Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 21.08

Il Sindaco di Crema Bonaldi: ‘Guardiamo al Lodigiano, al Trevigliese e a Milano’

Sui confini delle aree vaste: «Interrogarsi non per campanilismo, ma con realismo e senso pratico»

| Scritto da Redazione
Il Sindaco di Crema Bonaldi: ‘Guardiamo al Lodigiano, al Trevigliese e a Milano’

«Cari colleghi, ho letto il documento proposto dai sindaci Lupo Stanghellini, Signoroni e Grassi e lo sottoscrivo in pieno»: così il Sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, in risposta alla proposta dei colleghi Sindaci di Dovera, Casale Cremasco e Monte Cremasco in relazione al tema dell'area omogenea e dell'area vasta. «Mi pare interpreti con efficacia i sentimenti che i sindaci cremaschi presenti a Cremona venerdì hanno provato e che anche io, già quella sera, ho cercato di rappresentare al Governatore e ai presenti intervenendo. Sono pertanto a favore di questo documento, e penso che si debba andare anche oltre, confrontandoci presto fra noi per definire possibili esiti condivisi. Fino a dove vogliamo arrivare? Fino a che punto siamo in grado di declinare un assetto diverso da quello che sembrerebbe delinearsi, per il nostro territorio?», prosegue Bonaldi.

«Il tema dei “confini” delle aree vaste è infatti decisivo perché non è fine a sé stesso, ma perché accanto alla loro ridefinizione si accompagnerà l’assegnazione di funzioni delegate e, appunto sulla base dei nuovi “tracciati”, la riorganizzazione dei servizi nei territori. Ma anche l’identità complessiva degli stessi, che tocca i temi dirimenti dell’economia e delle infrastrutture. Per questo, perché ci sono di mezzo servizi alla nostra gente, specificità territoriali e visioni d’insieme, non è campanilismo, ma realismo e senso pratico, interrogarsi sul fatto che Crema sia più vicina a Lodi, Treviglio o Milano piuttosto che a Cremona o Mantova o Pavia e battersi perché prevalgano le soluzioni più compatibili e più capaci di dare risposte concrete alla nostra gente. Io non ho dubbi che un più stretto legame con il Lodigiano, se possibile anche il Trevigliese, e con Milano sia ciò che più interpreta il nostro territorio, come è suggerito dalla vita reale dei cittadini, delle imprese, delle attività dei territori, dai flussi economici e commerciali, da quelli legati alla professione, allo studio, alla cura, al tempo libero», aggiunge Bonaldi.

«Dunque questo documento è un ottimo passo, contemporaneamente ne abbiamo fatti altri, a riprova che da più parti stiamo lavorando nella stessa direzione. Un buon segno! Già lo scorso venerdì ho personalmente chiesto a Simone Uggetti, sindaco di Lodi, una data per incontrare lui e alcuni Sindaci lodigiani, appena dopo Pasqua, insieme ai Sindaci del coordinamento dell’Area Omogenea Cremasca. Siamo in attesa di una data. Come ho già avuto modo di dire nelle scorse settimane, il quadro è complesso e deve esaltare il protagonismo dal basso dei territori, con prove di dialogo che il Cremasco deve agire con urgenza, peraltro con realtà come il Lodigiano e il Trevigliese non solo più contigue e più affini a noi, ma con le quali potremmo giocare “ad armi pari” anche nella ricollocazione di alcuni servizi importanti, con minori disagi per i nostri cittadini e per le attività produttive dei nostri territori», spiega Bonaldi.

«Al contempo, a riprova che il tema è sentitissimo, mi sento anche di anticiparvi che Aldo Casorati sta abbozzando un documento importante, che evidenzia punti di forza e punti di caduta delle varie soluzioni in cui potremmo venirci a trovare: l’area vasta Cremona-Mantova, l’area vasta Lodi-Crema, ma anche l’Area omogenea Lodi-Crema riconosciuta all’interno dell’Area Metropolitana Milanese (l’unica che già oggi riconosce ed articola le “aree omogenee”). Dobbiamo considerare ogni possibile opzione con un approccio “laico”, scevro da appartenenze politiche o partitiche, ma impegnandoci davvero a capire cosa è meglio per i territori e i cittadini che li abitano. Pensiamo solo se, di fronte alla soppressione del Tribunale tre anni fa, fosse stato possibile, per il Cremasco, fruire del servizio giustizia a Lodi e non a Cremona. Quanti chilometri e quanta fatica in meno per la nostra gente e per gli operatori della giustizia? Su questi temi, che toccano la vita reale delle persone e non i massimi sistemi, diventa decisivo ragionare, interrogarsi e trovare soluzioni!», si avvia a concludere il Sindaco di Crema.

«Sono momenti complessi, è necessario adoperarsi tutti con buon senso e disponibilità massima al dialogo, non possiamo permetterci di rompere il fronte dell’Area Omogenea Cremasca ma dobbiamo davvero cercare di individuare le soluzioni migliori. A tal proposito vanno create occasioni di dialogo e di confronto con tutti i sindaci e sfruttare quelle che già ci sono, a tal scopo ricordo che giovedì 24 alle 17:30 in Comune a Crema il Consigliere Regionale Agostino Alloni ci ha invitato a un confronto proprio su questo tema. Credo sia una occasione propizia per un ulteriore momento di riflessione e dialogo fra di noi. Spero di vederci tutti giovedì pomeriggio! Un saluto a tutti», conclude Bonaldi.

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