La cultura della sicurezza sul lavoro va in scena a Milano
La cultura della sicurezza, un grande evento di Atlante domani 18 aprile al Teatro Filodrammatici di Milano.
Milano, 17 aprile 2024 – Il 18 aprile al Teatro Filodrammatici di Milano, nel bel mezzo della Design Week di Milano, la sicurezza sul lavoro andrà in scena. Nella suggestiva location, Atlante, primaria società impegnata nello sviluppo della più grande rete di ricarica rapida e ultra-rapida per veicoli elettrici del Sud Europa, organizza un grande evento per imprimere nelle menti delle aziende delle istituzioni la cultura sulla sicurezza, tema oggi più che mai rilevante alla luce dei recentissimi fatti di cronaca.
“Fin dalla nascita come Atlante - dichiara Giovanni Bonelli, Global Head of HSEQ&Sustainability di Atlante - abbiamo sviluppato e consolidato il nostro modello di business mettendo al centro le nostre persone, promuovendo iniziative continue sulla cultura della sicurezza, poiché crediamo fermamente che tutte le nostre attività debbano essere totalmente in linea con questi valori e con il nostro approccio ‘zero compromessi’ ”.
A condurre l’evento davanti ad una platea di 100 manager sarà Stefano Pancari, originale esperto di sicurezza di Rock’n’Safe, che a colpi di rock, con l’originale e collaudato format Looks That Kill, favorirà una seria presa di coscienza sui temi della sicurezza.
Ed è sua la dichiarazione che riportiamo di seguito, dopo l’incidente al bacino di Suviana:
“Non facciamo in tempo a riprendere fiato da un tragico evento, che dobbiamo fare già i conti con l’ennesimo fatto di cronaca nera nel mondo del lavoro.
Scioperi, cordogli, tavoli tecnici non tengono conto dell’emergenza che stiamo vivendo da tanto, troppo tempo. La sicurezza sul lavoro è un’impellenza che deve essere al centro di ogni interesse delle Istituzioni che devono comprendere quanto sia necessario cambiare strategia.
L’inasprimento delle pene in questi anni non ha portato risultati, è necessario intervenire sul Sistema e sulla prevenzione. Da un lato deve essere regolata la logica degli appalti che, se da un lato abbattono i costi del personale e deresponsabilizzano da fatti come questi, dall’altro vede persone non confidenti con un ambiente di lavoro, impianti e macchinari che frequentano in modo saltuario. Dall’altro lato, e questo è ciò che più conta, si deve intervenire su una logica di rafforzamento della cultura e della sensibilizzazione alla sicurezza.
Manca ancora la disciplina della formazione dei datori di lavoro, sono carenti e poco fruibili sistemi incentivanti che permettano alle Organizzazioni, soprattutto quelle piccole, di investire sulla sicurezza, manca un sistema che permetta di verificare l’apprendimento e metta fine ad una formazione fasulla utile solo ad ottenere l’attestato abilitante.
Il progetto di intrattenimento sulla sicurezza nel lavoro
Looks that kill, propone un nuovo e originale modo per coinvolgere gli spettatori su un tema così importante e cruciale per la nostra società.
Stefano Pancari, fondatore del progetto e mente eclettica della safety culture, accompagnerà lo spettatore con i suoi storytelling in un viaggio oscuro nel rapporto conflittuale che abbiamo con la vita, tanto amata ma compromessa dai nostri comportamenti pericolosi. Ad accompagnarlo i riff di chitarra della storica band bergamasca SOS Save Our Souls, le atmosfere cupe rock degli Auge e le armonie di Federico Sagona al pianoforte.
L’aumento degli infortuni e dei morti sul lavoro nel 2024
In occasione dell’evento, saranno analizzati i dati dell’Annual Injury Rock’n’Safe progress report Lombardia 2023 e primo trimestre 2024 a confronto con i dati nazionali.
In Lombardia le denunce di infortunio a fine febbraio 2024 sono state 18.386 (in aumento del 11,64 % rispetto al 2023), di cui 27 con esito mortale (+42%) e 578 le tecnopatie denunciate (-6,32%).
A livello nazionale le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto nei primi 2 mesi del 2024 sono state 92.711 (+7,2% rispetto a fine febbraio 2023), 119 delle quali con esito mortale (+19%).
In aumento anche le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 14.099 (+35,6%).
A febbraio 2024 il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un aumento del 4,95% nella gestione Industria e servizi (dai 65.941 casi del 2023 ai 69.202 del 2024), del 5,95 % in Agricoltura (da 3.579 a 3.792) e del 16,2 % nel Conto Stato (da 16.963 a 19.717).
L’aumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2023 e il 2024 è legato sia alla componente femminile, che registra un +6,38% (da 31.867 a 33.902 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +7,67% (da 54.616 a 58.809).
L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+6,6%) sia quelli extracomunitari (+12,36 %), mentre i comunitari registrano un calo del 0,8%.
Dall’analisi per classi di età emergono aumenti generalizzati in quasi tutte le fasce, in particolar modo tra gli under 15 (+28,5%) e la fascia 25 – 29 anni (+10,5%) in diminuzione solo quella 45-49 anni (-0,73%)
Le denunce di malattia professionale, 14.099, risultano essere in aumento di 3.700 casi rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2023 (+35,6%).
In Lombardia le denunce di infortunio a fine febbraio 2024 sono state 18.386 (in aumento del 11,64 % rispetto al 2023), di cui 27 con esito mortale (+42%) e 578 le tecnopatie denunciate (-6,32%).
Riguardo gli infortuni mortali, risultano essere in aumento nella gestione industria e servizi. La stima statistica in Lombardia per il solo mese di marzo 2024 sembra essere di oltre 7.200 infortuni sul lavoro, ancora una volta la Lombardia indossa la maglia nera per gli infortuni sul lavoro.
Tessile e Moda è l’unico settore manifatturiero in cui le lavoratrici superano i lavoratori. Dai disturbi muscoloscheletrici all’esposizione ad agenti fisici, polveri e fibre, dal rischio chimico allo stress lavoro-correlato, sono diversi i fattori di rischio e le patologie professionali a cui sono sottoposti gli addetti del tessile e abbigliamento.
Più di otto malattie denunciate su 10 riguardano le lavoratrici, con due terzi dei casi concentrati nel comparto confezione di articoli di abbigliamento.
Con il 55,1% (285 casi) la fascia di età tra i 50-59 anni è quella che registra il maggior numero di malattie, e ancora più elevata è la percentuale registrata tra le lavoratrici di questa fascia, che si attesta addirittura a circa l’86% (245).
“Questo dati non sono una sorpresa, perché il tessile e abbigliamento è l’unico settore manifatturiero in cui la quota di occupati femminile supera quella maschile”, conclude Stefano Pancari.
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