Durante la riunione fummo interrotti da un collega che ci disse di guardare la televisione. La prima immagine che comparve fu di una delle due torri del World Trade Center di New York in fiamme: impressionante! (...) n film o che altro? Sconvolto, dopo alcuni giorni, ho ‘partorito’ queste poche righe. Le gemelle Erano nate dopo un lungo travaglio / e mai pensavan di far da bersaglio / se non a parenti amici o vicini / e invece conobbero degli assassini. / Eran già belle quando eran pensieri / ed ancor più non più tardi di ieri. / Crescevano lente e aggraziate negli anni / senza sapere dei prossimi danni, / danni a strutture, ad imprese, a locali / ma danni più gravi a corpi vitali. Svettavano snelle nell'alto del cielo, / ora, nell'aria, di fumo un gran velo, / fumo seguito a due lampi accecanti, / squarci, esplosioni e urla agghiaccianti. / Giovani ninfe dall'aria innocente, / corpi smembrati in modo indecente. / Mentre si scava e si cerca vendetta / e tutte le cose van troppo di fretta, / resta negli occhi, segnati dal pianto, / quel grande vuoto cresciuto d'incanto. / È stata colpita nel cuor la città / e forse più ancora l'umanità, / è stata cambiata, che malinconia, / un po’ di speranza da un po' di follia.
Massimo Cauzzi (Cremona)