Dal momento della decisione della regione Lombardia di realizzare tale opera, nel territorio mantovano e cremonese si è sviluppato un notevole dibattito e registrata una forte opposizione a questa autostrada da parte delle associazioni agricole, Coldiretti, Confagricoltura e CIA, delle associazioni ambientaliste locali e nazionali, quali Legambiente e Italia Nostra, e dei Comitati locali costituitisi appositamente.
Questa primavera sono state presentate mozioni contro quest’opera, sia presso la Provincia di Mantova che in alcuni Consigli comunali, come quelli di Vescovato e Drizzona, dove sono state accolte. Anche lungo la direttrice cremonese, dunque, si esprime ad oggi una concorde contrarietà alla nuova autostrada regionale.
Per la realizzazione di questa infrastruttura è prevista la distruzione di moltissimi ettari di fertile suolo agricolo e l'utilizzo di oltre 16 milioni di metri cubi di inerti da reperire nelle famigerate cave di prestito dislocate nel territorio circostante. Da una ricerca di Italia Nostra, risulta che l’ erosione del territorio agricolo sarebbe non di 296 ettari, come dichiarato dai progettisti, ma di 1.550 ettari, che sommati a quelli necessari per la costruzione della TI-BRE (per il solo tratto cremonese-mantovano), del raccordo e del terzo ponte sul Po, porterebbe questo dato a circa 2.878 ettari.
Dallo studio di Polinomia (Società di Ingegneria dei Trasporti), emerge la scarsa efficacia delle due nuove autostrade per il basso flusso di traffico presente, portando alla conclusione che non produrrebbero alcun reale beneficio. Del resto, la stessa società proponente Stradivaria S.p.a. ha rilevato dall’analisi dei flussi di traffico un passaggio di automezzi talmente basso da far ritenere attualmente inutile la realizzazione del tratto tra Castellucchio e Virgilio.
Non solo i limiti temporali per gli espropri sono scaduti, il primo nel 2008 e l’ultimo nel 2013, e dunque l’obbligo di vincolo per i terreni non c’è più, ma anche i costi della CR-MN risultano nel frattempo lievitati di circa il 50%, portandone il valore complessivo alla ancora più insostenibile cifra di 1,5 miliardi di euro.
Con la sua mozione presso il Consiglio comunale di Cremona, il M5S locale sottolinea l’inutilità, l’insostenibilità economica ed il forte danno che potrebbe arrecare al mondo agricolo. Si invitano Sindaco e Giunta a farsi promotori di un'iniziativa per convincere la Regione Lombardia ad utilizzare le risorse che aveva destinato a quest’opera autostradale, 108 milioni di euro, per effettuare gli investimenti necessari sul nostro territorio a riqualificare le strade statali come quella da Cremona per Mantova.
Si auspicano inoltre lo sviluppo di trasporto su vie d’acqua, con il decollo definitivo del porto di Valdaro a Mantova, e il potenziamento della linee ferroviarie Mantova-Milano e Suzzara-Ferrara. Questo porterebbe un notevole conforto ai pendolari che ogni giorno si trovano vittime dei ritardi di Trenord! Sarebbe opportuno rilanciare l’itinerario “Mediopadano” per una ferrovia interregionale veloce, oggi a binario unico ma raddoppiabile, utilizzando lo spazio previsto dai progettisti ai primi del 1900 a fianco del binario attuale, dotandolo delle necessarie infrastrutture .
Tutto ciò comporta nessun consumo di nuovo suolo, il miglioramento della vita dei cittadini pendolari, l'avvicinamento dei territori ed un minor traffico su gomma, contribuendo a diminuire l’inquinamento della pianura padana. Si realizzerebbe pertanto un’opera di maggior valore per la sua utilità.
M5S Cremona
