lo sciopero. “In tutto questo tempo le controparti datoriali hanno, con diversi accenti e modalità, cercato di negare il valore del Contratto collettivo nazionale di lavoro subordinandone il rinnovo a forme più o meno esplicite di restituzione attraverso il peggioramento di parti economiche e normative”.

“In attesa di un nuovo contratto sono baristi, camerieri, cuochi, operatori del comparto pulizia e sanificazione, attività ausiliarie, addetti mense, receptionist, impiegati di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food, operatori  del comparto termale, farmacisti, professionisti cui spesso ci rivolgiamo per soddisfare bisogni imprescindibili, per necessità connesse alla salute, per servizi fondamentali nella nostra vita quotidiana” continuano i sindacalisti. “Operano in settori strategici per l’economia del nostro Paese e rappresentano una componente rilevante del Pil italiano come il turismo e il sistema degli appalti. Svolgono lavori importanti come ad esempio la refezione e la pulizia nelle scuole, negli asili e negli ospedali nonché prestazioni attinenti alla salute delle persone".

Fonte: rassegna sindacale

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