Egregio Direttore, colgo l'occasione della sua rubrica lettere al giornale per esprimere una mia valutazione tra discrezione e regole, attraverso una lettera che ho inviato agli organismi dirigenti della Coop. Vicinato Lombardia.
In occasione dell'assemblea di bilancio tenutasi a Milano, mi avevate contattato dicendomi che da quest'anno i rapporti con i partiti sarebbero cambiati, in pratica il piccolo contributo per la nostra festa a Gussola non ce lo avreste più consegnato ( credo che si trattasse di 200 euro). Sapete anche che la mia reazione fu di stupore e aggiunsi se non ricordo male che i rapporti era meglio interromperli con personaggi come Buzzi. E' stato uno sfogo naturale, perchè nella mia mente passarono i volti dei tanti compagni onesti che nel corso dei mesi estivi organizzano varie feste sul nostro territorio e poi perchè i partiti dovrebbero essere alla base della nostra democrazia. Il giorno successivo vi feci pervenire uno scritto dove specificavo che la nostra era un'associazione legalmente registrata , che ha contatti con i partiti o sarebbe meglio precisare con militanti o simpatizzanti dei partiti della sinistra, per questo la sua denominazione è “a Sinistra” non mi è giunta più nessuna notizia in merito a quel mio scritto, quindi misi il cuore in pace.
Ci sarebbero serviti certamente i Vostri 200 euro per affrontare alcune spese, ma se questo non era possibile ,pazienza, tanto era una scelta che coinvolgeva tutti e quindi non si creavano differenze tra diverse realtà. Poi amaramente in questi giorni in cui si è svolta la nostra festa alcuni compagni di altri paesi che organizzano anche loro una iniziativa simile alla nostra distribuirono la loro pubblicità e nello sfogliarla notammo che bene in grande vi era il logo della COOP. di vicinato, fu come ricevere un pugno nello stomaco, ci dicemmo ma come è possibile che una scelta fatta solo un mese fa fosse già vanificata o meglio fosse entrata in vigore solo per noi. Nel contempo seguirono alcune considerazioni amare, si sa che in una società privata è discrezione del proprietario fare determinate scelte, mentre per le imprese pubbliche o meglio ancora per il movimento Cooperativo quelle che dovrebbero valere per tutti sono le regole approvate dagli organismi competenti. Questo sta anche scritto nell'editoriale del giornalino della Cooperazione Trentina, del mese di agosto in cui si dice “ Di qui la necessità di rimetterci in discussione, di esaminare se la cooperazione abbia ancora un senso qui da noi o non si sia snaturata nei suoi valori istitutivi per adeguarsi al mercato e alla finanza, anziché contrastarli a vantaggio di chi ha più bisogno” leggendo interamente questo editoriale mi sono reso conto e in mè si è rafforzata l'idea che la Vostra scelta sia stata sbagliata sopratutto sotto l'aspetto sia sociale che umano, non vorrei che le mie posizioni a volte critiche siano alla base del vostro comportamento, personalizzandole e rendendole punitive.
Devo dire che mi sono sentito offeso nel vedere che quello che negavate a noi lo davate ad altri. La dignità di una persona spesso e per me sempre, vale più dei 200 euro. Quindi vi ho messo a conoscenza di quello che penso , ma nel contempo coinvolgerò la stampa locale per far conoscere il mio punto di vista tra la discrezionalità e le regole. Una lettera la si può anche cestinare , mentre le parole scritte sulla carta stampata danno la possibilità a chi le legge di farsi un'opinione su determinati comportamenti. Credetemi il passo che sto facendo non è consuetudine per la mia persona ,sopratutto pensando ai tanti anni che ho trascorso nel movimento Cooperativo, sia io che mio padre. Pazienza , oggi le cose hanno preso questo verso e me ne duolo parecchio scusatemi
Gerelli Sante, Socio Coop. Vicinato Gussola
Gussola 22 luglio 2015